Crudelizia
01 Agosto 2023
ITALIA UNDER 19 • Francesco Pio Esposito, centravanti dell'Inter (foto figc.it)
Il trionfo della Nazionale Italiana del CT Alberto Bollini nell’Europeo Under 19 sembra smentire i pessimi dati sulla mancanza di un ricambio generazionale. L’inchiesta pubblicata dai quotidiani sportivi titolava: «Le statistiche sono impietose e i regolamenti non aiutano. Vivai a secco. Azzurrabili in forte calo. La percentuale dei minuti disputati dai giocatori provenienti dal vivaio nel campionato 22/23 in Serie A è del 5,9%». Il successo dell’Under 19 offre al movimento italiano una boccata di aria fresca per il presente e il futuro prossimo. Dietro le quinte, nei campionati giovanili, ci sono ragazzi con ottime potenzialità ma il salto dalla Primavera alla prima squadra è grande e pieno di riserve. Sono soltanto 14 le presenze in Serie A dei giovani della rosa della Nazionale, così suddivisi: 5 di D’Andrea, ala del Sassuolo; 5 di Vignato, fantasista del Monza; 3 di Missori, terzino della Roma; 1 di Pisilli, centrocampista della Roma.
L’Italia, dopo un girone non esaltante, si è classificata come miglior terza qualificandosi per la seconda fase. La squadra azzurra ha eliminato Germania, Belgio, Slovenia, e poi nella final eight , è passata dalla cinquina subita col Portogallo prima di qualificarsi in semifinale battendo la favoritissima Spagna, per poi concludere il cammino con la vittoria contro il Portogallo con la rete di Kayode, man of the match. Tra i protagonisti, un posto di riguardo spetta proprio a Michael Olabode Kayode, nato a Borgomanero e figlio di genitori nigeriani, il terzino avanzato da Bollini ad ala (una scelta tattica azzeccata!) è l’autore del gol decisivo nella finalissima. Kayode a 15 anni non era stato confermato dalla Juventus. A 16 ha ricominciato con grande forza di volontà da titolare in Serie D nel Gozzano. Poi la Fiorentina lo ha portato in Viola. Con Aquilani, allenatore della Primavera toscana, nel giro di due anni Kayode ha effettuato un salto di qualità fino a diventare la stella della Fiorentina Primavera. L’esterno della Juventus di origini albanese Luis Hasa, in gol contro la Polonia e autore di due assist con la Spagna in semifinale e di quello decisivo col Portogallo in finale, è stato nominato dall’Uefa miglior giocatore dell’Europeo. Le sue caratteristiche principali: pressing, dribbling rapidi e un spiccata intelligenza tattica. Ovunque lo schieri il suo rendimento è sempre superiore alla media. Cher Ndour è un centrocampista nato a Brescia da padre senegalese e madre italiana ed è un giocatore dal notevole fisico che nella mediana azzurra ha assicurato sul piano atletico un apporto imprescindibile. Ndour ha giocato nelle giovanili dell’Atalanta, a 15 anni è andato al Benfica e ora si è accasato al Psg anche se non ha mai collezionato una presenza in Serie A. Quindi c’è la convinzione che il ragazzo abbia prospettive di alto livello. L’allenatore del Psg Luis Enrique, considerate le doti atletiche e la notevole fisicità di Ndour è in grado di farlo diventare nel prossimo futuro un eccellente giocatore.
L’Italia Under 19 ha portato alla ribalta dei ragazzi con genitori di altri Paesi ma che da noi hanno trovato lavoro e cresciuto i propri figli fino a farli diventare delle promesse del calcio italiano e hanno contribuito alla crescita della Nazionale U19. Però è doveroso precisare che non sono solo loro gli artefici principali di quest’ultimo successo. Tra i giocatori che hanno brillato vanno segnalati Giacomo Faticanti della Roma, un leader di centrocampo dotato di fisicità e tecnica, e l’incursore Niccolò Pisilli che Mourinho ha già lanciato in Serie A, sia pure per pochi minuti, in Roma-Inter del 6 maggio. Altro giovane sugli scudi è l’esterno difensivo Filippo Missori, 3 presenze (2 da titolare nell’ultima Serie A) nella Roma. Acquistato dal Sassuolo per 2,5 milioni, una somma abbordabile se si considerano le qualità e i margini di miglioramento del ragazzo. Alessandro Dellavalle si è confermato caposaldo del reparto arretrato. Un anno fa Juric lo aveva bocciato. In seguito ha trovato l’animus pugnandi tanto da diventare uno dei più forti difensori a livello Primavera. Il carattere è una componente essenziale per arrivare ai massimi traguardi. Juric, dopo aver constatato i progressi del ragazzo, ha dato mandato alla società di confermarlo. Alessandro ha già firmato il suo primo contratto da professionista che lo legherà ai granata fino a giugno 2026. Poi Samuele Vignato del Monza, giovane attaccante che abbina classe e sacrificio fino ad essere decisivo. Adriano Galliani, riferendosi a lui, ha sostenuto di aver comprato per Monza «il più forte 2004 in circolazione». Vignato è sicuramente dotato di grande talento. Il gol alla Spagna è il suo fiore all’occhiello. Infine Francesco Pio Esposito, classe 2005, centravanti della Primavera dell’Inter. Per lui vale il detto: “Impara l’arte e mettila da parte”. Da Dzeko ha imparato tanto. E i benefici li ha avuti anche l’Under 19. Una curiosità che lo riguarda: nel giro di un mese è passato dalla finale del Mondiale Under 20 persa al successo nell’Europeo Under 19.