Cerca

Eccellenza

Buoni e Cattivi: l'anno del Centenario è quello buono in Valsesia, Settimo Torinese lontana dai vertici

La lotta salvezza sarà durissima, tra rose giovanissime e squadre imbottite di campioni è uno dei gironi più combattuti della regione

ECCELLENZA PIEMONTE GIRONE A

ECCELLENZA GIRONE A • Vittorio Gilli (Borgosesia), Jean Enrico Kouadio (Accademia Borgomanero)

Il 2025 volge al termine e con esso si chiudono i gironi d'andata dei campionati dilettantistici piemontesi. Per capire al meglio le dinamiche che hanno attraversato le diverse categorie fino al giro di boa, la nostra Redazione analizzerà l'andamento di chi finora ha convinto e chi invece ha un po' deluso. Sedetevi comodi, prima tappa: Eccellenza, Girone A.


I BUONI...

IL CENTENARIO DEL BORGOSESIA

1925-2025. L'anno del Centenario in casa Borgosesia si sta rivelando un successo, proprio come si aspettavano i tifosi Granata: primo posto al giro di boa, 34 punti e una sola sconfitta. La squadra allenata da Roberto Cretaz non è certo la Biellese della scorsa stagione, ma al momento è la favorita numero 1 alla vittoria del campionato e sarà difficile scalzarla, considerando anche le varie polemiche che si sono sollevate a seguito di presunti favori arbitrali. Come già lo scorso anno, è la fase difensiva a fare la differenza: la porta difesa da Vittorio Gilli è stata scardinata solo 9 volte, ma anche in attacco c'è chi si è dato da fare. Sicuramente sono Matteo Giacona ('06) e Andrè Bieller ('07), i due golden boys valsesiani, ad aver fatto la differenza finora là davanti, rispettivamente con 6 e 5 reti all'attivo.

L'ACCADEMIA BORGOMANERO VERSIONE "GEN Z"

Una rosa fatta di soli giocatori nati dopo il 2000. L'Accademia Borgomanero di Thomas Forzatti è un'autentica meraviglia e sembra al culmine di un progetto societario iniziato 3 stagioni fa con l'approdo di Massimo Autunno in qualità di direttore sportivo. Trascinati dalla qualità del leader e "anziano" Jean Enrico Kouadio ('00), che ha segnato 8 gol finora, i giovani rossoblù stanno superando le aspettative di inizio stagione e occupano il terzo posto, a 5 lunghezze dalla capolista. Non ci si nasconde più, l'Accademia Borgomanero proverà a vincere il campionato e tornare in Serie D.

LA SORPRESA LASCARIS

Il rientro di Alberto Falco a Pianezza, lato Lascaris, ha fatto sicuramente bene ai bianconeri. Dopo la salvezza ottenuta per il rotto della cuffia nella scorsa stagione, a seguito di una rimonta sensazionale, il presidente Gaeta ha riportato a casa il tecnico reduce dall'esperienza in Serie D al Borgaro, conclusa con l'esonero, ed ha subito raccolto frutti: la squadra, giovanissima peraltro, ha occupato in questo girone d'andata a lungo il secondo posto alle spalle del Borgosesia, risultando tra l'altro l'unica in grado di batterla (1-2 in Valsesia). Tanto spazio anche per la generazione d'oro di 2008, reduci dal titolo nazionale Under 17, tra cui Castaldi (primo per reti inviolate, 8), Rizza (3 gol) e Molon (1 gol). Insomma, con 28 punti e il quarto posto al giro di boa, degli storici playoff sembrano alla portata.

ROSSINI E L'OLEGGIO PIU' GIOVANE DI SEMPRE

Una delle rose più giovani di tutto il Piemonte, con età media attorno ai 19 anni. Un allenatore con poca esperienza in categoria. I senatori della squadra che l'anno scorso raggiunse il sesto posto se ne vanno. Insomma, i presupposti per una stagione molto complicata c'erano tutti, ma l'Oleggio di Emiliano Rossini, dato da tutti per spacciato ancor prima che iniziasse la stagione, sta affrontando un percorso di crescita esponenziale e con i propri mezzi sta sgomitando nella difficilissima lotta salvezza. Con un gruppo giovanissimo, il tecnico ex Pro Vercelli è riuscito in alcune imprese come la vittoria casalinga con l'Accademia Borgomanero, il pareggio con il Borgosesia e la vittoria esterna a Borgaro. La strada per la salvezza è ancora lunga, ma gli Orange hanno già accumulato 16 punti e dimostrato che contro di loro, soprattutto al Fortina Zanolli, non ci saranno punti facili.

I CATTIVI...

SETTIMO TORINESE, LONTANA DAI VERTICI

Nella città di 45 mila abitanti le due squadre storiche sembravano pronte al grande salto. La Serie D manca da quasi dieci anni a Settimo Torinese, ma nè per la Pro Eureka nè per il Settimo la massima categoria dilettantistica sembra un obiettivo alla portata quest'anno. Per i Blucerchiati l'obiettivo di inizio stagione era "alzare l'asticella" dopo la semifinale playoff nazionale raggiunta a giugno. Tradotto: puntare alla vittoria del campionato. La banda di Lollo Parisi è però partita con il piede sbagliato e neanche i cambiamenti in corso stanno portando i risultati sperati: con 22 punti la Pro Eureka occupa la quinta posizione, ma è attardata rispetto alle contendenti e deve fare occhio alla forbice di 8 punti che può estrometterla dai playoff.

Anche per il Settimo mercato in pompa magna in estate dopo l'addio di Roberto Berta, ma la squadra ora guidata da Davide Gamba ha riscontrato un grande problema di continuità: 5 vittorie, 5 pareggi e 5 sconfitte, senza mai trovare un vero e proprio filotto positivo che potesse dare un segnale di presenza nella bagarre per i playoff, e una differenza reti in negativo, su cui influisce soprattutto il 5-0 rimediato a Borgosesia. Tra le note positive c'è di certo l'attaccante spagnolo Alvaro Anton Polvillo, in arrivo dall'estero, che ha messo a referto 9 reti in 20 presenze tra campionato e Coppa Eccellenza, dove le Violette sono state eliminate ai quarti di finale.

BORGARO, I FASTI DI UN TEMPO SONO LONTANI

Una piazza storica del nostro calcio, una realtà solida e credibile che sta attraversando un periodo di difficoltà. Dopo la retrocessione all'ultima giornata dalla Serie D 2024/2025, il Borgaro si presenta ai nastri di partenza del campionato di Eccellenza come una delle contendenti alla zona playoff, se non alla vittoria del campionato. In panchina, dopo un avvio incerto la guida di Raffaele Lapiccirella dura poco: al suo posto subentra Sandro Siciliano, un tecnico di lusso per questa categoria.

Nonostante il cambio in panchina però, la squadra del presidente Perona continua a non trovare la giusta quadra per risalire la china e al giro di boa i punti conquistati sono solo 19, con un margine di 3 lunghezze sulla zona playout e ben 15 dalla vetta.

LA COMUNICAZIONE DELLA DRUENTINA

Tra i casi più curiosi di questi primi mesi di campionato, c'è stato sicuramente quello dell'esonero di Cristian Zullo dalla panchina della Druentina. Dalle parti di Via Madonna la giornata del 2 novembre è stata sicuramente intensa: tutto è partito da una soffiata, una notizia pubblicata sui social dalla testata UDAS: Zullo esonerato a seguito della sconfitta con il Bulè Bellinzago. La Druentina, tramite i suoi account social, smentisce fermamente la notizia, ingaggiando uno scontro dai toni accesi a distanza tra i commenti di Instagram, salvo poi dare l'ufficialità qualche ora dopo.

Dopo aver quindi passato delle ore a contestare una notizia poi confermata, dalla Druentina arriva un'altra comunicazione in serata: Cristian Zullo è stato reintegrato a seguito di ulteriori colloqui dirigenziali. Diciamo che nella società al primo anno in Eccellenza, forse qualche problemino di comunicazione c'è.

BAVENO STRESA, UN INIZIO TERRIBILE

Il mercato estivo faceva presagire una stagione al vertice, ma in avvio quello del Baveno Stresa è stato un campionato tutt'altro che positivo: dopo 9 giornate i Borromaici si sono trovati clamorosamente all'ultimo posto in classifica con 8 punti, e questo è costato la panchina a Sergio Galeazzi.

Il bisogno di una svolta, insieme all'acquisto di Paolo Scienza, porta al nome di Giuseppe Fiorito, ex tecnico dell'Accademia Borgomanero, che in poco tempo riesce a sistemare la squadra e ottenere 11 punti nelle successive 6 giornate. Ancora troppo poco però per raggiungere l'obiettivo stagionale dei playoff: la sosta natalizia è di vitale importanza per il Baveno Stresa, che ha modo e tempo di lavorare ed assorbire i dettami del nuovo allenatore in vista di un girone di ritorno che necessita un'inversione di rotta. Un buon segnale arriva dall'ultima giornata di andata: 5-1 nel derby con il Verbania, un risultato che dà benzina per poter ripartire al meglio a gennaio.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter