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Serie D

Un Campione d'Italia per blindare la porta, il club che punta in alto fa proprio sul serio

Cresciuto nel vivaio rossoblù e reduce da un anno da protagonista in categoria, il classe 2006 è pronto alla nuova missione

VADO SERIE D - ANDREA BOSCHI

VADO SERIE D - Andrea Boschi, portiere classe 2006, nella prima parte di stagione ha giocato per la Reggina nel Girone I di Serie D

Una porta che si chiude, un’altra che si spalanca. La foto è nitida: al «Chittolina» la luce del tardo pomeriggio taglia l’erba, mentre un ragazzo con lo sguardo fermo stringe la sciarpa rossoblù accanto al direttore sportivo. Si chiama Andrea Boschi, è un classe 2006, e da oggi è un nuovo portiere del Vado. Un dettaglio non banale: quel ragazzo ha in bacheca uno Scudetto Under 18 vinto con il Genoa appena nel 2023-2024, poi 29 presenze e 10 clean sheet nella scorsa annata in Serie D con la Cynthialbalonga, quindi la chiamata della Reggina nell’estate 2025. Ora, la scelta di ripartire dalla Liguria. È un colpo che, sulla carta, pesa su più piani: tecnico, anagrafico e regolamentare. E dice molto dell’ambizione di una società che vuole restare nella parte alta del Girone A con una programmazione sempre più fine.

IDENTIKIT DI UN PORTIERE GIOVANE MA «GRANDE»
Il profilo è chiaro. Boschi è un estremo difensore formato dentro il settore giovanile del Genoa, un laboratorio riconosciuto per qualità e continuità. Con i rossoblù ha completato la trafila culminata nel titolo nazionale Under 18: una cavalcata che ha visto il Genoa superare in semifinale l’Inter al termine di un 5-4 da antologia e battere in finale la Roma per 2-0 allo stadio «Del Conero» di Ancona il 14 giugno 2024. Quel trofeo è un marchio di fabbrica, perché racconta ambiente, abitudini, standard. E per un portiere, dove il mestiere è fatto di dettagli e routine, pesano parecchio. Dopo il titolo, Boschi è sceso nel calcio dei grandi con la Cynthialbalonga: 29 partite e 10 gare a porta inviolata in Serie D non sono numeri comuni per un under. È una traiettoria lineare: crescita d’élite, impatto credibile tra i grandi, salto in una piazza importante e, ora, un progetto che gli affida una piattaforma tecnica ideale per ripartire.

COSA GUADAGNA IL VADO
Dentro lo spogliatoio rossoblù, l’arrivo di Boschi allarga il ventaglio delle scelte. La rosa 2025-2026, affidata al tecnico esperto Giorgio Roselli, aveva già costruito un parco portieri giovane e competitivo. L’inserimento di un 2006 con minuti veri in Serie D e background da campione d’Italia Under 18 rende la gerarchia più profonda e «spinge» l’allenamento quotidiano: la qualità della concorrenza è un acceleratore silenzioso della stagione. C’è poi il capitolo regolamento. La Serie D 2025-2026 impone ancora l’utilizzo continuativo in gara di tre Under: uno nato dal 2005 in poi, uno dal 2006 in poi e uno dal 2007 in poi. Sotto questo profilo, Boschi è un tassello di incastro perfetto, perché consente al Vado di coprire una delle tre «fasce» con un profilo che non è solo «di lista», ma che ha già dimostrato di saper reggere i 90 minuti.

COSA DICONO I NUMERI DAL GENOA IN POI
Nel suo anno a Cynthialbalonga, Boschi è stato eletto anche MVP di giornata in Serie D, a riprova di performance di picco dentro a un rendimento già costante. Gli 10 clean sheet sono il titolare aritmetico di un dato meno visibile, ma centrale per un portiere: la capacità di «tenere la partita» nei momenti sporchi. Le cronache raccontano almeno 5 interventi decisivi in una singola gara che sono diventati «punti» per la sua squadra. È un segnale misurabile della sua prontezza mentale, un requisito che fa spesso la differenza nei mesi invernali, quando le partite si decidono più per solidità che per estetica. La parentesi Reggina aggiunge un tassello competitivo diverso: pressione mediatica, tradizione, aspettative. Firmare il 1° agosto 2025 per un club come gli amaranto, poi salutare con risoluzione consensuale il 24 novembre 2025 è un passaggio che racconta la lucidità di cercare subito un contesto in cui giocare e crescere. Per un 2006, la continuità è tutto. Il Vado gliela può offrire.

IL CONTESTO VADO 2025-2026
Il Vado è reduce da un’annata di consolidamento ai piani alti e si è ripresentato al via con un profilo da squadra completa: organizzazione societaria, staff tecnico di esperienza, una rosa che mescola «over» navigati e Under funzionali. L’avvio di stagione è stato accompagnato da segnali forti (come il passaggio del turno in Coppa Italia di Serie D contro la Sanremese) e da una percezione esterna che colloca i rossoblù tra le formazioni più credibili del Girone A. È su questa piattaforma che s’innesta Boschi: non una mossa d’emergenza, ma una scelta «di progetto». Il tutto sotto il controllo del presidente Franco Tarabotto, persona che non si è di certo risparmiata per la squadra negli ultimi anni.

LA MAPPA EMOTIVA: IL RITORNO IN LIGURIA
Per Boschi, tornare in Liguria dopo la parentesi calabrese ha anche un valore umano. Ritrova un ambiente vicino ai suoi primi passi, una società storica e un campionato che già conosce. Dopo la risoluzione con la Reggina del 24 novembre 2025, la chiamata del Vado è arrivata subito, con tanto di presentazione ufficiale e foto di rito col direttore sportivo Paolo Mancuso. Un segnale di fiducia, e di rapidità operativa del club. L’obiettivo? Guadagnarsi lo spazio con il lavoro quotidiano, crescere nelle letture e nella gestione dei 16 metri, continuare a «parlare» alla difesa e alzare il livello delle piccole cose: posizionamento, presa, primi passaggi. Le partite d’inverno sono il laboratorio ideale. Il Vado ha aggiunto un pezzo coerente al puzzle: un portiere giovane ma già pronto, in grado di alzare lo standard dell’allenamento e di dare soluzioni immediate alla partita. Il tempo, come sempre, farà la sua parte; ma l’idea, oggi, è dalla parte giusta.

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