Db Milano 27/07/2015 - presentazione calendari serie A stagione 2015-2016 / foto Daniele Buffa/Image Sport
nella foto: Marco Fassone
La dismissione del Milan da parte di Fininvest era un passo obbligato. Più volte la casa madre del club rossonero è intervenuta con esborsi sostanziosi (150 milioni solo nel 2015) per pareggiare i bilanci. Negli ultimi cinque anni il Milan ha sempre registrato passivi consistenti. Nel 2015 la perdita netta è stata di 89,3 milioni, nel 2014 91,3 milioni. Le trattative con le prime due cordate non sono andate in porto. Ora siamo alla stretta finale. I cinesi per sottoscrivere l’acquisto del Milan a maggio hanno creato la società SINO (nome latino di Cina)- EUROPE SPORTS INVESTMENT MANAGEMENT CHANGXIN Co. Ltd., fondo principale della holding ROSSONERI SPORTS, che raccoglie investitori cinesi interessati all’operazione. La Sino Sports rileverà il 15% del Milan. Stessa percentuale del 15% per Haixia Capital fondo statale che si occupa di investimenti nelle infrastrutture controllato da SDCIC (State Development & Investmen Corporation: fatturato 117 miliardi di dollari, 75 mila dipendenti fiore all’occhiello del presidente della Cina Xi Jinping), la holding Jilin Yongda avrà il 3%. Il consorzio acquisterà l’AC MILAN spa (99,93% di quote Fininvest e 0,07% dei piccoli azionisti), MILAN REAL ESTATE srl proprietaria di Milanello e MILAN ENTERTAIMENT srl proprietaria di Milan Tv, l’area media e le sponsorizzazioni. Il prezzo fissato è di 740 milioni compresi 220 di debiti, quindi Fininvest incasserà 520 milioni. La sede CASA MILAN di Via Aldo Rossi è in affitto da Vittoria Assicurazioni ma potrà essere riscattata nel 2019. I cinesi si sono impegnati con un piano triennale di investimenti da 350 milioni, 100 sotto forma di prestito debitorio o aumento di capitale, i restanti 250 milioni in tre anni successivi. I programmi di sviluppo prevedono azionariato popolare in Cina e un nuovo Stadio di proprietà. L’Amministratore delegato e Direttore esecutivo della nuova cordata è Marco Fassone. Nel 2003 è alla Juventus come Direttore Marketing, poi Direttore Esecutivo Area Stadio, Marketing e Vendite. Nel 2010 viene assunto dal Napoli come Direttore generale. Nel 2012 è Direttore Generale dell’Inter, viene nominato anche Consigliere Delegato di Inter Brand. Il 18 settembre 2015 l’Ad dell’Inter Michael Bolingbroke comunica l’interruzione del rapporto. Oggi al Milan, Fassone sta già impostando il nuovo corso, fermo restando che almeno fino al 5 novembre, opererà di concerto con Adriano Galliani e Barbara Berlusconi. In attesa del new deal il Milan ha cercato di potenziare la rosa a disposizione di Montella spendendo 25,5 milioni contro 14,5 milioni ricavati dalle cessioni con un saldo passivo di 11 milioni. Inutile tirare la croce addosso a Galliani che avendo modeste risorse economiche ha dovuto di necessità fare virtù. Suning per rinforzare l’Inter, nonostante le limitazioni imposte dal fairplay finanziario, ha speso 113,5 milioni contro 10,9 milioni di entrate.
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