Un 18enne più che promettente per dare fantasia all'attacco, il club in ascesa trova un talento sotto l'Albero

C’è una porta dello spogliatoio che sbatte, un borsone che scivola sul pavimento e un ragazzo che si siede in silenzio. È tardi, l’allenamento è finito, ma nello stadio «Amedeo Damiano» l’eco dei passi racconta un’urgenza: domani si gioca. Il nome sul giaccone è nuovo per i compagni, familiare invece per chi mastica calcio giovanile in Piemonte: Nicolò Lazzaro. Trequartista, classe 2007, scuola Primavera della Pro Vercelli. Il Saluzzo lo ha ufficializzato la sera di sabato 20 dicembre, e il timing non è casuale: c’è da affrontare un Derthona–Saluzzo che, in chiusura d’anno, vale più dei 3punti. L’operazione è lampo, la scelta è chiara: alzare il tasso di creatività tra le linee e mettere subito un’idea in più nella lavagna di mister Giuseppe Cacciatore.

Un difensore da oltre 300 presenze in categoria per blindare la retroguardia, per il club è un colpaccio!

Dall'isola al ritorno nella regione in cui ha vissuto gran parte della carriera, l’accordo può cambiare l’equilibrio del Girone A

IL TEMPISMO DEL SALUZZO
La sequenza è stata dichiarata in modo trasparente: annuncio ufficiale in serata, aggregazione immediata al gruppo, disponibilità per la gara di domenica 21 dicembre 2025. È la classica «mossa a scacchi» pre–partita che le società di Serie D mettono in campo quando intravedono un beneficio tattico immediato: 1) la trequarti è un’area nevralgica del sistema di Cacciatore; 2) l’inserimento di un trequartista puro amplia le soluzioni tra i reparti e libera compiti agli attaccanti; 3) l’elemento sorpresa, a ridosso del match, è un fattore psicologico (interno ed esterno) spesso sottovalutato. A corroborare il contesto, va ricordato che il Saluzzo ha costruito negli ultimi mesi una base di continuità tecnica: conferma di Cacciatore in panchina per la stagione 2025-2026 e definizione dello staff con l’arrivo del direttore sportivo Nunzio Lazzaro, oltre alla stabilità del management. Quadro dirigenziale solido, dunque, e linee guida coerenti: inserire giovani con formazione professionistica in un progetto che valorizza lavoro quotidiano e identità di gioco.

C'è anche il Torino sulle tracce del gioiello che corre veloce in Serie D, è un difensore di talento che farà strada

Cartellino saldo nelle mani del suo club di appartenenza e minuti veri in prestito, il ragazzo ha già acceso il mercato invernale

IL CONTESTO TECNICO: COSA CERCA CACCIATORE
Negli ultimi campionati, la squadra granata ha costruito risultati e reputazione su principi chiari: blocco corto, compattezza tra i reparti, transizioni pulite e capacità di ribaltare l’inerzia nelle fasi calde. Lo dicono i riscontri e lo hanno raccontato più volte le cronache locali, sottolineando una crescita continua del progetto tecnico di Giuseppe Cacciatore. In questo quadro, un trequartista come Lazzaro può: 1) aumentare la densità di giocate «tra le linee», generando superiorità posizionale tra mezzali avversarie e centrali; 2) offrire un riferimento di scarico per l’uscita bassa, fungendo da «terzo uomo» nelle triangolazioni; 3) rifinire negli «half–spaces» con assist corti e imbucate; 4) attaccare l’area sul lato debole quando la palla viaggia sul cross opposto. La sua giovane età invita alla prudenza, ma proprio l’energia dei 18 anni è ciò che può cambiare i ritmi di una gara bloccata.

Ha 17 anni e viene promosso in prima squadra dal club che punta forte sui giovani, è un inno al vivaio!

Un classe 2008 in mezzo ai «grandi», una società che non è una meteora e una partita di Coppa come primo spartito

L'ULTIMA PARTITA DEL 2025: OLTRE I 3 PUNTI
L’appuntamento è scritto in calendario: domenica 21 dicembre, Derthona-Saluzzo per la 17ª giornata del Girone A di Serie D. Collocazione oraria standard, clima da ultima dell’anno prima della sosta, margini stretti in classifica: sono ingredienti che alzano la soglia d’attenzione e suggeriscono una lettura più ampia di semplice turno di campionato. Il Derthona è avversario diretto nella fascia medio–alta, tipologia di gara in cui il dettaglio fa la differenza. Il Saluzzo si presenta con uno stato di forma consolidato e un’identità riconoscibile: ciò che aggiunge Lazzaro è la possibilità di cambiare la traccia senza stravolgere l’impianto. Anche il contesto stagionale aiuta a leggere la portata dell’inserimento: in autunno i granata hanno tenuto il passo delle prime, strappando punti in trasferte delicate e capitalizzando al «Damiano» con prestazioni di carattere. È in questa zona grigia della stagione che un’idea nuova tra le linee può cambiare il trend.

L'attaccante che ha vinto 2 campionati in 2 anni scende nei Dilettanti, con lui si spinge sull'acceleratore

Un colpo quasi chiuso che sposterà equilibri e umori, dietro l’operazione c’è molto più di un semplice centravanti

COSA SIGNIFICA PER IL GIRONE: EQUILIBRI SOTTILI
Il Girone A 2025-2026 ha un profilo competitivo molto definito: vertice spinto da Vado, Ligorna e Chisola, media classifica compressa, margini minimi tra le inseguitrici. Il Saluzzo frequenta stabilmente la parte sinistra della graduatoria e ha dimostrato di saper reggere l’urto con le big, come certificato dai risultati di tardo autunno. In un campionato così, inserire un giocatore con idee «tra le linee» può portare punti extra proprio nelle gare dal punteggio basso, quelle che spesso decidono la stagione. È fisiologico che l’arrivo di Lazzaro apra un confronto interno sulle gerarchie. Qui la chiave sta nella gestione dei minuti.

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Un centravanti d’esperienza, abituato a decidere le partite con fisicità e gol, arriva nella nobile decaduta: è un colpo che sposta gli equilibri

LA SINTESI: UNA SCELTA CORAGGIOSA
Il Saluzzo ha agito con rapidità e coerenza: identificato il bisogno (qualità tra le linee), trovato il profilo (giovane, scuola Pro Vercelli), chiusa l’operazione in tempo per l’immediata disponibilità. Nicolò Lazzaro è un investimento tecnico, con numeri iniziali incoraggianti e un percorso formativo di qualità. Il contesto, Cacciatore confermato, staff definito, ambiente stabile, è favorevole a un inserimento guidato e progressivo. La gara di domenica 21 dicembre 2025 contro il Derthona è un banco di prova perfetto per misurare impatto e margini: che giochi dal via o entri nella ripresa, la sua presenza allarga il ventaglio delle soluzioni tattiche. Se c’è un filo rosso che unisce tutti i tasselli è la progettualità. In un girone livellato verso l’alto, in cui tre o quattro dettagli spostano un campionato, l’aver aggiunto un trequartista con formazione «Pro» e margine di crescita immediato appare una mossa logica, quasi inevitabile. Il tempo, e magari qualche giocata tra le linee domani pomeriggio, dirà quanto in fretta questo filo diventerà trama.