5 marzo 2017, una giornata che Filippo Germano ricorderà per sempre. Sul campo di Cigliano, va in scena Orizzonti United-La Biellese, valida per la 26ª giornata di Eccellenza: i rossoblù sono sotto di un gol, al 10' della ripresa ci pensa proprio Germano a trovare il pareggio. Fin qui tutto nella norma. Non fosse che Filippo Germano non segnava ufficialmente dal 12 ottobre 2014. Una stagione e mezza fermo, piccoli passi verso il ritorno l'anno scorso con l'Alicese e la definitiva ripresa nella stagione in corso prima con i granata e poi con i rossoblù, ritrovando finalmente anche il gol, linfa vitale per un attaccante. «Sono davvero contento – esordisce Germano – Non ce la facevo più: avevo segnato contro il Pavarolo ma mi era stato annullato. Ultimamente ho fatto 4-5 partite da titolare, stavo giocando ma non riuscivo a segnare: quand'è così un po' ti butti giù. E' stato davvero bello tornare al gol, mi sento più leggero». Come detto, praticamente una stagione e mezza fermo, dal 2 novembre 2014, per un problema di salute: «E' partito tutto da una normale influenza – racconta l'attaccante vercellese – Il cuore si era ingrossato lasciando delle cicatrici che hanno reso necessario l'intervento. Già dalle partite precedenti all'ultima che ho fatto non stavo bene e stavo giocando di meno». Il ritorno in campo il 1° maggio 2016 a Oleggio, per poi vedere una settimana dopo i suoi compagni vincere il campionato di Promozione: «Ringrazio l'Alicese per avermi aspettato e mi dispiace essere andato via. Non ho mai pensato di smettere - spiega - mi è solo venuta un po' di paura mentre ero fermo. Volevo anche solo tornare a correre e allenarmi, è stata dura vedere i miei compagni vincere un campionato e non aver partecipato, ma ovviamente ero contento per loro». A dicembre, il cambio di squadra: «Sono passato agli Orizzonti con l'idea di giocare qualche spezzone, invece mi sto trovando bene, Mellano mi dà fiducia e abbiamo anche una scommessa...». Con un peso in meno – quel gol tanto cercato – ora Germano cercherà di ripagare la fiducia del suo allenatore: l'augurio è di vederlo esultare ancora tante altre volte.
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