Cerca

Giochi pre-elettorali, tutto a spese dei club

abete_giancarlo-620x330
Un vecchio adagio africano recita che: Quando gli elefanti combattono è sempre l’erba a rimanere schiacciata. Nel periodo che si sta avvicinando, quello delle elezioni delle leghe, dei Comitati e della Federcalcio, iniziano a muoversi gli elefanti che cercano di combattere le proprie guerre, senza rispettare accordi, senza metterci la faccia, cercando di non rischiare di divenire erba schiacciata. È in quel preciso momento che interviene la stampa, almeno quella libera, se mai esiste davvero, che ha il dovere di analizzare le situazioni per portare a conoscenza dei lettori i giochi di potere che si stanno muovendo nell’ombra. Nella teoria dei giochi si parla di equilibrio di Nash quando un gioco, in questo caso parliamo di quello pre elettorale, viene descritto in termini di strategie, che i giocatori devono seguire nelle loro mosse, in pratica l’equilibrio c’è, quando nessuno riesce a migliorare in maniera unilaterale il proprio comportamento. Per cambiare, occorre agire insieme. Chissà, se le parti avverse all’attuale establishment federale, sapranno unirsi. Carlo Tavecchio, ha dimostrato che sa far convogliare i voti verso il suo nome quando ce n’è bisogno. Proprio l’attuale presidente federale era presente, come sempre a dir la verità, all’ultimo Consiglio di Lega Nazionale Dilettanti. In realtà la voce che circola insistentemente in ogni reparto della LND è che Antonio Cosentino sia solo l’emanazione di Tavecchio e che non prenda una decisione senza prima avere il benestare dell’ex numero uno dei dilettanti. Solo cattiverie? Forse, ma la presenza fissa del presidente federale alle riunioni della LND, alimentano il sospetto. Intanto, un’intervista del diggì Michele Uva, rilasciata a Tuttomercatoweb ha lasciato senza parole chi ha un minimo di memoria visto che Uva ha affermato che: «Sacchi 4 anni fa ha impostato un gran lavoro con le nazionali giovanili e ora si vedono i grandi risultati: mai ad esempio eravamo arrivati con l’Under17 e 19 nella fase finale degli Europei. Bisogna continuare su questa strada». Bastava fare un copia incolla con Wikipedia per ricordare ad Uva che, nel 2003 gli azzurri guidati da Paolo Berrettini vinsero il Campionato europeo Under-19 battendo in finale il Portogallo per 2-0, vincendo il secondo titolo europeo di categoria della sua storia, dopo quello del 1958. Arrivando in finale anche nel 2008, sconfitta poi dai pari età della Repubblica Ceca. Non bisogna mai dimenticare il passato. Tornando alla LND e a Giuseppe Baretti: a noi manca pochissimo per unire i puntini che hanno portato figlio e nuora dell’attuale presidente a lavorare e vivere all’interno del Comitato Regionale di via Pitteri. O forse i puntini li abbiamo già uniti. Ai posteri l’ardua sentenza.
Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter