"La misura è colma". Per l'Alcione, l'arbitraggio di domenica nella gara interna contro il Busto 81 non è stato all'altezza della situazione. Nel mirino del club milanese un rigore non concesso per un fallo di mano e lo stesso penalty contro assegnato al Busto 81 e realizzato da Anzano: il gol ha deciso la partita, finita 1-0 per i ragazzi di Crucitti. La società ha diramato un Comunicato firmato dal presidente Marcello Montini e indirizzato al presidente del Comitato Regionale Lombardia Giuseppe Baretti e al presidente dell'AIA Lombardia Alessandro Pizzi.
ALCIONE: IL COMUNICATO
«Il sottoscritto Marcello Montini, Presidente della società Alcione militante nel campionato di Eccellenza girone A in virtù degli episodi che hanno caratterizzato la partita disputata il giorno 3 Novembre 2019 tra Alcione Milano e Busto 81 arbitrata dal Sig. Radice della sezione di Sesto San Giovanni, segnala l’inadeguatezza dello stesso e degli assistenti ed esprime un formale reclamo agli organi federali delegati per lo sciagurato arbitraggio che ha contraddistinto non un solo episodio, seppure macroscopico, ma tutta una conduzione di gara che è stata oltremodo penalizzante verso la società che rappresento. Ho atteso 3 giorni prima di scrivere questo reclamo, volendo esaminare a freddo e non con l’emotività del momento ciò che sembrava a tutto il pubblico presente qualcosa di incredibile. Esaminati i documenti filmati della partita (che sono a disposizione degli organi sopracitati) e rivisti gli errori commessi, questi mi sono apparsi ancora ancora più gravi di quanto constatato da me e dal pubblico presente alla partita. Vista la posizione dell’arbitro e degli assistenti al momento del rigore per fallo di mano plateale del difensore del Busto 81 e non l’assegnazione del rigore stesso, vista la concessione di un rigore alla squadra ospite per un tuffo e la non applicazione del regolamento che prevede l’espulsione diretta per fallo da ultimo uomo nella fattispecie con attaccante lanciato verso la porta in posizione centrale e manifesto intento di fermare l’azione disinteressandosi del pallone (il calciatore viene rincorso e falciato da dietro ad altezza ginocchio) la mia valutazione finale è la progressiva inadeguatezza degli arbitri in relazione alle gare che devono arbitrare e faccio notare che si stava disputando una partita tra prima e seconda del campionato di Eccellenza e non una partita estiva tra scapoli e ammogliati. Pertanto chiedo al Presidente ed agli organi competenti maggiore tutela ed attenzione nei nostri confronti con l’invio di arbitri adeguatamente preparati per ridare serenità ad un ambiente che non merita episodi come quelli sopra richiamati».
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