Tesseramenti, vuoi cambiare squadra? Nelle prossime righe ti spiegheremo tutto quello che devi sapere per poterlo fare. Partendo dal premio di preparazione e dalla liberatoria, due concetti molto importanti da conoscere a memoria.
CHE COS'E' IL PREMIO DI PREPARAZIONE? E' una delle principali fonti di sostentamento delle società di settore giovanile e spetta alle due ultime società che hanno avuto l'atleta con tesseramento annuale negli ultimi tre anni precedenti al vincolo pluriennale.
CHE COS’E’ LA LIBERATORIA? E’ una dichiarazione di rinuncia a pretendere il premio di preparazione una volta che il giocatore viene tesserato con vincolo pluriennale. La liberatoria va redatta su carta intestata della società e sottoscritta dal legale rappresentante della stessa.
La liberatoria è una possibilità, ma non è un diritto
Con il vincolo annuale un giocatore può cambiare squadra ogni stagione, ma una volta terminato il campionato da Giovanissimi diventa importante conoscere la regolamentazione del premio di preparazione, poiché al primo anno da Juniores alle ultime due società degli ultimi tre anni va riconosciuto un'indennità economica. Partendo dal presupposto che le società in tempi di trasferimenti dovrebbero parlarsi più tra di loro per meglio tutelare i propri interessi, è però anche necessario che giocatori (e genitori) conoscano meglio le normative per non trovarsi successivamente con le spalle al muro o peggio ancora davanti a proposte indecenti (e illegali). Se un giocatore cambia squadra dai Giovanissimi agli Allievi Fascia B e dagli Allievi Fascia B agli Allievi, prima di ogni trasferimento varrebbe la pena incontrare e parlare con la società per trovare un accordo anche circa il premio di preparazione. La liberatoria può essere richiesta (ma è diritto della società non concederla) prima di ogni tesseramento, poiché in quel momento il giocatore si trova in una posizione di forza in sede di trattativa. E' utile ricordare che queste liberatorie vanno conservate per essere successivamente utilizzate non appena il giocatore si appresta a firmare il vincolo.
Settore giovanile e LND: due tesseramenti diversi
E' importante ribadire che il tesseramento fino agli Allievi fa capo al Settore Giovanile Scolastico, mentre quello per la Juniores e la prima squadra alla Lega Nazionale Dilettanti. Sono due tesseramenti differenti, a prescindere che il ragazzo faccia tutta la trafila nel settore giovanile di una società o arrivi da una terza. E' un dettaglio che anche molte società colpevolmente ignorano e se distratte rischiano di pagare a caro prezzo aprendo anche il proprio portafoglio. Esempio pratico: un giocatore decide di lasciare la società A per andare a giocare il campionato Allievi nella società B; se la società B decide di fare esordire il giocatore in prima squadra – magari perché costretta per i tanti infortuni occorsi in seno alla propria rosa – lo deve necessariamente tesserare per la LND. E' un tesseramento obbligatorio, altrimenti non solo il giocatore può essere squalificato, ma davanti a un ricorso il giudice sportivo darà anche gara persa alla squadra. Ovviamente la società A, una volta venuto a sapere dell'esordio in prima squadra del proprio ex giocatore, può pretendere dalla società B il premio di preparazione. In questo caso, però, a differenza dei precedenti casi, la “grana” coinvolge più che altro le due società.
Mezzo anno non vale il premio di preparazione
E' difficile intercettare tutte le casistiche che si possono verificare in tema di tesseramenti e infatti i casi particolari possono essere molteplici. Due che è bene però ricordare sono questi. Il primo: un giocatore dopo il campionato Giovanissimi decide di lasciare la società A per disputare il campionato Allievi Fascia B nella società B, ma qui vi si ferma soltanto fino a dicembre perché poi finisce la stagione nella società C; l'anno successivo, quello del campionato Allievi, invece decide di giocare per la società D. Al momento della firma del vincolo pluriennale che può avvenire anche in un'ipotetica società E, il premio di preparazione che spetta alle ultime due società degli ultimi tre anni può essere richiesto soltanto dalla società A e dalla società D, poiché solo con loro il ragazzo ha svolto una stagione intera, il termine necessario per maturare il diritto. Secondo caso, attuale alla luce delle tante fusioni del periodo: presupponiamo che una società con una prima squadra, una juniores e un settore giovanile, nella stagione successiva decida di ripartire soltanto con l'attività del settore giovanile: in tal circostanza tutti i suoi giocatori di prima squadra e Juniores verranno svincolati automaticamente.
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Premio di preparazione alle due squadre Allievi
E' il caso più semplice: un giocatore decide di lasciare i Giovanissimi della società A per andare a disputare il campionato Allievi Fascia B con la società B; finita la stagione, decide di cambiare ancora una volta squadra e veste la maglia della società C con cui disputa la stagione Allievi; l'anno successivo, però, quello in cui necessariamente deve essere vincolato come “giovane di serie”, “giovane dilettante” o “non professionista”, cambia ancora una volta squadra e diventa un giocatore della società D. Ecco ogni volta che si concretizza questa casistica la società D deve corrispondere il premio di preparazione soltanto alla società B e alla società C, le ultime due negli ultimi tre anni come prescritto nell'articolo 96 delle NOIF. Un premio di preparazione che va calcolato sulla base di un parametro aggiornato al termine di ogni stagione sportiva in base agli indici ISTAT per il costo della vita. Inoltre è utile ricordare che il vincolo del calciatore per almeno un'intera stagione sportiva è condizione essenziale per il diritto al premio. Non percepirà chiaramente nessuna indennità la società A in cui il giocatore ha disputato il campionato Giovanissimi.
Qual è la società che va considerata come ultima?
E' lo stesso schema che abbiamo riprodotto la settimana scorsa, quello che ha fatto discutere anche su internet, dove qualcuno ha manifestato dubbi sulla sua effettiva correttezza. Il punto della discordia è il passaggio dagli Allievi della società C alla Juniores della stessa società C. E' folta infatti la rappresentanza di chi sostiene che la società C, per quel solo anno da Allievi, sia da considerarsi l'ultima società delle due nell'intervallo di tempo di tre anni, indicato sempre dall'articolo 96 delle NOIF. Un'interpretazione che di conseguenza esclude dal premio di preparazione la società A dove il giocatore eventualmente ha disputato il campionato Giovanissimi. In realtà nel paragrafo 2 dello stesso articolo non si fa una specifica a riguardo, lasciando spazio all'interpretazione di chi invece per ultima società intende quella prima a chi poi decide di vincolare il ragazzo, nel nostro caso B. E a onor del vero, in caso di ricorso da parte della società A per mancato premio di preparazione, dopo la bocciatura della Commissione Premi in primo grado, sono frequenti i casi di accoglimento positivo, in ultima istanza, da parte del Tribunale federale a livello nazionale – sezione vertenze economiche.
Il premio lo devono pagare entrambe le società
Il paragrafo 2 dell'articolo 96 delle NOIF si può etichettare come una “norma anti furbetti” visto che ha reso impossibile la pratica spiegata nello schema precedente, la stessa che ha fatto perdere tanti soldi a molte società. Questo il passaggio che ha sancito l'evoluzione della norma: «qualora, a seguito del primo tesseramento (…), il calciatore venga tesserato per altra società nel corso della stessa stagione sportiva, anche tale ultima società è tenuta a corrispondere il premio di preparazione calcolato in relazione alla sua categoria di appartenenza, se superiore, detratto l'importo del premio dovuto dalla precedente società». Con questa specifica quindi si è inteso ribadire, togliendo ogni possibilità di dubbio e ambiguità, che nel caso di passaggio nello stesso anno da una società C a una società D di un giocatore appena vincolato, spetta a entrambe le società corrispondere il premio di preparazione sia alla società B che alla società A, rispettivamente ultima e penultima squadra in cui ha militato lo stesso calciatore. Un premio di preparazione che sarà reso ovviamente diverso in base ai parametri della propria categoria di appartenenza, con un giusto ed evidente maggiore esborso per le società professioniste.
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