Crudelizia
29 Ottobre 2023
Rispetto al recente passato, il calcio sotto l’aspetto fisico e atletico è molto cambiato. Per stare al passo con i tempi moderni è assolutamente indispensabile adeguarsi alla nuove metodologie dove prevale la formazione fisica e atletica dei giovani calciatori, fermo restando le doti tecniche che devono contraddistinguerli: all’estero già in età giovanissima vengono inseriti nelle prime squadre. Un excursus a livello internazionale è la riprova che questa è una diffusa tendenza.
REAL MADRID
Vinicius Josè Paixao de Oliveira Junior, noto come Vinicius Jr e nato il 12 luglio 2000, è un attaccante che già a 16 anni giocava nel Flamengo, dove era cresciuto. Nel 2018, appena compiuti i 18 anni, è stato acquistato dal Real Madrid e ha contribuito alla conquista di due campionati spagnoli, una Coppa del Re, due Supercoppe spagnole, una UEFA Champions League, una Supercoppa UEFA e due coppe del mondo per club FIFA. Un asso nella manica dei blancos è pure Rodrygo Silva de Goes, noto come Rodrygo Goes o solo Rodrygo nato a Osasco, il 9 gennaio 2001. È un calciatore brasiliano, attaccante del Real Madrid e della Nazionale brasiliana. È spesso paragonato a Neymar. Il 15 giugno 2018 viene acquistato dal Real Madrid per 45 milioni di euro. Il trasferimento è diventato effettivo l’1 luglio 2019. Debutta con i blancos Il 25 settembre 2019 contro l’Osasuna rimpiazzando al 71’ Vinicius Jr e realizza il definitivo 2-0. Con questa rete è diventato il terzo debuttante più giovane a segnare un gol per il Real. Segna anche una tripletta nella vittoria del 6 novembre 2019 nel match casalingo vinto 6-0 contro il Galatasaray valevole per la quarta giornata della fase a gironi di UEFA Champions League. Rodrygo diventa il secondo più giovane ad aver realizzato una tripletta in Champions alle spalle d Raul. ll Real ha preso anche Endrick Felipe Moreira da Sousa, nato a Taguatinga il 21 luglio 2006, calciatore brasiliano attaccante del Palmeiras. È alto 173 cm e pesa 68 kg: il trasferimento sarà effettivo dal 21 luglio 2024, quando il calciatore avrà compiuto la maggiore età. In cinque anni nella “cantera Verdao” ha totalizzato 165 reti in 169 presenze. Rimasto in prestito al Palmeiras dove ha già totalizzato 50 presenze e debuttato in Libertadores. Attaccante di piede mancino, può svariare su tutto il fronte offensivo. Veloce, tecnico e in possesso di un ottimo dribbling, si dimostra freddo e decisivo sottoporta. Intanto in cabina di lancio c’è il turco Arda Guler preso al Fenerbahce già da 2 stagioni in campo. Il fuoriclasse dei tempi moderni del Real è il ventenne centrocampista inglese Jude Bellingham, 10 gol realizzati su 10 partite disputate tra Liga e Champions.
BARCELLONA
Per esigenze di bilancio ha puntato sui giovani. E le risposte sono state positive. L’ultima, in ordine di tempo, nel match della Liga contro l’Athletic Bilbao. Alla squadra di Mister Xavi mancavano 6 titolari (Lewandowski, Pedri, De Jong, Raphinha, Kounde e Sergio Roberto) e quindi il tecnico si è portato in panchina anche Marc Gulu, un ragazzino nato nel gennaio 2006. Al 79’ il risultato era ancorato sullo 0-0, il tecnico, in sostituzione di un titolare, ha deciso di giocarsi il jolly e ha pescato dall’esiguo mazzo delle riserve in panchina questo “gioiellino di tenera età” con la speranza (o la certezza?) che potesse compiere un miracolo calcistico. La risposta è arrivata dopo 33 secondi della sua entrata in campo: Gulu regala un saggio delle sue innate qualità. Su lancio di Joao Felix si invola sulla corsia di sinistra, controlla la palla con due tocchi magistrali e conclude con un gran tiro e realizza la rete da match winner. I blaugrana impazziscono di gioia. Il fanciullo e Xavi invece pure. Gli viene consegnato Il premio di miglior giocatore della partita e un posto di riguardo nella storia del club: è il debuttante che in meno tempo ha centrato il bersaglio grosso. Xavi, il tecnico giusto al posto giusto: «A me hanno dato fiducia a 17 anni per cui non ho problema a fare la stessa cosa con i ragazzini che stanno dimostrando di avere talento e saperci fare anche in prima squadra». Le scelte azzeccate del Barcellona sono state numerose. A partire da Lamine Yamal, stellina di prima grandezza che nel match della nazionale spagnola contro Georgia a 16 anni ha realizzato il gol più giovane negli ultimi 100 anni. A gennaio è in dirittura d’arrivo, proveniente dall’Atletico Paranaense, l’attaccante Vitor Roque classe 2005. Nella lista della nouvelle vague lanciata nelle Coppe a 16-17 anni vanno inseriti Pedri che ha debuttato a 17 anni e Fermin Lopez. La nidiata di ragazzi di grandi qualità prosegue con Nicolas Ganzalez Iglesias detto Nico nato a La Coruna 3 gennaio 2002 centrocampista del Porto, alto 186 cm, peso 86 kg. È un centrocampista che dispone di notevoli doti fisiche e tecniche, intelligenza tattica e senso della posizione. Può dare un contributo sia in difesa che in attacco. Fa parte dei talenti provenienti dal settore giovanile della società catalana: altro esempio Ansu Fati già stella di prima grandezza. Uno dei maggiori talenti del calcio mondiale è Pablo Martin Pàez Gavira in arte Gavi, nato a Los Palacios y Villafranca il 5 agosto 2004, centrocampista del Barcellona e della nazionale spagnola, con cui ha vinto la Nations League 2022-2023. È alto 173 cm e pesa 70 kg. Gavi è una mezzala molto dotata tecnicamente: eccelle per la capacità di impostare il gioco e l’agilità.
CHELSEA
Ha acquistato il centrocampista ecuadoriano Kendry Paez classe 2007 dopo aver disputato solamente 20 partite nei professionisti. Paez ha segnato in nazionale il suo primo centro in Bolivia a 16 anni e 161 giorni diventando il più giovane di sempre nelle qualificazioni sudamericane. Nel Paris Saint Germain va segnalato il “nuovo Verratti”, il franco-martinicano Warren Zaire-Emery, classe 2006 nativo di Montreuil, sobborgo di Parigi, che è diventato uno dei cardini del gioco di Luis Enrique. È un instancabile diciassettenne cursore box to box con tanto nerbo e l’incessabile volontà di lottare e non arrendersi mai. Una sorta di mix esplosivo, tipo quello dei due miti olandesi che hanno lasciato un indelebile ricordo dei loro trascorsi al Milan: Frank Rijkaard ed Edgar Davids che anche alla Juventus ha fatto molto bene. Emery nel match di Champions League col Milan era titolare e la sua prestazione è stata di alto livello, uno dei migliori in campo, e ha conquistato un record: è il giocatore più giovane della storia a registrare due assist in Champions (17 anni e 231 giorni).
I GIOVANI DI CASA NOSTRA
Oggi uno dei miglior giovani italiani è Tommaso Baldanzi, 20 anni (è nato a Poggibonsi il 23 marzo 2003), talento dell’Empoli. Non è un gigante (è alto 170 cm) ma si destreggia nel calcio muscolare di oggi con profitto, sia come trequartista puro e sia come esterno destro così quando si accentra fa valere il suo ottimo sinistro. Con le Nazionali ha giocato nell’Under 17 e Under 18. Nel giugno 2022 ha preso parte all’Europeo Under 19 in Slovacchia nel quale ha segnato un gol, poi gli Azzurrini sono stati eliminati in semifinale dall’Inghilterra. Convocato dal Ct Paolo Nicolato ha esordito con la nazionale Under 21 il 24 marzo 2023 giocando da titolare in una partita amichevole vinta 2-0 in trasferta contro la Serbia. Nel maggio dello stesso anno è stato convocato dal selezionatore Carmine Nunziata nella lista della nazionale Under 20 per il Mondiale di categoria in Argentina dove realizza 2 gol e l’Italia ottiene il secondo posto. Dopo i tanti elogi è giusto chiarire che chi ha espresso nei suoi confronti il drastico giudizio “non è fuoriclasse” ha poi spiegato che Baldanzi non è Jude Bellingham che a Wembley nel match contro l’Italia ha dato spettacolo. Bellingham oltre alla classe, rispetto al “piccolo grande giocatore dell’Empoli” ha un gran fisico (è alto 186 cm) e doti atletiche straordinarie. Poi c’è Simone Pafundi, nato a Monfalcone nel 2006 e cresciuto a Udine dove vive con la famiglia: è un trequartista dotato di grande tecnica e tanto spirito di sacrificio che nella Nazionale Italiana Under 19 ha dato spettacolo e nelle due ultime amichevoli contro la Serbia ha segnato due gol, ma nell’Udinese non trova posto. Andrea Sottil in Serie A lo ha schierato per soli sette minuti: è entrato in una sola gara, quella con la Fiorentina, al minuto 83 in sostituzione di Samardzic. Simone è tornato a disposizione a settembre dopo aver giocato Il Mondiale Under 20 con compagni e avversari più grandi di lui di tre anni. Nella semifinale contro la Corea aveva segnato un gol con una straordinaria punizione e poi aveva accusato un principio di pubalgia. Il Ct della Nazionale Mancini lo aveva convocato più volte nella Nazionale maggiore tessendo le sue lodi. Soprattutto per far capire che i talenti vanno lanciati. Giorgio Scalvini. Per garantire solidità al reparto arretrato il difensore centrale di una squadra della massima serie, oltre ad una mole fisica superiore alla media, deve essere molto abile nelle marcature degli attaccanti avversari, avere tanta grinta, eccellere nel gioco aereo anche in fase offensiva, magari sugli sviluppi dei calci d’angolo o sulle punizioni a favore della propria squadra, tutte componenti essenziali per svettare in quel ruolo chiave. Nel gioco moderno il surplus che impreziosite è anche la capacità del difensore di saper impostare le ripartenze offensive. Difficile che un ragazzo , per quanto sia aitante e abbia delle buone potenzialità, sia pronto per diventare subito un centrale titolare di una formazione di Serie A. In giovanissima età solitamente gli errori, le ingenuità sono da mettere in preventivo. A meno che… non ci siano delle eccezioni come Giorgio Scalvini. Il ragazzo è nato a Chiari, in provincia di Brescia, l’11 dicembre 2003, è il difensore centrale dell’Atalanta ed è ottimamente strutturato: è alto 194 cm. Il suo precoce iter professionale fornisce un’idea più dettagliata della sua formazione. Cresciuto nelle giovanili del Palazzolo prima e del Brescia poi, viene preso dall’Atalanta a soli 12 anni ed entrerà in prima squadra nel 2021-22. A 17 anni il debutto in Serie A e il 18 aprile 2022 il primo gol nella massima serie. Gasperini lo fa giocare anche a centrocampo, e lui dimostra di essere a suo agio nella costruzione della manovra. Dopo il primo gol concede il bis il 18 settembre all’Olimpico contro la Roma, partita vinta dagli orobici proprio grazie alla sua rete. In Nazionale maggiore è già stato chiamato dal CT Mancini e inserito nella lista dei convocati per le prima partite di Nations League. Con la maglia Azzurra esordisce il 14 giugno 2022 contro la Germania, a soli 18 anni 6 mesi. Per i suoi continui progressi, a parte qualche peccato calcistico di gioventù, il ragazzo oggi è una sicurezza.