Eccellenza Femminile
31 Marzo 2023
Eccellenza Femminile: Serena Pinzin (Foto Sedriano)
Sembravano due esiti segnati quelli delle semifinali di Coppa Lombardia, invece l'Eccellenza femminile, come spesso succede, ha seguito altre logiche. Con 90 minuti tutti da giocare nulla è ancora scritto alla voce finaliste, che potrebbero essere ben diverse dalle due dominatrici incontrastate del campionato: la Doverese di Simone Maraschi seconda e la capolista il Monterosso guidata da Massimo Vezzali e ormai avviata alla conquista del titolo.
Partiamo proprio dalla prima in classifica, attesa da uno scontro in cui partiva da favorita, in casa contro il Lesmo, distante 20 punti dalle orobiche. Mai dare per vinte le atlete di brianzole però, capaci di portare a casa da Bergamo un pirotecnico 6-4, che nonostante la sconfitta e i due gol di scarto lascia ancora sperare in vista del ritorno, in programma per giovedì 6 aprile al Comunale di via Petrarca, dove le monzesi mirano a conquistare la finale. Il tecnico Andrea Ruggeri, tuttavia, non è soddisfatto, più dalla prestazione che dal risultato: «Non abbiamo giocato una partita collettiva, a differenza del 3-1 rimediato in campionato, dove abbiamo subito il gol finale sbilanciate e abbiamo giocato il secondo tempo nella loro metà campo. Stiamo parlando comunque di una squadra, il Monterosso, capace di segnare più di 100 gol in stagione, ma c'è modo e modo di andare nella tana del lupo. Noi abbiamo avuto qualche timore iniziale e il risultato non è mai stato in discussione, essendo andate sotto 2-0 in avvio del primo tempo, tolta una breve parentesi sul 2-1. È stata però in gioco l'ampiezza del risultato, e siamo state brave ad approfittare del loro calo nel finale e passare dal 6-2 al 6-4». I giochi sono ancora aperti quindi, ma non sarà facile, ribadisce Ruggeri: «In teoria ci basta il 2-0, è vero. È stata comunque una lezione, da cui speriamo di imparare e crescere».
SEDRIANO, IL PARI CHE NON TI ASPETTI
Ancor più clamoroso il risultato che giunge da Sedriano: un pari che premia le ragazze del neotecnico Stefano Cincotta, alla seconda partita sulla panchina gialloblù. Il 4-1 subito a Crema aveva comunque lasciato intravedere qualche sprazzo di luce, ma l'1-1 di mercoledì sera è stato un vero e proprio bagno di sole per le milanesi, protagoniste di una stagione sufficiente ma mai capaci, sinora, di impensierire le prime della classe. Se la Doverese si aspettava però una passeggiata, si è dovuta ricredere fin dalle prime battute del match, nel quale le padroni di casa, pur costrette a giocare con sei Under 20 titolari, non hanno affatto demeritato il pareggio. Un risultato che sembrava acquisito sino all'89', minuto in cui le ospiti vanno a segno con Tiziani, la quale gela il pubblico di casa.
Dura pochissimo però il vantaggio delle giallonere, raggiunte in pieno recupero dalla zampata di Fedrigo, che lascia accesa la fiammella qualificazione. Non può che essere soddisfatto del risultato Cincotta, il quale commenta così il match: «Parto con una premessa: loro sono uno squadrone il cui valore sta nei numeri. La Doverese, per dire, ha subito solo 16 gol in campionato, mentre il Monterosso il doppio o quasi (29, ndr). Noi invece siamo l'unica outsider delle semifinali, che veniva tra l'altro da un momento di difficoltà». Quattro punti nelle ultime 5 di campionato è il misero ruolino di marcia delle gialloblù in campionato, che però si sono preparate a dovere alla sfida, come ricorda il tecnico: «Abbiamo elaborato una strategia per stare compatte ma creare comunque pericoli col gioco, come abbiamo fatto. Non so dire se il pari ci stia stretto o meno, ma sicuramente le abbiamo messe in difficoltà giocandocela alla pari, e la sconfitta sarebbe stata immeritata». Se però le milanesi sono riuscite a evitarla, è anche grazie alla buona sorte: «Si sono allineati tutti i pianeti, poiché con qualche episodio sfortunato nei primi minuti sicuramente non sarebbe finita così. Però è un risultato che ci voleva veramente: serviva alle ragazze, a me che sono appena arrivato e all'ambiente in generale. Adesso però, prima di pensare al ritorno, testa al Cus Bicocca, che non dobbiamo prendere sotto gamba e può riservare sorprese». Poi si penserà alla partita di mercoledì, che per il Sedriano mette in palio una finale per nulla agevole da raggiungere, ma per questo più stimolante. Appuntamento quindi, mercoledì 5 aprile alle 15:30, in un Felice Arpini di Dovera che si prospetta molto caldo.