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Da Loftus Cheek a Musah, nasce il Milan dei giganti dai piedi buoni

Oltre ai tanti colpi di mercato, in estate si sono messi in mostra anche i giovani: il futuro è di Simic e Bartesaghi

Milan

Loftus Cheek e Musah (foto instagram)

Il Milan nella stagione 2022-2023 in Serie A ha subito 27 gol di testa, solo la Roma (31) e Genoa (28) ne hanno subiti di più, e per rimediare a tali carenze e a quelle atletiche la società ha potenziato i ranghi con gli acquisti di “giganti dai piedi buoni” provenienti da campionati dove la forza muscolare e le doti atletiche sono i requisiti principali. Fermo restando che hanno doti tecniche di prima scelta.

DA LOFTUS CHEEK A MUSAH

Nell’elenco della nouvelle vague rossonera primeggiano Ruben Loftus Cheek, 27 anni e 191 cm dal Chelsea; Christian Pulisic, 24 anni e 178 cm, con origini croate ma nato in America poi trasferito al Borussia Dortmund e al Chelsea; l’olandese Tijjani Reijnders, 24 anni dall’Az Alkmaar e 185 cm; Yunus Musah 21 anni e 180 cm dal Valencia; Noah Okafor 23 anni e 185 cm, dal Salisburgo. Con Pulisic, Chukwueze e Romero il tasso tecnico è cresciuto. A centrocampo nuova linfa con l’inserimento di Loftus Cheek, Reijnders e Musah “armadi a tre ante”, che potenziano sul piano fisico-atletico e danno qualità alla cabina di regia rossonera e rispetto al recente passato offrono maggiori garanzie sulle palle alte. Pioli vuole un calcio aggressivo e offensivo con i centrocampisti che occupino una posizione più avanzata per portare quei gol che sono mancati nell’ultimo campionato. Altro giocatore che pur non essendo un gigante ha i piedi buonissimi è il nigeriano del Villareal che con lui ha vinto l’Europa League, Samuel Chukwueze, 24 anni e 172 cm, nazionale nigeriano, 13 gol realizzati nella scorsa stagione tra campionato, Conference League e coppe nazionali. Chukwueze è un esterno mancino che parte da destra, con esperienza internazionale, rapido nello stretto, molto bravo nell’uno contro uno. È un assist-man molto efficace. Nella scorsa stagione nella Liga ha effettuato 88 dribbling entrando di diritto nell’eccellenza dei calciatori con proprietà di palleggio del campionato spagnolo. In Conference League solo tre giocatori hanno dribblato più del funambolo Chukwueze. E uno dei tre è proprio l’olandese Tijjani Reijnders. Fino a 23 anni ad alti livelli era quasi sconosciuto, ha avuto la pazienza di saper attendere le occasioni e le ha colte al volo. Reijnders ha continuità di rendimento, una velocità di pensiero che fa la differenza e gli permette di essere lucido e preciso nel servire i compagni. È una mezzala sinistra con compiti d’impostazione sempre pronto a inserirsi nei ribaltamenti di fronte e concludere in porta, non è però un metronomo ma interpreta il ruolo con dinamismo, aggressività e tecnica. In Eredivisie, nella graduatoria dei migliori passaggi riusciti negli ultimi 30 metri ha una percentuale dell’83%. È terzo anche nei metri percorsi (6.905) in campionato. È invece secondo, con 210 azioni, nel coinvolgimento delle manovre di attacco della sua squadra. Il totale si ottiene sommando 65 tiri in porta , 47 occasioni create, e 98 partecipazioni alla costruzione delle occasioni. Fino ad ora in 235 partite ha segnato 31 gol. Nel Trofeo Berlusconi è stato il migliore in campo e ha realizzato il primo rigore dei sei decisivi.

OKA-CHUKWU, I FUNAMBOLI

A rinforzare il reparto avanzato del Milan è arrivato dal Salisburgo Noah Okafor, 34 gol in 100 presenze: non è un centravanti statico ma molto mobile, che svaria frequentemente sull’esterno di destra e di sinistra dove si trova a suo agio. Come punta centrale, una alternativa proveniente dal vivaio, è Lorenzo Colombo, 183 cm, nato a Vimercate nel 2002, 5 gol nella sua prima stagione in prestito al Lecce. Da non trascurare il talento del giovane Luka Romero, 18 anni trequartista-ala argentino di piccola taglia (è “alto” 165 cm) svincolato dalla Lazio che nel match del Milan contro il Real Madrid ha segnato un bellissimo gol . Nella fase difensiva, però, il reparto arretrato milanista ha accusato diverse battute a vuoto. È privo di un uomo d’ordine bravo in interdizione. In quel ruolo ci sta provando Krunic per il quale è previsto un prolungamento del contratto. Otto giocatori acquistati, di cui sette stranieri che in tempi brevi dovranno integrarsi negli schemi tattici della squadra e nella realtà di un campionato molto critico ed esigente come quello italiano. Nelle tre sconfitte nelle amichevoli precampionato negli Stati Uniti, ben due volte il Milan era in vantaggio: col Real Madrid conduceva 2-0 poi si è fatto rimontare (2-3) complici gli errori individuali dei difensori; contro la Juventus i rossoneri vincevano 2-1 poi, dopo il 2-2 di Rugani, i calci di rigore sbagliati da Romero, Pobega e Bartesaghi (Primavera classe 2005) sono stati decisivi. Nel match contro i bianconeri, su calcio di rigore, c’è stato l’ultimo acuto e unico gol di De Ketelaere prima di trasferire i bagagli a Bergamo in prestito all’Atalanta. A Las Vegas contro il Barcellona la terza sconfitta stavolta per 1-0 con una buona prestazione complessiva che ha visto Reijnders e Leao tra i protagonisti. A proposito di penalty nel Trofeo Silvio Berlusconi contro il Monza, i milanisti dagli undici metri non hanno sbagliato un colpo: sei rigori realizzati su sei calciati sono valsi il primo trofeo della stagione. Le battute a vuoto negli States non devono creare allarmismi: l’organico, infatti, era ancora incompleto. Mancavano Okafor che in America non ha giocato, Chukwueze che si allenava da solo a Milanello, Musah che era in arrivo dal Valencia per la “modica cifra” di 20 milioni. Musah ha passaporto italiano, da bambino a Castelfranco Veneto - dove abitavano i suoi genitori - ha tirato i primi calci nel Giorgione. 

I CAMPIONI DI DOMANI

Anche le nuove leve del settore giovanile del Milan devono avere precise caratteristiche fisiche e tecniche. Tra i giovani della Primavera più in vista, va segnalato Jan-Carlo Simic che nella tournée in America contro il Real Madrid è partito titolare e contro la Juve è entrato al 12’ del secondo tempo. Simic, 186 cm di altezza, è un difensore centrale e all’occorrenza terzino, una delle sorprese più piacevoli dell’anno rossonero: in totale ha giocato ben 36 partite tra tutte le competizioni segnando due gol e fornendo due assist. Forza fisica, anticipo, velocità, un ottimo stacco e tanta grinta. Lungo il percorso c’è stata qualche battuta a vuoto ma se si considera l’età (18 anni compiuti a fine maggio) il ragazzo è un difensore suscettibile di sicuri progressi. Da seguire anche Davide Bartesaghi, nato a Erba il 29 dicembre 2005, altezza 193 cm. Ruolo terzino sinistro, ma adattabile all’occorrenza anche come centrale. Convocato in nazionale Under 18. Caratteristiche: ottimo senso della posizione, e soprattutto personalità, come quella messa in mostra contro il Barcellona. L’errore dal dischetto contro la Juventus non inficia le potenzialità di questo giovane che nel Trofeo Silvio Berlusconi, pur subentrando a metà del secondo tempo, si è distinto per spunti di buona levatura. Nell’amichevole contro il Trento, Milan riveduto e corretto con le seconde scelte è stato sconfitto 1-0, ma sia Simic nel ruolo di difensore centrale che Bartesaghi come esterno sinistro hanno giocato titolari con buoni risultati. Il futuro è tutto loro.

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