Eccellenza
21 Ottobre 2022
ECCELLENZA VIRTUS BINASCO • Andrea De Stefanis, ex difensore di Pescara e Notaresco, attende l'esordio con la nuova maglia
Il sogno di diventare un giorno un calciatore professionista è uno dei più gettonati tra i giovani che fin dalla tenera età guardano le gesta dei loro idoli in tv o allo stadio, sperando un giorno di poter diventare come loro dei grandi campioni. Ovviamente, senza impegno, passione, dedizione e grandi sacrifici, determinati sogni diventano irrealizzabili, e inoltre al giorno d'oggi è importante specializzarsi anche in altri ambiti per poter avere sempre qualcosa di concreto tra le mani, come sta facendo Andrea De Stefanis, il nuovo giocatore della Virtus Binasco.
Il giovane classe 2004 è originario di Pescara, città dove è cresciuto, ed è un grande tifoso dei biancazzurri. Proprio qui, nella squadra da dove sono partiti campioni del calcio nostrano come Lorenzo Insigne, Ciro Immobile e il pluricampione di Francia Marco Verratti, ha mosso i suoi primi passi come calciatore. Dopo aver frequentato la Scuola Calcio della sua città, ha proseguito il percorso nelle trafile delle giovanili arrivando fino all'Under 17. Qui ha avuto la possibilità che aspettava da una vita: dopo averlo seguito nelle sue esperienze al Napoli e all'Inter, e averlo visto in campo dagli spalti dello stadio Adriatico dove andava frequentemente fin da bambino, è stato allenato dal suo idolo calcistico, ovvero Hugo Campagnaro. Per un ragazzo che ha sempre giocato come difensore, non poteva esserci maestro migliore: «È stata una bellissima esperienza. - dichiara De Stefanis - Ho sempre ammirato Hugo sia in campo che fuori dal campo, l'ho sempre seguito. È stato importantissimo per me averlo in quei 4-5 mesi, prima che facesse il salto in prima squadra». All'inizio della scorsa stagione De Stefanis lascia il Delfino per la prima volta per esordire in Serie D sempre in Abruzzo con la maglia del Notaresco. Con i rossoblù ha giocato sia in prima squadra che con l'Under 19, ottenendo la vittoria del girone.

Andrea De Stefanis in azione con la maglia del suo Pescara
La passione per il calcio l'ha portato all'ultimo giorno di mercato all'approdo alla corte di Gianluca Imbriaco alla Virtus Binasco, ma il suo trasferimento a Milano ha a che fare con l'altro aspetto della sua vita: «Il sogno di diventare calciatore mi accompagna da quando sono piccolo, è vero, ma crescendo ho imparato che nella vita è importante tenere aperte tutte le porte con prospettive universitarie e lavorative, per questo mi sono iscritto alla facoltà di Economia della Bocconi e ho preso un appartamento qui in città in zona Corvetto, mentre la mia famiglia è rimasta a Pescara. Non volevo in nessun modo abbandonare quella che è stata e che è la mia passione e ho cercato una squadra, così ho trovato la Virtus, dove c'è anche un ottimo ambiente oltretutto». Sulla nuova categoria si è espresso così: «L'Eccellenza qui è ben diversa rispetto a quella abruzzese, l'intensità è più alta e dal punto di vista fisico c'è un bel gap da colmare. Qui ci sono tanti giocatori d'esperienza che vengono da categorie anche più alte, è un campionato difficile». Il percorso da seguire di certo non è facile, ma la strada giusta è sempre quella dell'apprendimento osservando i veterani: «Sono molto emozionato in attesa di fare il mio esordio con questa nuova maglia. All'inizio c'è voluto comunque un periodo di ambientamento, ma grazie all'aiuto dei più esperti è stato più facile. Da difensore i consigli mi sono arrivati principalmente da Italiano e dal capitano Albamonte, che danno sempre una mano in più e così piano piano mi sono integrato con squadra e allenatore».
L'allenatore Gianluca Imbriaco si è dichiarato comunque soddisfatto dell'impegno e della costanza che De Stefanis mostra in allenamento, qualità che potrebbero presto trasformarlo in una nuova preziosa risorsa: «Avevamo bisogno di un giovane per completare il pacchetto del reparto difensivo con un 2004 e si è presentata questa occasione. Il settore da cui proviene è molto importante e lui si allena molto bene. Nella sua posizione non è facile trovare spazio con un coetaneo come Edoardo Mocchi che sta facendo molto bene in questa stagione. Un po' di ambientamento è normale, il campionato da cui proviene è diverso e fisicamente e in velocità deve guadagnare ancora qualcosa, che grazie al suo metro e 90 lo avvantaggerebbe parecchio. Visto il modulo con cui giochiamo, lui sarebbe l'ideale braccetto di destra ma può svolgere anche il ruolo di centrale dei 3 di difesa, in alternativa pure nella linea a 4. Spero di potergli dare spazio ma devo conoscerlo ancora meglio». Il percorso calcistico è ancora lungo, come quello universitario, ma sicuramente iniziando a dare l'esame "esordio" sarà in grado man mano di poter superare tutti gli altri.