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Coppa Eccellenza

Assist di trivela per il tiro a giro alla Robben del classe 2004, poi il capitano manda tutti in finale

Niente impresa per il tecnico dei padroni di casa, alla prima in panchina: «Sono fiducioso e spero di trasmetterlo alla squadra»

Riccardo Ruggeri e Mattia Bonseri della Leon

COPPA ITALIA ECCELLENZA LEON Ruggeri e Bonseri giustiziano la Vergiatese e volano in finale di Coppa

Stessa partita, stesso marcatore, stesso esito. La semifinale di ritorno tra Vergiatese e Leon si rivela una fotocopia dell'andata: finisce 2-0 per gli ospiti, che annoverano tra i marcatori ancora lui, Mattia Bonseri. Il centravanti chiude la partita in avvio di secondo tempo siglando 3 reti in totale in questo doppio confronto, diventandone il primo protagonista. La Vergiatese dal canto suo dopo un primo tempo attento non punge mai davanti e allora viene punita alla fine della prima frazione da Ruggeri, che conclude in porta con un sinistro a giro dopo una perfetta ripartenza. Settimana da sogno per il classe 2004 che dopo i primi due gol in Eccellenza con il Manara e l'assist per il gol vittoria nella sfida di Monza della Rappresentativa Under 19, va a segno anche in una partita delicatissima, chiudendo in bellezza questi 7 giorni. Montagna troppo alta da scalare per il neotecnico Fiorito, che con una squadra in un momento difficile sicuramente non poteva pensare di realizzare un'impresa.

RUGGERI IMBOCCA LA VIA DELLA FINALE

Subito 3-5-2 per i Galletti, che schierano come riferimenti offensivi Sofia e Moussafir con il nuovo arrivato Giovane già titolare, mentre la Leon parte con il solito 3-4-3, con Belotti e Panzetta in campo dal primo minuto. La partita non è fin da principio scoppiettante come ci si aspettava visto il parziale dell'andata, ma, anzi, la Vergiatese è molto accorta a non lasciare spazi agli avversari e cerca di colpire con triangolazioni veloci dal limite e lanci profondi, ma imprecisi. Il primo sussulto e spavento per la Leon arriva al 4': Sofia scappa via sulla corsia laterale e lascia partire un cross su cui si avventa Moussafir, che va in contrasto con la difesa e cade; l'11 chiede un rigore ma il direttore di gara fa segno di continuare. Gli arancioneri hanno più qualità nel possesso e questo fattore fa la differenza, dal momento che potrebbero colpire in ogni momento della partita. Ad esempio al minuto 5, quando Panzetta scappa via in fascia e crossa, ma manca solo qualcuno in area a depositare il bel traversone. Dopo quest'azione, il match si cristallizza per 10 minuti buoni e le due formazioni non affondano. Al 17' Catizone sventa con una buona uscita un cross pericoloso di Lillo in area. Per vedere il primo tiro effettivo in porta bisogna aspettare invece la mezz'ora, ed è sempre la squadra in momentaneo vantaggio a provarci, con Lillo che va su punizione ma l'estremo difensore granata para facilmente. La prima vera occasione per i padroni di casa arriva con Okaigni: dopo una buona azione di squadra e buone giocate nello stretto, il numero 2 dribbla al limite e piazza il destro, ma la sfera finisce alta sopra la porta di Sgura. Quando ormai sembrava che il verdetto finale fosse rimandato alla seconda frazione, la Leon come un alligatore aspetta e colpisce al momento giusto, sbloccando il match: sempre Okaigni non stoppa un buon pallone in area avversaria, contropiede immediato orchestrato da Lillo che scappa in mezzo alle maglie un po' troppo larghe e avanzate della difesa granata, poi tira fuori il coniglio dal cilindro e disegna con una trivela degna del miglior Quaresma, una palla al bacio che pesca in area Ruggeri, passando perfettamente sopra la testa di Tumino; il numero 11 come Arjen Robben se la sposta sul sinistro e colpisce sul secondo palo, battendo Catizone. Gol bellissimo degli uomini di Quartuccio che vanno a riposo con un piede e mezzo in finale di Coppa

33 VOLTE BONSERI

Il colpo subito a fine del primo tempo taglia le gambe alla Vergiatese, che a tre minuti dal rientro dell'intervallo è costretta a capitolare e rinunciare definitivamente a causa del 2-0 degli ospiti: Bonseri scappa via sulla fascia e si invola verso la porta con Brondani che deve dare fondo a tutte le sue energie per contenerlo, ma invano; il centravanti entra in area e il difensore in maglia numero 5 mura il primo tentativo, peccato che la sfera torni sui piedi del 9 che stavolta col mancino sfonda la porta di Catizone. Gol numero 11 in Coppa per lui e 33esima rete stagionale, una media fuori dal normale. La partita, con la qualificazione in ghiaccio per la Leon, di fatto finisce qui. I Galletti sono ormai a terra con testa e gambe come spesso successo nelle ultime partite in campionato e rischiano di subire anche il 3-0: bella sponda di Bonseri per Ferrè, verticalizzazione immediata per Lillo che prova a punire e non a ricamare con l'esterno, ma stavolta il suo tentativo esce di niente. Il cronometro scorre tra cambi e possesso, con la Vergiatese che effettua 2 tiri in totale: il primo fuori di veramente poco di Bertoli, il secondo effettuato dal subentrato Quartesan ma parato agevolmente da Sgura. L'ultima emozione della partita è l'espulsione per doppio giallo di Moretti che protesta con l'arbitro poichè riteneva di non aver fatto lui il fallo ma Okaigni (da referto risultano due le ammonizioni per il capitano). Sulla punizione seguente pezzo di bravura di Lapadula, all'esordio in maglia arancionera, che calcia benissimo ma la palla esce di niente, dando solo l'illusione del gol. Al fischio finale c'è la gioia dei giocatori della Leon e di Quartuccio che adesso attendono di sapere chi sarà la loro avversaria tra Tritium e Cast Brescia. Notte fonda per i granata che vivranno il Natale consapevoli di dover invertire la rotta in campionato, ripartendo dalla prestazione del primo tempo e dalla rabbia per un sogno infrantosi sul più bello.

IL TABELLINO

VERGIATESE-AC LEON 0-2
RETI:
45' Ruggeri (A), 3' st Bonseri (A).
VERGIATESE (3-5-2):
Catizone R. 6, Okaigni 6 (36' st Crispo sv), Ghilardi 5.5, Giovane 6.5, Brondani 5.5 (18' st Lazar 6), Tumino 6, Bertoli 6, Mhaimer 6 (26' st Quartesan 6), Sofia 6, Moretti 5.5, Moussafir 5.5 (24' st Bonina 6). A disp. Bressan, Raimoldi, Manzini, Catizone E. All. Fiorito 6.
AC LEON (3-4-3):
Sgura 6.5, Cicciù 6.5 (25' st Marzullo 6), Morganti 6.5 (30' st Portaro sv), Ferrè J. 7, Belotti 7 (10' st Frigerio A. 6), De Angeli 7, Panzetta 6.5 (35' st Ritondale sv), Romeo 7, Bonseri 8, Lillo 7.5 (20' st Lapadula 6.5), Ruggeri 8. A disp. Vono, Aldè, Fumagalli, Ferrè A.. All. Quartuccio 7.
ARBITRO:
Copelli di Mantova 6.
ASSISTENTI:
Darwish e Tonti.
ESPULSO:
41' st Moretti (V).
AMMONITI:
Morganti (A), Moretti (V), Moretti (V), Tumino (V).

LE PAGELLE

VERGIATESE

Catizone 6 Fa delle buone uscite e comanda la difesa, giovane ma con personalità. Se Guddo è davvero con un piede fuori da Vergiate, la situazione potrebbe giovargli con delle importanti occasioni come questa.
Giovane 6.5
All'esordio oggi, è il più positivo della compagine di Fiorito. Sempre attento e puntuale, bastone e carota a seconda delle situazioni. Non c'è lui in difesa e la Vergiatese prende il primo gol.
Brondani 5.5
Nella prima frazione si fa sentire, ma si vede che la velocità non è il suo forte e dà molta meno sicurezza di Giovane. Nell'occasione del raddoppio Bonseri se lo mangia in velocità e lui riesce anche a ribattere la prima conclusione, purtroppo invano.
18' st Lazar 6
Entra per dare maggiore sicurezza e con una situazione già compromessa, non sfigura.
Tumino 6
Complessivamente la prestazione è buona, contando che Bonseri parte largo e deve sempre sfidarlo nell'uno contro uno, uscendone spesso vincitore. La palla di Lillo è una gemma assoluta, lui si fa scavalcare non saltando.
Okaigni 6
Si vede che avrebbe tranquillamente nelle gambe corsa e gol, e infatti nella prima frazione lui è l'osservato speciale dalla difesa arancionera. Nella ripresa si innervosisce spesso quando non si trova con i compagni e Fiorito lo leva a benzina finita. (36' st Crispo sv).
Mhaimer 6
Dinamismo a centrocampo ne ha eccome, sempre pronto alla giocata o al passaggio in verticale, peccato che abbia predicato nel deserto del Qatar, con un attacco che non è certamente la Francia di Deschamps.
26' st Quartesan 6
Entra per dare velocità alla manovra, prova a rendersi pericoloso calciando e inserendosi in area, non servito.
Moretti 5.5
Decisamente la partita no del capitano. Come baricentro basso imposta ma in maniera più lenta e prevedibile rispetto a Mhaimer, non trovando mai il guizzo giusto. Espulsione ingenua anche se sul primo fallo il dubbio rimane, ma comunque necessitava più attenzione.
Bertoli 6
Non gli manca la voglia di proporsi in avanti e far girare palla, gli manca quella giocata finale. Lascia partire un tiro dopo l'azione personale che meritava decisamente più gloria.
Ghilardi 5.5
Rispetto a Okaigni ha meno esplosività e incisività. Fa grandi corse sul fondo ma non crossa mai e si trova sempre a scaricare. Si scambia spesso con il 2 non trovando mai la quadra definitiva.
Sofia 6
Del duo d'attacco è quello che viene tenuto d'occhio di più, perchè ha strappi e gol nelle gambe. La sua prima discesa crea il primo pericolo dopo pochi minuti e viene sempre cercato dai compagni, ma sbatte continuamente sui muscoli della difesa brianzola.
Moussafir 5.5
Lotta sempre ma è un incontro perso, la differenza di fisico e forza con i suoi diretti avversari gli costa una partita in totale sofferenza senza mai nemmeno riuscire a calciare. Sotto chiave.
24' st Bonina 6
Entra per dare i centimetri che erano mancati, ovviamente ingresso avvenuto in un momento dove i suoi compagni avevano già staccato la spina.
All. Fiorito 6
Alla prima partita sicuramente non si poteva chiedergli di scalare l'Everest con una forchetta, però la squadra gioca una buona prima frazione, tenendo bene, poi crolla come un castello di carte non appena prende gol. È lì che dovrà lavorare.

L'undici titolare scelto da Fiorito

AC LEON

Sgura 6.5 La partita è davvero tranquilla, la Vergiatese è il secondo peggior attacco del campionato e si vede. Sbaglia qualche rinvio ma si porta a casa il clean sheet.
Morganti 6.5
Forse è quello che spicca meno della difesa ma amministra e gestisce molto bene. Non soffre mai nulla. (30' st Portaro sv).
De Angeli 7
Lui e Belotti avranno sicuramente una tasca maxi da dividersi in due dal momento che si portano a casa tutto l'attacco granata. Ingaggia duelli volanti con Moussafir e li vince tutti. Baluardo.
Belotti 7
Classe '84, vecchia scuola, gioco di fisico e cattiveria. Non gli serve nemmeno il megafono, dalla tribuna si sente più lui che la persona affianco a momenti. Richiama ogni singolo compagno fuori posizione e giganteggia su qualsiasi filo d'erba che passi dalle sue parti. Totem.
10' st Frigerio 6
Entra per dare il giusto riposo al veterano, amministra con calma placida.
Cicciù 6.5
Una gran bella partita, stantuffo sulla fascia che accelera e copre con tempi decisi e precisi.
25' st Marzullo 6
Entra e mette ordine quando ormai la Vergiatese aveva anche smesso di ringhiare.
Romeo 7
Serviva la supremazia a centrocampo per mettere in ghiaccio la partita e così è stato. Manda sempre fuori giri i diretti avversari e conserva il possesso in maniera perfetta.
Ferre 7
Anche lui cuore pulsante del ritmo brianzolo. Mette sempre calma nell'ambiente e giostra il gioco come vuole. Gran bella verticalizzazione, e non l'unica, nell'occasione del possibile 3-0 di Lillo.
Panzetta 6.5
Era partito super vivace e sempre nel vivo delle azioni nella prima frazione, aiutando sempre contro Okaigni e Ghilardi in fase difensiva. Nella ripresa cala leggermente concentrandosi nel possesso. (35' st Ritondale sv).
Bonseri 8
3° gol tra andata e ritorno, 11 totali nella competizione che sommati ai 22 del campionato fanno 33 reti al 17 di dicembre. In realtà non servirebbe altro per descrivere la prestazione e il giocatore in toto, peccato che nella sfida di oggi abbia fatto pure l'ala prima di spostarsi al centro e fare ciò che sa far meglio. Una tassa.
Ruggeri 8
Dopo la doppietta con il Manara, Quartuccio lo ripropone titolare e lui ripaga con un gol che profuma d'Olanda con quel sinistro a giro sul secondo. Classe 2004 fa di tutto, dalla fase offensiva a quella di ripiego come se fosse della classe di Belotti. Prospetto interessante.
Lillo 7.5
La trivela con cui serve Ruggeri è illuminante. Creare un arcobaleno senza la pioggia non è facile ma lui lo fa comunque. Con l'esterno piede a momenti trova pure il 3-0. Per il resto gioca una partita di super quantità e soprattutto qualità.
20' st Lapadula 6.5
Prima in maglia Leon, entra molto bene e a momenti realizza una gemma su punizione che avrebbe reso l'esordio meraviglioso.
All. Quartuccio 7 Finale conquistata con 4 gol segnati e zero subiti. La strada verso la Coppa è all'ultimo step e lui ha un Bonseri formato Haaland. Il suo 3-4-3 è ormai legge e funziona con tutti gli ingranaggi a posto.

La formazione di partenza schierata da Quartuccio

ARBITRO

Copelli di Mantova 6 Buona direzione. Ci sono dubbi sull'espulsione perchè sembrava davvero che il fallo lo avesse fatto Okaigni e non Moretti, ma alla fine la decisione finale sembra la più corretta.

LE INTERVISTE

Grande felicità per il tecnico della Leon Quartuccio che si prende la finale di Coppa: «Sapevamo che le due partite erano entrambe difficili in quanto la Vergiatese è una squadra organizzata. Ci prendiamo i nostri meriti, quel gol alla fine del primo tempo ci ha messo più tranquillità poi l'abbiamo gestita bene e portata a casa. Prima della finale ci fermiamo per il Natale, poi ci penseremo. Noi viviamo sempre alla giornata, ora il distacco dalla prima in campionato è tanto e rimaniamo concentrati sul mantenere la zona playoff, poi vedremo. Non ho fatto cambi tattici, la Vergiatese era ben posizionata ma sapevo saremmo potuti andare in gol da un momento all'altro».

Un esordio difficile per Fiorito che però non si abbatte e riparte dal buon primo tempo dei suoi: «Abbiamo preso gol nella maniera peggiore, mancavano 30 secondi alla fine. Non abbiamo avuto nemmeno il tempo di reagire che Bonseri da grande giocatore qual è ci ha fatto il 2-0, anche se ha avuto meno occasioni rispetto al solito. Siamo rimasti in partita fino al raddoppio, poi è chiaro che moralmente quando le perdi quasi tutte perdi entusiasmo e autostima e non ci credi più. Secondo me abbiamo fatto bene i primi 45 minuti, mi sarebbe piaciuto affrontare questa squadra magari tra un mese, non dopo due allenamenti. Ripartiamo da qui e da alcune giocate, dalla difesa alta e dal pressing sulla loro punta fino al centrocampo. Nei momenti difficili se vai sotto fai fatica, si riparte dalle cose positive come la prestazione, per far crescere l'entusiasmo. Non partivamo 0-0 oggi, con una situazione così compromessa era quasi impossibile, ma per la squadra sono fiducioso e spero di trasmetterglielo. Possiamo tirarci fuori e competere con le squadre al nostro livello».

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