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Under 19 Élite

Ma che squadra è!? Fa 3 gol a partita, si gode un tridente illogico e vola in vetta alla classifica

11 risultati utili consecutivi e 41 reti segnate: i bi-campioni in carica puntano dritto al terzo titolo

Mucedola Vis Nova

UNDER 19 ÉLITE VIS NOVA • Alessio Mucedola

29 gol fatti in 14 partite: no, non è la statistica di una squadra che sta facendo un buon campionato, ma quella di tre giocatori che ne stanno facendo uno privo di logica. Un tridente inarrestabile, capace ancora una volta di rubare la scena: uno fa assist, uno fa gol, l'altro entrambi. L'altro, perché Mucedola si sta confermando qualcosa di diverso rispetto alla categoria: 14 partite, 13 reti, più di tutti, e da ala. Le stesse su cui continua a volare la Vis Nova, all'11esimo risultato utile consecutivo e di nuovo da sola in vetta alla classifica.

ZAFFARONI-MUCEDOLA-BOCCARDO: ARMATA VIS NOVA

Nel primo tempo la Vis Nova prende subito in mano il pallino del gioco, costruendo un paio di buone occasioni nei minuti iniziali, ma alla prima chance ospite viene punita: al 14’ D’Amore riceve palla tra le linee, avanza per una ventina di metri e calcia di sinistro rasoterra dal limite sul primo palo, trovando lo 0-1 per la Speranza Agrate e il suo secondo gol in campionato. Gli ospiti si chiudono con ordine, abbassando molto il baricentro e rendendo difficile trovare spazi; la Vis Nova però continua a giocare e trova il pareggio al 37’, quando Brambilla mette una palla precisa dalla trequarti e Gornati, sul lato sinistro dell’area, calcia al volo firmando l’1-1 che ristabilisce l’equilibrio prima dell’intervallo e festeggiando la sua prima rete stagionale.

Nel secondo tempo la Vis Nova aumenta ulteriormente il controllo del gioco, muovendo il pallone con calma e costringendo la Speranza Agrate a difendersi bassa. Per rompere la catena rossoverde serve qualcosa di più, quello che a Giussano si può trovare un po' ovunque in attacco. Sì, perché al 32' si accendono i talenti di casa neroverde. Prima Zaffaroni sfonda sulla destra e mette palla dentro per Mucedola, che conclude in area e sigla il 2-1, completando la rimonta con il suo 13esimo gol in 14 partite, poi lo stesso capocannoniere di tutta l'Under 19 Élite (al pari di Ripamonti dello Schuster) parte da sinistra, salta l’uomo, arriva sul fondo e scarica all’indietro per Boccardo, che stoppa, si gira, batte il portiere e arriva in doppia cifra (35'). Una potenza di fuoco disarmante, che pone fine alla contesa e riconsegna la vetta solitaria della classifica ai ragazzi di De Luca. Loro che toccano quota 11 risultati utili consecutivi e rompono il muro di 40 gol fatti (41) con una media praticamente di 3 a partita, arrivando a un passo dal titolo di Campioni d'Inverno. Alla Speranza, invece, non bastano le buone prestazioni di D’Amore, Mantegazza, Penati e Cecchi per compiere una missione impossibile, restando così nel treno di metà classifica con 5 punti di vantaggio sui playout.

 

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LE DICHIARAZIONI

Massimo De Luca (Vis Nova): «La partita l’abbiamo fatta sempre noi. Siamo partiti con un paio di occasioni dall’inizio, poi abbiamo preso gol su una ripartenza, con il loro esterno destro che è venuto dentro al campo e ha calciato sul primo palo dal limite. Dopo il gol loro si sono chiusi tantissimo, ed è stato giusto così, ma noi abbiamo sempre giocato e fatto la partita. Nella ripresa abbiamo mosso palla con calma, loro hanno provato qualche palla sopra ma l’hanno persa spesso. I ragazzi sono rimasti lucidi e hanno meritato la vittoria».

Mattia Bosco (Speranza Agrate): «Sicuramente loro hanno avuto più possesso palla, lo sapevamo. Nei primi venti minuti però abbiamo provato anche a giocare bene, pur conoscendo la loro forza. Abbiamo fatto una partita applicata e il nostro gol è costruito: usciamo da dietro, troviamo D’Amore tra le linee, percorre una ventina di metri palla al piede e di sinistro trova l’angolino rasoterra dal limite. Dopo venti minuti ci siamo compattati, perché loro hanno grande qualità nel palleggio; sul gol dell’1-1 forse potevamo fare qualcosa in più sulla palla dentro. Nel secondo tempo i primi quindici minuti li hanno fatti forte, anche se la prima vera occasione l’hanno avuta intorno al 65’. Stavamo soffrendo ma senza concedere tantissimo, poi hanno fatto una grande giocata, sono stati bravi e a sette minuti dalla fine hanno trovato anche il terzo. Col passare dei minuti, quando dovevamo recuperare palla, inizialmente eravamo frettolosi, poi abbiamo provato a fraseggiare e salire con più calma. Forse potevamo scegliere meglio alcune situazioni sul fondo. Per 75 minuti abbiamo retto bene, poi il secondo gol ha girato la partita, ma ci portiamo a casa consapevolezza: abbiamo imparato a essere compatti e a soffrire nel modo giusto».

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