Eccellenza Femminile
26 Settembre 2022
Alice Martani, 3Team, si porta a casa il pallone
Anticipo per palati fini quello che sabato apriva la quarta giornata del campionato d’Eccellenza femminile. Sul sintetico di via Badia frapposte 3Team e Sedriano, squadre reduci da risultati più che convincenti in questo primo spaccato di stagione. Bresciane a punteggio pieno, milanesi col fardello dei due punti persi col Lesmo nel turno precedente, comunque naviganti ad alta quota. Ma stavolta, in un clima decisamente settembrino, a spuntarla sono state le ragazze del 3Team (4-2), allenate da Diego Zuccher, grazie al poker rifilato alle rivali di cui gran parte del merito va necessariamente ceduto ad Alice Martani, vera e propria donna del partido con la sua tripletta personale. A onor del vero, la gara andrebbe divisa in tre macro periodi totalmente diversi l’un l’altro, di mezz’ora ciascuno. Nel primo, le locali han dominato e rendevano velleitari i tentativi delle gialloblù, mentre nella mezz’ora a cavallo dei due tempi la partita cambiava decisamente verso premiando proprio le ragazze di Marco Recchia, passate a sorpresa in vantaggio con Irene Fedrigo e Paula Majone. Nell’ultima parte, infine, la definitiva esplosione di Martani che andava a comandare mandando letteralmente in orbita la sua media reti, oltre all’entusiasmo dell’intero spogliatoio.
Per l’occasione Zuccher si affidava ad un 3-3-1-3 di bielsiana memoria, ma perfettamente calzante con le caratteristiche delle sue. Davanti a Boboc, la terna difensiva guidata della rediviva Salamon ai cui lati agivano solertemente Sisti e Bruschi. In mezzo gran filtro con Rossini, Romele e l’inossidabile Ragnoli, mentre Pagnoni fungeva da raccordo al super tridente offensivo composto da Licari, Martani e Pedemonti. E scusate se è poco. Una corazzata siffatta non poteva che imporre subito le proprie logiche e passare avanti già in apertura, con Martani, abile nello sfruttare magistralmente un rilancio di Boboc e freddare con un preciso diagonale una Canaccini parsa nell’occasione non proprio irreprensibile (1-0). Prima di lei, però, era Pedemonti a divorarsi una ghiotta occasione a tu per tu col portiere, dapprincipio facendosi ipnotizzare e poi mandando la respinta sul palo esterno. Che spreco! Le premesse, tuttavia, lasciavano ben sperare la squadra di casa, in questa fase totalmente in controllo del match.
Certezze che iniziavano invece ad incrinarsi intorno alla mezz’ora di gioco. Il Sedriano, parso fino a quel momento privo di profondità e spunti degni di nota, da adesso in poi trova invece un po’ a sorpresa la mappa per presentarsi negli ultimi 16 metri avversari. Qui era l’intuito di Sara Alluvi ha far saltare il banco. L’8 di Recchia, partito inizialmente dietro al duo offensivo Fedrigo-Samarati a mo’ di trequartista, e soffocato dalla tenaglia di Salamon e Romele, per necessità o forse abitudine lasciava presto la zona designata per riassorbirsi al fianco di Majone, al centro, trasformando di fatto la mediana meneghina in una linea a quattro con Veneziani e Penna ai lati. Il nuovo assetto così formatosi avrebbe liberato spazi davanti per i movimenti delle compagne, creando a centrocampo superiorità numerica ai danni di Romele, ora non più al centro delle linee di passaggio. Così facendo, verso l’intervallo erano prima Alluvi e poi Di Gaetano a far le prove generali, quindi Fedrigo e Majone la ribaltavano nella ripresa risolvendo due mischie originate da calci d’angolo. Intorno all’ora di gioco è il Sedriano a condurre le danze (1-2).
Quando però si hanno in squadra giocatrici del calibro di Martani, o Pedemonti, diventa difficile arroccarsi a difendersi con una buona mezz’ora abbondante ancora sul cronometro, a maggior ragione se la coperta dei cambi risulta corta. Ed era difatti in questa fase che Zuccher mandava nella mischia Piona, Ferrari e poi Algisi per continuare a tenere alti i ritmi e a mantenere sul chi va là le avversarie. Dall’altra parte Recchia rispondeva con Bragagnolo ma le sue stavano ormai stentando ad uscire dal guscio, ricacciate nella propria metà campo dalla foga avversaria. Antipasto del nuovo pareggio il palo di Martani, dopo essersi portata a spasso l’intera difesa gialloblù. Quindi ecco Elena Licari, ad un quarto d’ora dalla fine, sbucare in piena area e trasformare il tap-in dopo azione tamburellante delle padrone di casa (2-2). Era il preludio alla definitiva ascesa rossoblù, guidata dalle sue giocatrici-simbolo. Al tramonto show di Alice Martani, dunque, la quale si portava a casa il pallone per la sua decisiva tripletta personale, con due gol-fotocopia messi a referto nel finale. Due azioni in velocità nelle quali le subentrate Ferrari e Piona avevano il merito di innescarla per renderla eroina di giornata insieme al suo sinistro magico. Panorama piuttosto piacevole, ora, dal balcone del 3Team.
La fantasista Paula Majone insieme a Irene Fedrigo, attaccante del Sedriano
IL TABELLINO
3TEAM-SEDRIANO 4-2
RETI (1-0;1-2, 4-2): 10’ Martani (3), 8’ st Fedrigo (S), 13’ st Majone (S), 29’ st Licari (3), 40’ st Martani (3), 47’ st Martani (3).
3 TEAM (3-3-1-3): Boboc 6, Sisti 6.5, Bruschi 6.5 (37’ st Afriye s.v.), Romele 7 (41’ st Palini s.v.), Salamon 7, Rognoli 7.5, Pagnoni 6.5 (25’ st Piona 6.5), Rossini 6.5 (29’ st Algisi 6), Martani 9, Licari 7, Pedemonti 7.5 (25’ st Ferrari 6.5). A disp. Ndoj, Cornali, Vasco. All. Zuccher 8.
SEDRIANO (4-3-1-2): Canaccini 6, Di Gaetano 6 (41’ st Cazzaniga s.v.), Pinzin 6, Panarelli 6.5, Marelli 6.5, Veneziani 6, Penna 6 (44’ st Loi s.v.), Alluvi 7, Samarati 6, Majone 7, Fedrigo 7, (32’ st Bragagnolo s.v.). All. Recchia 6.5.
ARBITRO: Andrea Nava di Brescia 6.
AMMONITA: Algisi (3).
Elena Licari, 3Team, autrice del momentaneo 2-2
LE PAGELLE
3 TEAM
Boboc 6 Poco impegnata nella prima parte, capitola due volte nella ripresa: sul primo gol sfiora, nel secondo la vede partire tardi. Tutto sommato non abbastanza per rovinarle il tavolo in disco.
Sisti 6.5 Limita le scorribande di Fedrigo con grande zelo, la sua applicazione la relega tra i primi banchi della classe.
Bruschi 6.5 Si prende pochi rischia e costringe Samarati a bazzicare lontano dalla porta. Sagace. (37’ st Afriye s.v.).
Romele 7 Si piazza tra il centrocampo e l’attacco avversari e non fa più arrivare una palla pulita lì davanti: domatrice di serpenti. (41’ st Palini s.v.).
Salamon 7 Dopo la lunga assenza, torna e si piazza a guidare la difesa con un’autorevolezza a dir poco… statuaria.
Ragnoli 7.5 Tra le migliori in assoluto della gara, la sua facilità di corsa la rende quasi più adatta all’atletica leggera: al top.
Pagnoni 6.5 Ha il compito più spinoso tra la terna centrale e quella offensiva: lì gli spazi sono angusti anche se con la sua azione di raccordo va alla grande, compresi diversi dribbling.
25’ st Piona 6.5 Entra quel tanto che basta per metterci lo zampino nell’azione del nuovo vantaggio: positive mind.
Rossini 6.5 Non si dà di certo alla musica classica, ma preferisce dell’heavy metal come approccio al pressing nel mezzo: sounds good.
29’ st Algisi 6 Ottimo ingresso in campo.
Martani 9 Quando le scarpette inquadrano il bersaglio ha più precisione di Bradley Cooper del film “American Sniper”: pallone nel borsone e prima sciabolata alla bottiglia in stagione.
Licari 7 Nel momento critico si fa trovare nel posto giusto al momento giusto per il pareggio: una dieci o’clock.
Pedemonti 7.5 Oberata dal lavoro per la squadra non sempre è lucida nella conclusione, anche se quando c’è da calciare non se lo fa certo ripetere due volte. Fra gli elementi di spicco, non deve mancare: datele le ferie.
25’ st Ferrari 6.5 Entra e ci mette esperienza per tenere alta l’asticella.
All. Zuccher 8 Forse non sarà Marcelo Bielsa e il suo modulo si adatterà alla grande alle caratteristiche delle sue per davvero, di certo di questo passo saranno in tanti ad impazzire per la sua creatura.
SEDRIANO
Canaccini 6 Qualche responsabilità sul primo gol, per il resto gli altri 3 non erano di certo facili: qualche buon intervento però lo mette a segno.
Di Gaetano 6 Non spinge moltissimo, bada al sodo e controlla la sua zona. (41’ st Cazzaniga s.v.).
Pinzin 6 Accetta sempre con grande entusiasmo tutti i duelli uno-contro-uno, e stoppa parecchie insidie dalla sua parte.
Panarelli 6.5 Prova a limitare i rifornimenti a Martani fin che può, la sua prova risulta nel complesso accettabile.
Marelli 6.5 Anche per lei contenere una Martani in forma stratosferica non è cosa da poco, la patata bollente è sua e qualche volta la pela anche bene.
Veneziani 6 Prova a recapitare qualche pallone in avanti ma il mittente non sempre apre la mail: ci mette buona volontà.
Penna 6 Un po’ in difficoltà nel costrutto, meglio la sua azione di contrasto e appoggio. (44’ st Loi s.v.).
Alluvi 7 QI calcistico elevato: quando asfissiata dalle avversarie cambia posizione rimischiando le carte, e di fatto inaugurando un’altra gara totalmente differente.
Samarati 6 Non c’è troppa trippa per gatte dalla sua parte, poi gli spazi si aprono e cresce alla distanza.
Majone 7 Governatrice ombra al centro del campo, passi eleganti e cadenzati; forse non avrà troppa garra ma gioca comunque sul velluto: niña encantadora!
Fedrigo 7 Bene la pressione alta in fase di non possesso, sul gol mette in luce tutte le sua doti di rapace d’area. (32’ st Bragagnolo s.v.).
All. Recchia 6.5 Predica audacia nonostante le avversarie siano di prim’ordine: penalizzato dalla corta panchina, ha il merito d’aver allestito un gruppo giovane e competitivo.
Grande entusiasmo in casa 3Team per la quarta vittoria consecutiva nelle prime quattro gare di campionato, e il conseguente primato di classifica. Per Diego Zuccher, tecnico delle bresciane, la lunga panchina è risultata determinante per sbilanciare gli equilibri della disputa. «Siamo partiti bene proprio come avevamo intenzione di fare - la sua analisi - e dopo averla sbloccata abbiamo creato altre occasioni per chiudere il primo tempo con almeno due gol di scarto. Ma come si è visto le partite non sono mai finite, a maggior ragione contro avversari come il Sedriano che sapevamo essere squadra organizzata e sempre pronta a metterci in difficoltà. Infatti loro hanno trovato un paio di occasioni su palla inattiva, però abbiamo avuto la fortuna di avere una panchina di qualità le cui subentrate sono riuscite a tener sempre alta la pressione e i ritmi per tutta la sfida, portandoci a ribaltarla: ma di questo non ne avevamo dubbi». L’allenatore, dopo aver speso parole al miele per Sara Ragnoli («qualità e quantità nonostante la prima esperienza in categoria») e Chiara Pedemonti («spesso via per lavoro ma per noi importantissima»), non poteva far altro che complimentarsi anche con la stessa Martani in questi termini: «Alice? Ci ha salvati con i suoi gol». Ma dopo un inizio così, il 3Team inizia a crederci sul serio? Chiude Zuccher: «Non abbiamo intenzione di nasconderci, certo, e queste quattro vittorie portano anche la responsabilità di dover dimostrare ogni volta di meritare la nostra posizione di classifica. Ad oggi dove potremo arrivare non lo sappiamo, l’importante è restare con i piedi per terra e continuare a lavorare bene: dopodiché i risultati non sono altro che una logica conseguenza».
Sul versante Sedriano qualche rammarico per una partita che si era messa sul binario giusto - forse un po’ a sorpresa - dopo i gol di Fedrigo e Majone nel primo quarto d’ora della seconda frazione. Questo il commento del tecnico milanese Marco Recchia nel post gara: «Dispiace perché il pareggio poteva starci mentre la sconfitta mi dà un po’ fastidio: faccio comunque i complimenti alle avversarie. Dal canto nostro, siamo state molto brave ad interpretare la gara, e a passare addirittura in vantaggio nella ripresa. Purtroppo, come ci capita spesso, alle volte paghiamo la paura di vincere le partite, oltre al fatto che in questo periodo non abbiamo cambi, per via di quattro giocatrici fuori per infortunio. E difatti quando il 3Team ha iniziato a fare le sostituzioni ci ha messo in grande difficoltà. Certo, forse noi ci siamo abbassate un po’ troppo ma loro d’altronde sono una buonissima squadra, e giustamente ci hanno penalizzate». Circa il cambio tattico di Sara Alluvi, risultato determinante nel corso della gara, Recchia afferma: «Siamo partite con un 4-3-1-2, con la trequartista dietro alle punte, ma quando ci troviamo in difficoltà le ragazze tendono ad abbassarsi, di fatto tornando al modulo dell’anno passato, un 4-4-2 in linea». Nonostante la prima sconfitta, il tecnico chiude contemplando i giochi di luce di un bicchiere mezzo pieno. «Loro ottima squadra ed è giusto sia in vetta. Però rimango contentissimo della prestazione perché le ragazza hanno fatto tutto bene e, al di là del risultato, vado a casa contento».