Eccellenza
11 Maggio 2023
ECCELLENZA CALVAIRATE • Dopo aver conquistato la salvezza nell'ultimo campionato, il tecnico rossoblù Raspelli lascia dopo appena un anno dal suo ritorno
Nemmeno il tempo di slacciarci le cinture del campionato e allacciarci quelle dei playoff e dei playout, che arrivano già le prime scosse con le rivoluzioni in panchina. Nella giornata di mercoledì si è ufficialmente dimesso dal ruolo di tecnico della Calvairate Gabriele Raspelli, dopo solo un anno dal suo ritorno in quel di Via Vismara. Dopo una stagione decisamente condizionata dagli alti e bassi, i rossoblù sono riusciti a conquistarsi la permanenza in categoria, chiudendo all'ottavo posto con 44 punti. 10 vittorie, 10 sconfitte e 14 pareggi per i milanesi, la seconda squadra con più X del campionato dopo l'Ardor Lazzate. Tutto ciò non è stato sufficiente a convincere l'ex tecnico a rimanere in sella al cavallo milanese. La formazione del presidente Ferrami dunque ripartirà da un nuovo nome nella stagione 2023/24.
Non è stato un battesimo per Raspelli con la Calvairate, dal momento che il tecnico era alla sua seconda esperienza in rossoblù: «Tra il 2014 al 2016 siamo riusciti a prenderci la promozione in Eccellenza, ero già stato dunque in questo ambiente e conoscevo già alcune figure. Il desiderio di allenare in questa categoria mi ha portato a tornare qui. Paradossalmente, dopo la promozione qualche anno fa venni esonerato a causa di qualche divergenza di troppo. Quest'anno ho deciso di seguire il ds Paolo Bianco e nonostante loro fossero già indirizzati su una figura per la panchina, dopo che il presidente ha sentito il mio nome, per una questione anche di stima reciproca ha deciso di darmi fiducia, e io sono tornato».
Una stagione tra brutti sprofondi, lunghi periodi senza vincere e lo spettro della retrocessione, prima della risalita. Raspelli commenta così il percorso suo e dei suoi ragazzi di quest'anno: «Sicuramente c'è stato un periodo della stagione dove eravamo un po' corti a livello di rosa, avevamo anche molte difficoltà a livello numerico. Ci è mancato Volpini per due mesi, Panepinto, Stefanìa, da febbraio Sow ha giocato anche infortunato. I risultati non rispecchiavano le prestazioni, era la cosa che più ci faceva male. Dopo la sconfitta con il Binasco interna sentivo che la società fosse in procinto di esonerarmi per cambiarmi, ma poi il presidente ha deciso di avere fiducia e continuare con me. Quando la squadra si è resa conto di questo rischio, ci siamo compattati e ne abbiamo perse soltanto due. Lì c'è stata la forza, al contempo abbiamo recuperato i giocatori e abbiamo ritrovato il gioco e l'identità di squadra. Con l'Oltrepò in 10 vincevamo fino al 94', a Magenta l'abbiamo ripresa contro una formazione molto forte. Il nostro finale di stagione rispecchia il nostro carattere».
La bravura di un tecnico talvolta si vede anche nella capacità di saper individuare i problemi della propria creatura e metterli a posto: «Abbiamo trovato anche la quadra passando al 3-5-2. Cambiare modulo e abbandonare il 4-3-3 ha fatto valorizzare molti giocatori giovani e molti vecchi ci hanno dato delle certezze. Sono legato a tutto quello che mi lascia questa stagione, so quello che i ragazzi hanno dato e hanno fatto. Ero certo che saremo usciti da quel periodo buio. Anche durante gli allenamenti ci allenavamo bene e quello faceva la differenza, e alla fine ce l'abbiamo fatta. Abbiamo fatto esordire 30 giocatori quest'anno. Alla lunga in tutto il campionato abbiamo perso solo 10 partite, secondo me le occasioni dove abbiamo fatto brutta figura sono state magari con il Pavia andata e ritorno, però in tutte le altre, magari non abbiamo fatto un buon calcio, ma siamo sempre stato molto solidi».
Gabriele Raspelli, ex tecnico della Calvairate, mentre guida i rossoblù in campo
La Calvairate ha terminato il campionato a ben 16 punti di distanza dalla quota che avrebbe garantito l'accesso ai playoff. La squadra milanese sicuramente non pensava di disputare un campionato con così tante difficoltà, perennemente in zona playout e con una salvezza agguantata alla penultima giornata grazie anche al crollo verticale della Sestese, alla fine risucchiata negli spareggi per mantenere la categoria. Raspelli è consapevole che le aspettative erano altre, e infatti dichiara: «C'erano tutti i presupposti di fare un campionato come si deve. Ogni stagione poi si sa, è a sè. Tutti quanti vorrebbero fare i playoff. Sicuramente per noi non erano un tabù a inizio stagione, ma devi anche vedere le altre squadre come si attrezzano per raggiungere certi traguardi. Ai nastri di partenza sono tutti di un'idea, ma il verdetto finale è sempre del campo. La nostra volontà c'è sempre stata, ma il contesto poi va guardato con un occhio realista. Mi porto comunque dietro i 44 punti che la Calvairate non ha mai fatto in Eccellenza prima d'ora».
Chiusa la parentesi nel quartiere milanese, l'ormai ex tecnico ringrazia chi gli ha dato fiducia e sa già che cosa vuole dal suo futuro: «Ci sono state un po' di difficoltà di gestione, ci tengo però a ringraziare moltissimo il presidente. Arrivavo da una retrocessione e non era semplice, lui comunque ha voluto darmi fiducia e non posso che essergli grato. Confesso che ho avuto qualche incomprensione in più con altre figure. Ora ho grande voglia di trovare nuovi stimoli e farmi spazio in una nuova realtà. Ho bisogno di allenare, sono un animale da campo. Magari anche a livello di progetto, che non sia solo annuale ma anche a lungo termine. Tutti quanti in un anno vorrebbero vincere, ma devi contestualizzare chi sei, cosa fai e chi hai a disposizione. Nuove proposte? No, ancora non mi ha chiamato nessuno. Il mio desiderio è quello di restare in Eccellenza, ma se c'è un progetto importante sono disposto anche a scendere di categoria».