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In Italia i giovani forti ci sono… ma non giocano

Da Camarda a Zeroli, da Magni a Bartesaghi, i talenti del Milan incantano agli Europei Under 19

In Italia i giovani forti ci sono… ma non giocano

ITALIA UNDER 19 • Francesco Camarda e Kevin Zeroli, due gioielli del Settore Giovanile del Milan (foto figc.it)

La Nazionale Under 19 si è qualificata per il Mondiale Under 20 e ha centrato la semifinale per l’Europeo di categoria. Protagonisti assoluti i milanisti: Camarda, Zeroli, Magni e Bartesaghi. Intanto il figlio d’arte Maximilian Ibrahimovic, 17 anni, attaccante in grado di giocare su tutto il fronte offensivo che nell’Under 18 ha disputato 30 presenze segnando 3 gol, ha stipulato il primo contratto da professionista. I giovani ci sono, ma bisogna farli giocare anche nelle prime squadre. Un gioiellino made in Italy per eccellenza è Francesco Camarda, 16 anni e due gol segnati al Portogallo nella finale dell’Europeo Under 17. A 15 anni ha esordito in Serie A (Milan-Fiorentina 1-0). L’opinione di un intenditore, Billy Costacurta, è molto esauriente: «Alla sua età non ho mai visto uno tanto forte. È bravo nei movimenti fuori e dentro l’area. Ha una capacità di liberarsi dal marcatore. È istinto puro. Io a 16 anni avevo la stessa determinazione, ma certamente non ero un grado si saltare l’uomo come fa lui. Può stare nell’organico della prima squadra alle spalle del titolare designato e quando è assente può sostituirlo».

NUOVO MONDO ROSSONERO

Il Milan, anche in funzione di valorizzare in modo particolare alcuni suoi talenti, cambia decisamente rotta rivoluzionando i quadri tecnici e lo staff dei dirigenti. Con Fonseca arrivano nuovi collaboratori: Thiago Leal sarà l’allenatore in seconda. Paulo Ferreira e Paulo Mourao i collaboratori tecnici. Antonio Ferreira è il nuovo preparatore dei portieri. Ecco poi Nelson Duarte come match analyst insieme a Giorgio Tenca e Igor Quaia. Filippo Nardi come preparatore atletico. Tra i nuovi fisioterapisti c’è Leonardo Belotti. Ruoli molto importanti per cercare di evitare i numerosi infortuni (30 di cui 24 muscolari) che l’anno scorso hanno falcidiato l’organico. Il numero dei fisioterapisti è aumentato da 7 a 10. Vengono pertanto sostituiti i fisioterapisti Paesanti, Morosi, Rossetti e Tony Roberts. Daniele Bonera sarà l’allenatore dell’Under 23 con il compito proprio di far crescere i giovani in un “calcio vero”, quello della Serie C. Completano i dirigenti (Ibrahimovic, Furlani, Moncada) che dovranno sviluppare e mettere a terra una strategia vincente, affiancando e supportando il lavoro sul campo di giocatori e staff tecnico.

GIOVANI DI CASA NOSTRA

Tornando alle nuove leve, Fernando Llorente in un’intervista rilasciata a un noto quotidiano sportivo ha detto: «I giovani non crescono se non giocano, e in Italia non giocano». L’Italia non è un paese per giovani e la Serie A lo dimostra. Nel massimo campionato italiano si concede poco spazio agli Under 21, appena il 7,7% del tempo di gioco complessivo. L’Under 21 azzurra non vince un titolo da vent’anni. L’ultimo nel 2004. Il CIES Football Observatory ha raccolto dati molto interessanti sull’utilizzo degli Under 21 ed è emerso che la Serie A è al 52esimo posto su 60 campionati per minuti giocati dagli Under 21 la scorsa stagione. Dati che testimoniano la difficoltà dei nostri giovani a giocare nelle prime squadre. Un caso emblematico: la Primavera del Lecce si è laureata campione d’Italia schierando 11 titolari stranieri con diverse nazionalità. C’è poi un esodo dei nostri giovani. Clamoroso il trasferimento di Casadei dall’Inter al Chelsea. Certo, i 20 milioni di euro incassati giustificano - almeno in parte - tale decisione. Altro giovane che ha vinto l’Europeo Under 17 andato all’estero è Andrea Natali, nato a Milano il 28 gennaio 2008, difensore centrale che ha giocato nelle giovanili del Milan e passato nel 2020 all’Espanyol, nel 2021 al Barcellona fino al recente trasferimento al Leverkusen. Il Bayern Monaco ha acquistato dalla Juventus Manuel Pisano, attaccante classe 2006. Alessandro Ciardi trequartista della Nazionale Under 17 e dell’Inter si è trasferito al Salisburgo. Cosimo Fiorini della Fiorentina, classe 2006, è andato allo Zurigo. Cher Ndour - centrocampista offensivo delle giovanili del Benfica ma nato a Brescia - fino a poco tempo fa era nel vivaio dell’Atalanta e ha lasciato l’Italia a 16 anni.

GIOIELLI D'EUROPA

In Europa alcuni giovani hanno dimostrato di essere dei giocatori eccezionali. Il 17enne Yamal è stato eletto miglior giovane dell’Europeo con 7 presenze, 1 gol e 4 assist, 32 dribbling riusciti. Nico Williams, 22 anni (6 presenze e 2 gol) abbina tecnica e potenza; il nazionale tedesco Musiala, 21 anni (5 presenze e 3 gol) del Bayern Monaco ha uno spiccato senso del gol; Arda Guler, 19enne del Real Madrid, ha incantato con la Turchia (5 presenze e 1 gol). Tutti giovani che hanno impressionato, al contrario dei presunti big come Lukaku, Vlahovic o Ronaldo che invece hanno deluso. Mbappè all’Europeo non ha entusiasmato: il Real Madrid lo ha tesserato a parametro zero e alla firma del contratto gli sono stati versati 125 milioni di euro e uno stipendio di 15 milioni netti a stagione che nei 5 anni di contratto arriveranno a 20 milioni. Avrà inoltre l’80% dei diritti di immagine. È allora logico chiedersi: come possono competere sul piano economico i club italiani? Forse, non è che vale più la pena puntare sui nostri giovani?

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