Prima Categoria
16 Dicembre 2025
CIGLIANO PRIMA CATEGORIA - Umberto Germano, centrocampista classe 1992, scende per la prima volta tra i Dilettanti dopo 14 anni nel mondo del Professionismo con le prime squadre
La sua carriera dice 14 anni tra i Professionisti, partendo dalla prima avventura da ragazzo al Canavese, con cui debuttò nell'allora Serie C2 nella stagione 2010-2011, proseguendo con l'amata maglia della Pro Vercelli (tranne una sola parentesi di un anno al Lanciano) di cui è ben presto diventato giocatore molto apprezzato dai tifosi con l'appellativo di «Il Leone di Cigliano». Poi le tappe recenti di Padova dal 2019 e Triestina fino allo scorso 30 giugno. Il viaggio di Umberto Germano nel calcio che conta però è al momento il passato e il presente è proprio Cigliano. Domenica 14 dicembre ecco il suo debutto, anche un po' a sorpresa, nel derby del Mario Bassanino con il Livorno Bianzè, con la maglia numero 8 da titolare. Niente più cognome sulla schiena, ma una sorta di ritorno alle origini. Germano ora gioca per la squadra del suo paese in Prima Categoria e la sua presenza potrà di certo spostare qualche equilibrio all'interno del Girone B, davvero molto combattuto.

Umberto Germano ai tempi della Pro Vercelli mentre esulta per una vittoria con i compagni (sulla destra l'attuale portiere della Lazio Ivan Provedel)
UN'AVVENTURA DI FAMIGLIA
Se sorprende la sua presenza tra i Dilettanti (a inizio stagione si era allenato per qualche tempo con la Biellese in Serie D, dove opera Massimo Varini, già capace direttore sportivo alla Pro Vercelli), non sorprende invece di vedere in campo Umberto Germano proprio con la maglia del Cigliano. Alla presidenza ecco infatti Giorgio Germano, padre, mentre in campo fa la sua parte ormai da 6 stagioni Filippo Germano, fratello, attaccante classe 1990 sempre in campo nel corso degli anni tra Eccellenza, Promozione e Prima Categoria, ma non per questo meno abile ad essere protagonista, come dimostrano alcuni splendidi gol realizzati nel corso degli anni e la doppietta che letteralmente tirato fuori dall'inferno la squadra nei play out del recente campionato 2024-2025.
UNA CARRIERA SEMPRE AD ALTI LIVELLI
Umberto Germano non è mai stato un giocatore da titoli a caratteri cubitali. La sua carriera, però, racconta una storia diversa e forse più preziosa: quella della continuità, dell’affidabilità e della capacità di attraversare le stagioni restando sempre dentro al campo. I numeri, letti nel loro insieme, spiegano bene che tipo di calciatore sia stato. Dall’esordio nei campionati Professionistici emerge subito un tratto distintivo. Nella stagione 2010-2011 con il Canavese in C2, il classe 1992 si fa subito notare con presenze e reti. È un inizio che lascia intravedere margini anche in fase realizzativa, ma soprattutto segnala un giocatore già pronto a reggere il ritmo delle prime squadre. L’anno successivo, alla Pro Vercelli in C1, agli ordini del tecnico Maurizio Braghin le presenze diventano 23: è il primo indizio di una trasformazione progressiva verso un ruolo sempre più funzionale agli equilibri di squadra. Da centrocampista offensivo infatti inizia a trasformarsi più in giocatore di contenimento. E arriva anche la grande soddisfazione della promozione sul campo in serie cadetta.

Un undici di partenza della Pro Vercelli in Serie B nella stagione 2015-2016, Umberto Germano è in prima fila accosciato al centro
L'AMORE PER LA BIANCA CASACCA
La Pro Vercelli diventa il centro della sua carriera e il palcoscenico principale è la Serie B. Qui Germano costruisce la sua reputazione: stagioni piene, minutaggio costante, poche concessioni alle statistiche offensive ma un’enorme presenza sul campo. Tra il 2014 e il 2018 supera spesso quota 30 presenze stagione, toccando le 35 partite giocate nel 2016-2017. Il picco realizzativo in cadetteria arriva nel 2017-2018, con 3 reti in 32 presenze: un’eccezione che conferma la regola, ma anche la dimostrazione che, quando chiamato a inserirsi, sa farsi trovare pronto. La parentesi al Lanciano nel 2013-2014 è breve ma significativa: 10 presenze e un gol in una stagione di passaggio, prima di tornare protagonista con la maglia della Pro Vercelli. È un tratto ricorrente nella sua carriera: anche nei momenti di transizione, Germano riesce comunque a lasciare un segno, piccolo ma concreto.
PADOVA E TRIESTINA
Negli anni successivi, dopo la retrocessione della Pro Vercelli in terza serie e un anno di assestamento con Vito Grieco in panchina, il suo percorso prosegue in Serie C con il Padova, dove il dato che spicca è la continuità assoluta. Tra il 2019 e il 2022 mette insieme stagioni da 25, 36 e 26 presenze, con una sola rete complessiva. Il campionato 2020-2021, chiuso con 36 partite giocate, rappresenta il massimo stagionale in termini di utilizzo: un attestato di fiducia che vale più di qualsiasi gol. Lo stesso copione si ripete alla Triestina. Dal 2023 in avanti Germano resta un punto fermo delle rotazioni, superando ancora una volta quota trenta presenze (32) nel campionato 2023-2024 e mantenendo un alto minutaggio anche nella stagione successiva. Le reti sono zero, ma il dato non stona: è il segno definitivo di un giocatore ormai completamente identificato nel ruolo di equilibratore, chiamato a garantire ordine, copertura e continuità. Nell'ultima stagione, 2024-2025, seppur tribolata, scende in campo ancora 20 volte. Prima appunto della parentesi Cigliano.

Umberto Germano in azione nel campionato 2015-2016 in un match giocato allo stadio Silvio Piola contro lo Spezia
IL PRESENTE
Domenica 15 il Cigliano ha concluso il suo girone di andata con un pareggio nell’atteso derby con il Livorno Bianzè, ma oltre all’autore del gol dell’1-1 Varacalli e al portiere Landorno, abile nel parare il rigore del possibile 2-0 avversario, la scena è stata tutta per chi vestiva la maglia numero 8 della formazione di Marco Calandra nel match del Bassanino. Un debutto agrodolce se si guarda al risultato, ma nel girone di ritorno Germano proverà insieme ai suoi compagni a fare la differenza. «Non scopro certo io Umberto Germano dal punto di vista tecnico, dico solo che anche nello spogliatoio oltre che sul campo potrà darci tanto perchè è un ragazzo davvero umile ed è di sicuro esempio per i compagni. In classifica invece siamo in linea con quelle che erano le aspettative sulla stagione, venivamo da 2 anni un po’ difficili e siamo contenti dei punti che abbiamo» sottolinea il tecnico Calandra.