Serie D
07 Dicembre 2025
Domenica maledetta: tabù infranti e incantesimi che durano da 7 anni, finali bollenti e classifica che cambia faccia. In foto Rizq: rigore fallito al 95'
Sette anni. Tanto dura il tabù del Vado sul campo della Cairese, e nemmeno questa volta i rossoblù sono riusciti a spezzarlo. La capolista inciampa ancora a Cairo, restando a secco nonostante le ambizioni e rischiando addirittura di perdere nel finale di gara. Per Floris, però, non è tutto da buttare: dopo il successo risicato della scorsa settimana, arriva il secondo risultato utile consecutivo senza subire gol. Un segnale di solidità difensiva che, in vetta, può pesare.
L’altra maledizione della giornata è quella che aleggia sullo stadio “Fausto Coppi”, dove il Derthona continua a soffrire: una sola vittoria in stagione, poi cinque ko e due pareggi in otto gare casalinghe. L’ultimo tonfo arriva nel modo più doloroso: il Varese, infuocato dai suoi finali incandescenti (3 vittorie e 1 pari nelle ultime quattro), colpisce ancora al novantesimo. E dire che i Leoni avevano rimesso in piedi la gara con Benedetti, subito espulso però per doppio giallo pochi minuti dopo l’1-1. In dieci per tutta la ripresa, i padroni di casa lottano, graffiano… e al 95’ subiscono la doccia gelata che scatena anche qualche tensione sugli spalti. Il Derthona ora deve guardarsi alle spalle più che davanti, mentre il Varese si affaccia nelle zone nobili della classifica.
Il Ligorna continua a credere nello scudetto del girone e risponde presente. Vittoria autoritaria sul campo di una Biellese in calo dopo il buon avvio: due pareggi e due ko nelle ultime quattro per i bianconeri. Nessuna emergenza in casa Biellese, ma servirà ritrovare la compattezza delle prime giornate per non perdere terreno.
Vola l’Imperia, che firma il quarto successo di fila e supera una Sanremese furiosa per diversi episodi arbitrali (Fossati espulso). È la squadra più in forma del momento e si candida seriamente a un ruolo da protagonista nel prosieguo della stagione.
Dopo quattro sconfitte consecutive, l’Asti torna finalmente a muovere la classifica. Il pari contro il Sestri Levante è ossigeno puro, ma la realtà resta dura: quarta gara di fila senza segnare. La volontà di non perdere ha prevalso su tutto, come dimostra anche l’assenza totale di cartellini gialli. Per Cascino, però, il problema è evidente: l’attacco va rifondato.
Gara stregata anche per il Chisola: contro il Gozzano non basta un buon secondo tempo per portare a casa i tre punti.
A tempo scaduto, Aiolfi diventa l’eroe ospite: para il rigore calciato da Rizq, procurato da Rastrelli, e condanna i padroni di casa al secondo pari consecutivo (più due sconfitte nelle ultime quattro). La vittoria continua a non tornare alla corte di Ascoli.
Dopo cinque ko di fila e nove sconfitte nelle ultime dieci, la Novaromentin rialza la testa: tre punti fondamentali contro il Club Milano, arrivati dopo una vera rivoluzione dell’organico. La classifica resta critica, ma ora i novaresi sono a -1 proprio dal Club Milano e più vicini alla zona playout. Il Club Milano brilla in Coppa, ma in campionato incassa il secondo ko consecutivo dopo quelli pesanti con Cairese e Novaromentin. La salvezza dista cinque punti: serve una svolta immediata.
In chiusura, la Valenzana torna a perdere sul campo di una Lavagnese in crescita costante. Per i piemontesi arriva il quarto ko nelle ultime cinque gare, nonostante il recente colpo esterno di Gozzano. La strada resta in salita.