Eccellenza
27 Febbraio 2022
È stato il classe 2005, Pietro Botasso, a chiudere la pratica, siglando il terzo gol biancorosso sugli sviluppi di un calcio d'angolo.
Il Cuneo Olmo si rifà alla grande del risultato dell'andata (terminata 1-1, con la rete di Galvagno nei minuti di recupero che valse il pareggio in extremis per la formazione di casa), superando l'Albese con un secco 3-1: il risultato è stato sbloccato dalla squadra di Brovia (oggi assente a causa di una influenza), furba nello sfruttare un calcio d'angolo a favore a inizio gara, ma con coraggio e determinazione gli uomini di Magliano hanno portato a casa il risultato, trovando il pari negli ultimi minuti della prima frazione di gioco e siglando il doppio vantaggio nella ripresa; pratica chiusa dal subentrato Pietro Botasso, centrocampista classe 2005 che si è messo in mostra dopo pochi istanti dal suo ingresso andando a segno anche lui sugli sviluppi di un calcio d'angolo. La gara si è aperta e si è chiusa, dunque, passando attraverso i tiri dalla bandierina e regalando al Cuneo Olmo il momentaneo primo posto in classifica, complici la sconfitta del Chisola e i pareggi di Rivoli e Acqui.
Prizio nel bene... Michele Magliano opta per il 4-2-3-1, con Andrea Dalmasso unica punta coadiuvato da Angeli alle spalle e da Giacomo Dalmasso e Armando sulle corsie laterali, mentre lo staff albese adotta un 4-3-3 nel quale Utieiyn agisce sempre molto alto, quasi come un’ala aggiunta, a supporto del tridente Atomei-Celeste-Pasqualone. Dopo un primo brivido a causa di un pericoloso sviluppo da calcio d’angolo da parte dei bianco-azzurri, è il Cuneo Olmo a sfiorare palesemente il gol: dalla sinistra arriva un cross con il contagiri per Andrea Dalmasso, che è astutissimo nel mettere fuori causa il portiere impattando la sfera con l’esterno dello scarpino sinistro, ma l’attaccante è sfortunato e trova solamente il palo. Nonostante sia la formazione di casa a mantenere il possesso palla nei primi minuti, è l’Albese quella che va più vicina al gol, come quando Celeste, al 9’, è abile nell’accentrarsi da destra e ad andare alla conclusione, che comunque non spaventa il neo-quarantaquattrenne Campana. Alla fine, è proprio la compagine allenata da Brovia a sbloccare il punteggio, sfruttando un’opportunità dalla bandierina al quarto d’ora: Celeste va alla battuta e trova la fronte di Prizio, che regge di fisico e spinge la sfera in fondo alla rete. Proprio l’arma che aveva inizialmente fatto rabbrividire Magliano si è rivelata infine fatale. Per i padroni di casa non è semplice infierire contro gli albesi, che fanno della solidità difensiva il loro punto forte in questo primo frangente, ma è proprio a partire da un paio di piccole disattenzioni dei ragazzi di Brovia che il Cuneo trova il pareggio: se in un primo momento è molto bravo Giaccardi a parare la conclusione dentro l’area di Jack Dalmasso, non può nulla il portiere dell’Albese pochi istanti dopo, quando Peirano è precisissimo a pescare sul filo del fuorigioco il proprio capitano (dimenticato dalla difesa avversaria, che si era mossa malissimo) che supera l’estremo difensore ma si allarga troppo e colpisce il palo; poco male, perché arriva in corsa Magnaldi (subentrato qualche minuto prima al posto dell’infortunato Benso) che di prima intenzione insacca la sfera sotto la traversa. Al 41’ è 1-1, con un Cuneo Olmo che ritrova le proprie certezze e con un’Albese più confusionaria.
… Prizio nel male. I padroni tornano in campo cavalcando le ali dell’entusiasmo, sfiorando infatti il gol del vantaggio dopo nemmeno due giri di orologio: Armando è svelto ad accentrarsi dalla sinistra e a scaricare una botta violenta da fuori area, che piega le mani di Giaccardi, fortunato a bloccare il pallone a ridosso della linea di porta in un secondo tempo. Non perfetto nell’occasione successiva proprio il portiere bianco-azzurro, di fronte a una strepitosa azione dei cuneesi: Benso appoggia sulla sinistra per Armando, bravo a creare superiorità numerica saltando un avversario per poi scaricare su Magnaldi, che con un filtrante millimetrico serve Andrea Dalmasso, il quale calcia di prima intenzione con il mancino: il meraviglioso tiro a effetto del centravanti beffa l’estremo difensore, che non riesce a intervenire, e termina sotto la traversa, regalando così il meritato vantaggio alla formazione di Magliano. Di male in peggio per l’Albese, che 120’’ dopo lo svantaggio finisce in inferiorità numerica, dato che capitan Prizio commette il suo secondo fallo da cartellino della gara (interrompendo bruscamente la corsa a campo aperto dell’avversario). Nonostante l’uomo in meno, la squadra di Brovia stringe i denti e argina al meglio possibile le azioni di attacco dei biancorossi, i quali tendono ad amministrare palla e a cercare l’imbeccata solamente quando se ne presenta l’occasione. Dopo un momento di stand-by, la chance giusta si presenta al 33’, sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina, oggi vera chiave di volta dell’incontro: Costa va alla battuta lunghissima sul secondo palo, che scavalca anche il portiere, e premia l’inserimento del giovanissimo Botasso (2005), il quale non deve fare altro che appoggiare la sfera oltre la linea di porta. Il Cuneo Olmo cala il tris, ma deve mantenere alta la concentrazione. Gli albesi, infatti, non demordono e al 37’ danno vita a una suggestiva azione sulla sinistra che termina con l’ottimo inserimento del subentrato Massucco: al classe ’99 va meno bene rispetto al giovane cuneese, perché Campana legge bene l’azione e neutralizza il tentativo avversario con una efficace uscita bassa. I padroni di casa si fanno vedere in avanti qualche istante dopo, con Marchetti che con un lancio lungo trova Sacco, il quale col petto adagia la sfera in direzione di Magnaldi, che però spedisce il pallone sopra la traversa. Nei minuti finali al Cuneo non resta altro che gestire il doppio vantaggio e concludere la partita del Paschiero guadagnandosi i meritati tre punti, rifacendosi dell’onta subita in casa del Moretta.
CUNEO OLMO - ALBESE 3-1
RETI (0-1, 3-1): 15’ Prizio (A), 41’ Magnaldi (C), 8’ st A. Dalmasso (C), 33’ st Botasso (C).
CUNEO OLMO (4-2-3-1): Campana 6, Bernardi 6, Costa 6.5, Peirano 7, Benso 5.5 (30’ Magnaldi M. 7.5), Marchetti 6.5, Dalmasso G. 6.5, Eliotropio 6.5, Armando 6.5 (19’ st Sacco 6), Dalmasso A. 7 (30’ st Botasso 7), Angeli 6.5. All. Magliano 7. A disposizione: Costin, Kone, Ambrogio, Penda, Giachino, Gazzera.
ALBESE (4-3-3): Giaccardi 5.5, Carfora 6, Utieyin 6.5, Negro 6, Prizio 6, Lumello 5.5, Sessa 6, Pirrotta 6.5, Atomei 5.5, Celeste 6.5, Pasqualone 6 (31’ st Massucco 6). All. Brovia 6. A disposizione: Bosia, Orlando, Cirlini, Chiatellino, Porcu, Lopardo, Cardone, Halifa.
GIALLI: 29’ Prizio (A), 35’ Negro (A), 24’ st A. Dalmasso (C), 44’ st Campana (C).
ROSSI: 10’ st Prizio (A).
ARBITRO: La Luna di Collegno 6.5: Non perde mai la mano e mostra caparbietà e lucidità nelle decisioni, sebbene manchi un giallo a Sessa.
ASSISTENTI: Cosmin Budianu, Carlo Federico Sartori.
CUNEO OLMO
Campana 6 La sua attenzione nelle uscite neutralizza con semplicità i pochi pericoli che giungono dalle sue parti.
Bernardi 6 Segue bene i movimenti della linea difensiva e non si fa mettere in particolare affanno dai bianco-azzurri, anche se talvolta soffre un po' la pressione alta degli attaccanti e rischia qualcosa coi retropassaggi.
Costa 6.5 Bella gara di corsa e personalità: affetta il campo coi suoi sprint e coi suoi lanci e sigla l'assist per il terzo gol cuneese.
Peirano 7 Prestazione gigantesca da parte del mediano classe 2002, ringhia su ogni pallone, recuperandone un numero incredibile, ed è eccezionale nel rigiocarli con precisione e scioltezza. Da applausi.
Benso 5.5 Soffre le accelerazioni e soprattutto gli inserimenti senza palla di Pasqualone, al quale concede sempre un metro abbondante di spazio; conclude anticipatamente la sua gara a causa di un infortunio.
30’ Magnaldi M. 7.5 Partita da incorniciare, nella quale trova la rete del pareggio (ribadendo senza battere ciglio il pallone dentro la porta) e in cui ci mette un importante zampino per il concepimento della rete di Dalmasso.
Marchetti 6.5 Sfrutta sapientemente, come suo solito, la propria fisicità e il suo senso della posizione.
Dalmasso G. 6.5 Le sue cavalcate sulla destra feriscono a più riprese la formazione albese; bravo anche negli inserimenti senza palla, avrebbe meritato qualcosina in più ma un po' la sfortuna e un po' la testardaggine non lo hanno premiato.
Eliotropio 6.5 Completa alla grande la coppia dei centrali di centrocampo, fungendo da regista e recupera palloni assieme; solo nel finale, a causa della stanchezza, subisce veramente il pressing avversario.
Armando 6.5 Si sacrifica e si sbatte sulla fascia, creando anche superiorità numerica in alcuni momenti.
19’ st Sacco 6 Entra con piglio positivo, dialogando bene con i propri compagni.
Dalmasso A. 7 Prima del gol non gioca, in verità, una gara positiva, a causa di alcune scelte di tempo e di posizione che non fanno bene né a lui né alla squadra (troppe le conclusioni velleitarie): il gol del vantaggio, tuttavia, è da cineteca e scaccia via tutte le brutture fatte prima.
30’ st Botasso 7 Al primo o secondo pallone toccato trova la rete del tris, la prima del suo campionato: niente male per un diciassettenne.
Angeli 6.5 Inizia come suo solito da trequartista ma l'uscita anticipata di Benso ne provoca la scalata nella posizione di terzino destro, ruolo che ricopre con dedizione e precisione.
All. Magliano 7 In seguito a un inizio sottotono (forse succube delle ombre di Moretta), la squadra si prende la propria rivincita e supera la formazione avversaria con un netto tris, sintomo della forma psico-fisica ritrovata.
ALBESE
Giaccardi 5.5 Incomincia col piede (anzi, col guanto) giusto ma con il passare dei minuti tentenna un po': nel secondo tempo, infatti, si dimostra insicuro in certi interventi, pagando un po' lo scotto della giovane età.
Carfora 6 Limita bene Armando e dà diverse rogne anche ad A. Dalmasso: la grinta è il suo punto di forza.
Utieyin 6.5 Appena ne ha la possibilità tende a giocare molto alto, ma il suo primo compito è contenere G. Dalmasso, con il quale dà vita a uno splendido duello di corsa, di gamba e di fisico.
Negro 6 Gioie e dolori: bravo a intercettare i palloni in mezzo al campo, ma al contempo irruento in certi suoi interventi, che risultano eccessivamente "sporchi".
Prizio 6 Apre le marcature spedendo il pallone in fondo alla rete sugli sviluppi di un calcio d'angolo, dopodiché è "sempre in mezzo" (come dicono alcuni tifosi), cioè è sempre preciso negli interventi per difendere la propria porta, tuttavia, nella ripresa eccede e finisce anticipatamente sotto la doccia.
Lumello 5.5 Tiene duro per larga parte del tempo, ma soffre la pesantezza dell'attacco di casa e ha grosse colpe in merito al primo gol del Cuneo Olmo.
Sessa 6 Sguscia come un'anguilla in mezzo al campo, creando superiorità numerica e servendo bene i propri compagni nei loro inserimenti; utile anche in chiave difensiva.
Pirrotta 6.5 Funge da perno del centrocampo: leader davanti alla difesa, bravo sia in copertura che nel dare respiro alle ripartenze.
Atomei 5.5 Non riesce a divincolarsi nella gabbia architettata da Magliano, non riuscendo a fornire appieno il proprio contributo in zona gol.
Celeste 6.5 Probabilmente il migliore tra le fila albesi, è colui che produce le maggiori opportunità in chiave offensiva, grazie a un dribbling da capogiro (che per essere limitato occorre del raddoppio in marcatura) e a una buona visione di gioco.
Pasqualone 6 Agisce bene sul fronte sinistro, creando qualche apprensione a Benso; limitato da Angeli, invece, non crea grossi pericoli.
31’ st Massucco 6 Subentra con lo spirito giusto, sfiorando il gol del 3-2 con un pregevole inserimento, tuttavia, viene annullato da una efficace uscita del portiere.
All. Brovia 6 La squadra incomincia bene, creando consistenti pericoli alla retroguardia biancorossa e tenendo botta per buona parte dell'incontro; nella ripresa cala i giri del motore e, complice l'espulsione del capitano, non trova più la via giusta.
«Domenica abbiamo perso meritatamente anche se dal punto di vista del gioco non avevamo fatto male e gli episodi avevano premiato chi ha avuto più fame - ha esordito Michele Magliano (Cuneo Olmo) - Oggi abbiamo gestito le nostre qualità e la voglia di mostrare chi siamo, più andiamo forte e meglio facciamo, pensando un po’ meno e proponendo delle cose migliori in campo. Dopo il rosso c’è stato un momento di standby ma alla fine siamo riusciti a trovare il terzo gol. Non eravamo fenomeni prima, in seguito alle sei vittorie di fila, non eravamo dei brocchi nell'ultimo periodo: è un campionato complicato per via del livellamento; quest'oggi abbiamo affrontato una squadra completa a 360°, sul lungo la differenza la farà la capacità di affrontare al meglio tutte quante le partite, alcune squadre hanno qualità superiori, altre hanno individualità meno forti ma riescono a sopperire con testa, cuore e gambe. Penso che chi metterà insieme le tre cose porterà a casa il campionato».