PRIMA CATEGORIA PIEMONTE • Mesi di squalifica e lunghe giornate lontane dalla panchina per il Caselette dopo lo 0-0 nel derby con il Caprie
Un derby non è mai una partita come le altre, soprattutto quando in palio ci sono la salvezza e l’onore di classifica. Il derby in questione, segnato da tensioni e pesanti squalifiche, è quello tra Caselette e Caprie. La stagione delle due squadre si chiude con uno 0-0, un punto a testa e numerose polemiche per un secondo tempo molto acceso. Le proteste arbitrarie dei padroni di casa neroverdi sfociano in espulsioni e in un lungo periodo di stop per diversi protagonisti: complessivamente quattro mesi di squalifica per vice allenatore e dirigenti, con il tecnico che riceve la sanzione più lunga, la prima in assoluto dopo nove anni di carriera. L’anno si chiude quindi nel peggiore dei modi per il Caselette, con conseguenze che si protrarranno anche all’inizio della stagione successiva.
Il derby si tinge di rosso, dopo un primo tempo già giocato a ritmi elevati. All’inizio della ripresa, il tecnico neroverde De Concilis viene ammonito dal direttore di gara a seguito delle proteste provenienti dalla panchina. Al 38’, De Concilis riceve il secondo cartellino giallo, sempre per proteste arrivate dalla panchina su un fuorigioco dubbio fischiato in occasione di un contropiede di Diego Crisafi. Il tecnico subisce così la sua prima espulsione in carriera, dopo nove stagioni da allenatore. L’episodio non si ferma qui: il direttore di gara Gabriele Giovanni Motta, espelle anche Pietro Carpinello, seduto in panchina, Dario Cela e il vice allenatore Matteo Clabot.
Il Caselette si ritrova quasi senza guida in panchina, viste le tre espulsioni in un solo minuto. La partita prosegue fino al 90’ sullo 0-0, grazie anche alle parate di un super Matteo Palano, ma la tensione non cala nemmeno negli spogliatoi adiacenti al campo. Si crea un parapiglia generale, con entrambe le squadre coinvolte, incluso il presidente neroverde Davide Iguera.Il duo De Concilis-Clabot si reca dal direttore di gara per chiedere spiegazioni sulle espulsioni.
Una situazione che sembrava essersi placata ha avuto un risvolto diverso dopo le decisioni del Giudice Sportivo Territoriale. Dario Cela e il vice allenatore Matteo Clabot sono stati squalificati per due mesi a seguito delle espulsioni. In particolare, Clabot è stato punito «per aver tenuto un comportamento ingiurioso nei confronti dell’arbitro e altresì gravemente minaccioso, impedendo all’arbitro di chiudere la porta dello spogliatoio, ponendosi sull’uscio e bloccandola con il corpo, manifestando un atteggiamento aggressivo, ingiurioso e irrispettoso».
Motivazioni analoghe, ma sanzione più pesante per il tecnico De Concilis, che dovrà osservare sei giornate di stop, potendo tornare in panchina solo in occasione della sfida con l’Olympic Collegno, in programma il 22 febbraio.
Parole forti quelle contenute nel Comunicato Ufficiale numero 53: nessun insulto, ma un atteggiamento definito «aggressivo, ingiurioso e irrispettoso» nei confronti del direttore di gara al termine della partita. Tuttavia, il pensiero e le parole del tecnico non rispecchiano quanto riportato nel comunicato:
«Il primo giallo l’ho ricevuto come responsabile della panchina, il secondo nello stesso modo, per un fuorigioco che non c’era. Io poi sono andato via subito, ma nello stesso momento sono stati espulsi anche Carpinello, Clabot e Cela. A fine partita sono andato a chiedere spiegazioni: se danno il rosso a me, non capisco perché debbano darlo anche a loro.
Parlavamo tranquillamente, sulla soglia della porta dello spogliatoio, senza alcuna parolaccia. Quello che è scritto nel comunicato non corrisponde al vero. Quando poi l’arbitro ha deciso di terminare, ha chiuso la porta senza problemi. È stato un mio errore andare a chiedere spiegazioni: avrei dovuto accettare la decisione senza farlo».
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