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Eccellenza: presentata l'ipotesi di un quarto girone, società chiamate a dare una risposta entro mercoledì mattina

Niente turni infrasettimanali e spareggio per la Serie D tra le prime quattro classificate alcuni dei cambiamenti

Tavecchio

Carlo Tavecchio, presidente del Comitato Regionale Lombardia

Dopo il via libera del Consiglio di Lega del 24 giugno alla deroga dell'articolo 49 delle NOIF, il Comitato Regionale Lombardia ha proposto alle società d'Eccellenza la possibilità dell'aggiunta di un quarto girone. Un'opzione sostenuta dal Crl con cinque vantaggi: 8/10 gare di campionato in meno, maggiore flessibilità nella gestione di eventuali periodi di sospensione del campionato per il Covid, nessuna sfida infrasettimanale e possibilità di gestire le partite rinviate per Covid o altro con maggiore facilità, nel caso fosse richiesto il tampone per il proseguo del campionato minori oneri e possibilità di completare i campionati e i playoff con 16 squadre (anziché 12 come nei tre gironi).

Non cambierebbe invece il numero di formazioni promosse direttamente in Serie D. Con 4 gironi sarebbero comunque 3 gli slot a disposizione, aprendo dunque allo scenario di uno spareggio tra le quattro prime classificate. Due sfide dalle quali uscirebbero le prime due promosse nella massima categoria dilettantistica, mentre le due perdenti si giocherebbero l'ultimo posto in un'altra partita. La squadra che invece uscirà sconfitta anche in quest'ultimo match dovrà disputare i playoff a partire dalla fase Nazionale

A proposito dei playoff di ogni singolo girone, la struttura sarebbe la seguente:


Accesso garantito alla 2°, 3°, 4° e 5° classificata (3° vs 4° e 2° vs 5°) --> scontro tra le due vincenti del primo turno --> due finali playoff a sorteggio tra le quattro vincenti --> due vincenti che raggiungono la quarta classificata nello spareggio per la Serie D alla fase Nazionale (anziché le classiche tre vincenti dei playoff dei tre gironi).

Per quanto riguarda invece le retrocessioni si passerebbe da due squadre direttamente in Promozione a soltanto una, con sempre altre due formazioni retrocesse in seguito ai playout tra le ultime quattro di ogni raggruppamento.

Nella proposta del Crl rientra anche un nuovo ipotetico calendario per i quattro gironi: inizio posticipabile al 26 settembre (invece che il 19), fine del girone d'andata sempre al 19 dicembre, inizio del girone di ritorno il 16 gennaio (anziché il 9) e termine del campionato il 9 aprile (invece che il 17, considerando anche Pasqua e il Torneo delle Regioni che nell'opzione dei tre gironi potrebbero far slittare la fine di un'altra settimana). Con i quattro gironi non ci sarebbero turni infrasettimanali, mentre una data per lo spareggio potrebbe essere il 16 aprile. Playoff previsti invece dal 25 aprile all'8 maggio, playout dal 16 aprile all'1 maggio, mentre per la Coppa il programma sarebbe: 

Gironi dal 5 al 19 settembre, Ottavi il 13 ottobre, Quarti il 3 novembre, Semifinali il 17 e 24 novembre e Finale l'8 dicembre. 

Anche in questo caso verrebbe guadagnato qualche giorno, dato che con i tre gironi la Coppa terminerebbe il 6 gennaio.

Una possibilità valutata dal Crl anche per favorire il graduale passaggio dalle 18 alle 16 squadre per girone, come spiega il vicepresidente Sergio Pedrazzini: «L'obiettivo è passare a 51 squadre nella stagione 2022/2023 perché si è valutato l'obiettivo finale di 48 formazioni per ripristinare il girone da 16 entro due anni, evitando un eccesso di retrocessioni e un impoverimento dei playoff di Promozione. Facendolo su due anni si alleggerirebbe la pressione sull'Eccellenza e si darebbe più enfasi ai campionati sottostanti». Il vicepresidente specifica inoltre sulla Coppa Italia che: «Andrà rivelata prima di tutto la collocazione della sua vincente rispetto ai meccanismi che ci verranno esposti prossimamente». Il passaggio a quattro gironi permetterebbe inoltre la formazione di raggruppamenti con trasferte meno impegnative per le squadre, che sarebbe suddivise in aree più circoscritte.

In seguito alla spiegazione della proposta del Crl, le società avranno tempo fino a mercoledì mattina per comunicare la propria preferenza per i tre o per i quattro gironi. Durante la conferenza, però, c'è spazio anche per qualche considerazione, come quella di Luigi Mancini, dg del Lumezzane: «L'elemento che mi lascia perplesso è che vincere il campionato, cosa di per sé non facile, non basterà per essere promossi. Un campionato da 16 squadre penso si possa raggiungere magari con qualche anno in più, lavorando sulle retrocessioni e mantenendo quello da 18 formazioni, che darebbe anche uno sviluppo più importante al campionato stesso». Un altro intervento, inerente invece al calendario ipotetico, è quello di De Bernardi della Castanese, che nel caso dei quattro gironi propone di ridurre la forbice di tempo tra la fine dell'andata e l'inizio del ritorno. Un'idea che il Crl valuterà, non prima però di aver ricevuto le risposte delle società sul possibile cambiamento di format.

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