Eccellenza
14 Maggio 2023
ECCELLENZA PONTELAMBRESE Mattia Citterio trova il gol che rimette tutto in pari in vista del ritorno con la Sestese
90 minuti. Il tempo necessario ad una squadra per segnare o per prendere gol. Spesso, 90 minuti, sono abbastanza anche per inscenare una battaglia, per dichiarare guerra e per combattere fino all’ultimo metro. Se ne contavano 22 sul terreno di gioco quando è iniziato il match tra Pontelambrese e Sestese. Al triplice fischio erano soltanto in 20, un gol a testa e un pareggio che non accontenta nessuno ma rimanda tutto al ritorno a Sesto Calende tra 7 giorni.
L’andata dei playout tra Pontelambrese e Sestese inizia con un cielo freddo e un campo arso di scontri di gioco. I padroni di casa si dispongono con un 4-3-1-2 trovando i giocatori chiave proprio nei due terminali offensivi, Citterio e Nespoli. Il secondo svaria sul fronte offensivo richiamando a sé più di qualche marcatura, il primo difende il pallone spalle alla porta per scambiare con Kamal o con una delle due mezzali. Dall’altro lato invece la Sestese schiera un 4-3-3, con un attacco meno funambolico rispetto alle classiche interpretazioni del modulo ma comunque solido grazie ad un ottimo centrocampo, pulito e ordinato. Non tutti i piani funzionano come dovrebbero. Per tutto il primo tempo la partita si sporca, come un assalto in campo aperto per l’appunto, si gioca poco e l’arbitro è spesso chiamato in causa per frenare la tensione dovuta agli energici contrasti. In una partita chiusa diventano dunque essenziali le palle inattive. E così, come una lancia che trapassa l’intera schiera nemica, il cross di Deodato, da una punizione laterale, attraversa l’area di rigore e si insacca alla sinistra del portiere, non incolpevole e troppo immobile. Il vantaggio della Sestese non causa cambiamenti nelle tattiche dei due allenatori, siamo in trincea, non è guerra lampo. La Pontelambrese prova a giocare palla a terra ma la troppa imprecisione le impedisce di essere incisiva mentre gli ospiti sfruttano i palloni alti trovando anche l’occasione del raddoppio con Femminò che trova il palo da posizione defilata dopo essere stato innescato in campo aperto da Truzzi. Finisce dunque 0-1 un primo tempo combattuto, spesso imbruttito per via dell’alta intensità riversata in campo, ma comunque affascinante per la grinta dimostrata nel contendersi ogni pallone.
Il secondo tempo rappresenta per filo e per segno il rischio di ogni guerra: l’eccesso di perdite. La foga aumenta, soprattutto a partire dall’immediato gol del pareggio. Al 4’ Citterio chiude un bel tiro rasoterra perfezionando un preciso passaggio teso di Calandra. Un’azione che in realtà inizia ben prima con il triangolo chiuso tra Calandra e Nespoli che inscenano uno scambio rapido e veloce a liberare il cross. L’1-1 innesca l’inferno e scopre vecchi nervi tesi. All’8’ Falzoni si fa buttare fuori per una reazione forse eccessiva. Rissa e rosso. Più dubbi invece sul secondo rosso, questa volta una doppia ammonizione per Femminò che simula in area di rigore per cercare di sottrarre un rigore. I dubbi non riguardano la simulazione ma piuttosto la direzione arbitrale, forse troppo severa. Sta di fatto che la differenza tra gli uomini in campo è di ben due effettivi, un’enormità per una partita di calcio, tanto più se di questa importanza. Nonostante ciò, la Sestese resiste, in lenta ritirata concede un possesso palla sterile alla Pontelambrese che si arrende contro la roccaforte nemica. Una volta alzato il ponte levatoio si contano poche altre occasioni. Soltanto un tiro di Hamidi e qualche cross che sfila però oltre le linee dell’area di rigore senza causare problemi. Finisce dunque 1-1 la sfida tra Pontelambrese e Sestese, un risultato che fa sorridere soprattutto gli ospiti visto l’andazzo pericoloso che aveva preso il pomeriggio. Una partita difficile, giocata in pressione, per la pressione e sotto pressione. Rinviato il giudizio alla prossima partita, decisiva sarà la qualità del gioco, ma soprattutto la cattiveria moderata, il giusto equilibrio tra muscolo e cervello.
PONTELAMBRESE-SESTESE 1-1
RETI: 7' Deodato (S), 4' st Citterio (P).
PONTELAMBRESE (4-3-1-2): Venturelli 5.5, De Santis 6.5, Calandra 7, Calviello 5.5 (43' st Iovine sv), Maffia 6.5, Galimberti 6, Hamidi 5.5, Gerosa 5.5, Citterio 7 (37' st Lambri sv), Kamal 6, Nespoli 6.5. A disp. D'Ordia, Basso, Barbieri, De Lorenzi, Stamato, Russo. All. Primerano 5.5.
SESTESE (4-3-3): Castelli 6, Falzoni 5, Raimondo 5.5, Bigioni 6.5, Della Volpe 6, Brugni 6 (34' st Lombardo sv), Truzzi 6, Papasodaro 6 (29' st Marin 6), Ferraro 6.5 (18' st Giardino sv), Deodato 7 (13' st Bellacci 6), Femminò 5.5. A disp. Oniscodi, Mazzucchelli, Diao, Facelli, Macchi. All. Puleo 6.
ARBITRO: Vigo di Lodi 5.5.
ASSISTENTI: Luciani di Milano e Mucciante di Milano.
ESPULSI: 8' st Falzoni (S), 19' st Femminò (S).
AMMONITI: Raimondo (S), Gerosa (P), Calandra (P), Lombardo (S), Calviello (P), Della Volpe (S), De Lorenzi (P).
LE PAGELLE
Pontelambrese
Venturelli 5.5 Il primo gol subito rappresenta l’unica macchia della sua partita. Il problema è che una macchia difficile da levare anche con candeggina e borotalco. La punizione non sembrava irresistibile.
De Santis 6.5 Nel primo tempo colma la prestazione negativa del suo compagno speculare. Gioca ad alti ritmi puntando spesso l’uomo. Una volta sul fondo fatica ad essere decisivo, ma quella sembra una costante di tutta la squadra. Nel secondo tempo cala ma senza sfigurare.
Calandra 7 Il primo tempo è da dimenticare. Fa una bella galoppata mostrando velocità e impegno ma poco altro. Nella ripresa reagisce da guerriero, un soldato che non molla anche con polvere e fango sul corpo. E' suo il cross per il gol dell’1-1 e sempre sue sono le chiusure decisive che frenano i contropiedi avversari. Uomo chiave.
Calviello 5.5 Meno in palla dei compagni. Dovrebbe fare il regista ma la partita si sporca subito e finisce a nuotare in una palude in cui non può emergere la sua classe cristallina. Annaspa e si ritrova protagonista di una partita anonima (43’ st. Iovine sv.).
Maffia 6.5 Letture e chiusure. Non è necessario molto altro in realtà. Regge l’urto con gli avversari chiudendo in anticipo e leggendo prima le giocate offensive. Un muro di cemento davanti alla sua porta.
Galimberti 6 Interessante prova di impostazione difensiva. Ha un bel piede e mostra coraggio nell’aprire l’interno per smistare e allargare il gioco. Meno precisa la prestazione difensiva, qualche svista sarebbe potuta costare più cara. Alla fine, ne deriva una prestazione sufficiente.
Hamidi 5.5 Questa volta non riesce a trovare spessore e finisce per vagare, come un fantasma, tra le intercapedini del centrocampo avversario. Il talento è innegabile ma serve sostanza, la sola forma rimane un vaso vuoto.
Gerosa 5.5 La sua precisione è inversamente proporzionale all’impegno che ci mette. Siamo di fronte al caso opposto del “è bravo ma non si applica”. Anzi, Gerosa è anche bravo, ma spesso si perde in giocate apparentemente semplici e finisce per ridimensionare la sua grandezza nel tempismo di inserimento e nella fase di copertura.
Citterio 7 Una partita preparata bene ma spesso difficile da mettere in pratica. Ma poi, all’improvviso, la zampata che serve. Sembra un gol facile ma è incredibile il cinismo mostrato. Alla prima palla indirizzabile verso la porta lui realizza il gol del pareggio. Una parola: bomber. (37’ st. Lambri sv.).
Kamal 6 Una partita che non può esaltarlo. Lui che ha le stelle tra i piedi si vede costretto a camminare nel fango. Comunque, corre e combatte. Come si dice, bisogna saper fare di necessità virtù.
Nespoli 6.5 Si ha l’impressione che potrebbe fare anche meglio se innescato verso la porta. Nonostante ciò, fa già vedere grandi cose, tanti movimenti a portare via uomini dall’area di rigore e scambi precisi e rapidi in grado di velocizzare una manovra altrimenti arenata. Nespoli è il pazzo della Pontelambrese, il giocatore anarchico che però si porta sulle spalle i compagni.
All.Primerano 5.5 La squadra palleggia bene e prova a proporre gioco; eppure, fatica a innescare gli uomini offensivi, cioè quelli davvero pericolosi. Il che è un peccato visto il vantaggio numerico a disposizione.
Sestese Calcio
Castelli 6 Qualche buona uscita e poco altro. Il voto è frutto di una partita passata a osservare i suoi difendere con caparbietà e precisione.
Falzoni 5 L’episodio per cui viene buttato fuori è assolutamente sbagliato. Si lascia andare all’agonismo e ne esce punito, una lezione da cui imparare. Fortuna per lui la sua espulsione non causa conseguenza così gravi ai compagni.
Raimondo 5.5 Qualche buona chiusura e tutto sommato una partita attenta ma ci si aspetta di più da un terzino di spinta che invece attacca poco e in maniera spesso imprecisa. Con un po’ più di coraggio avrebbe anche la sufficienza, ma la partita diventa difficile per tutti, lui compreso.
Bignoni 6.5 Difensivamente ineccepibile, forte con tempi di lettura e di chiusura stratosferici. Spacca l’orologio come uno svizzero in stazione e si fa trovare sempre attento. Magistrale.
Della Volpe 6 Meno decisivo del suo compagno di reparto ma si merita comunque la sufficienza per essere tra i bagnini che tengono a galla la sua squadra, anche in 9 contro 11. Contro tutto e tutti, la nota di merito è d’obbligo.
Brugni 6 Anche in questo caso il regista non si esalta come ci si aspetterebbe, o almeno non brilla per le classiche doti del regista completo. Si fa notare più per il lavoro di filtro. Chiude bene le linee di passaggio e protegge eventuali scarichi verso le punte (34’ st. Lombardo sv.).
Truzzi 6 Un buon passaggio per Femminò non esalta una prestazione comunque sfumata, poco carica di colore e quindi, in definitiva, dimenticabile. Gli va dato atto però di provare ad aumentare i giri, ma non della corsa, piuttosto della qualità, un motore che sembra spesso ingolfato.
Papasodaro 6 Una partita rocciosa ma spesso poco incisiva. Si inserisce perfettamente nel filone del match rimanendone incastrato. Nonostante ciò, come ognuno dei 9 rimasti in campo, suda per reggere il ritmo incessante delle salite avversarie.
29’ st. Marin 6 Tocca pochi palloni e si dedica alla nuova missione della squadra, uscire dal campo con un punto. Missione riuscita, tutti a casa contenti dalle proprie famiglie, la sfida vera sarà al ritorno.
Ferraro 6,5 L’unico vero portatore di qualità dei suoi. O meglio, l’unico che riesce a mostrarla. Una buona tecnica gli permette di sgusciare oltre il pressing avversario e inventare come uno scrittore col foglio bianco. E’ 9 ma si comporta da 10 ed esce stremato dal campo (48’ st. Giardino sv.).
Deodato 7 La punizione è forse fortunosa, ma guai a chi afferma che non sia stata battuta bene. Non gioca una partita memorabile, ma il gol vale la prestazione e anche il risultato. A posteriori il primo vantaggio, illusorio, è assolutamente fondamentale.
13’ st. Bellacci 6 Troppi pochi elementi per valutare in maniera adeguata il calciatore. Sicuramente rispecchia lo spirito della sua squadra, combattivo fino all’ultimo minuto.
Femminò 5.5 La sua espulsione è forse eccessiva, resta il fatto che però peggiora una situazione di per sé difficile. È un peccato perché il palo preso suggeriva una voglia di far gol invidiabile. D'altronde basta poco e la voglia si traduce in eccesso e l’eccesso in errore. Si rifarà.
All.Puleo 6 Non crea una struttura di gioco esaltante ma si fida dell’inventiva dei suoi uomini migliori. Anche lui si scalda per via delle due espulsioni ma alla fine, tra ammonizioni e provvedimenti, porta a casa un punto quasi impossibile.
Arbitro
Arb. Vigo di Lodi 5.5 Le scelte di non concedere i rigori sono corrette, così come il primo rosso. Eccessivo però il secondo cartellino che ammazza la partita e punisce eccessivamente la Sestese. A sua discolpa va ammesso che il match era difficile e l’animo focoso di un giocatore si può domare se, e solo se, non circondato da altre fiamme.