Crudelizia
27 Luglio 2024
Zlatan Ibrahimovic, braccio destro di Gerry Cardinale
Il Milan ha risanato i conti e nell’ultimo report delle società per la seconda volta consecutiva ha il bilancio in utile. Il fatturato nel 2021 era 152,7 milioni, 358 milioni nel 2023, 400,7 milioni nel 2024: una crescita del 162%. Il Brand Finance Football 50 premia il lavoro di Elliott e RedBird di Gerry Cardinale: «Nei quattro anni dal 2021 al 2024 nessun club è cresciuto di valore come il Milan». Il notevole miglioramento economico è il più consistente di tutti in Europa. Al secondo posto c’è il Bayern Leverkusen, al terzo l’Aston Villa. Il Milan è l’unico club italiano ad aver aumentato il proprio valore anche nell’ultimo anno con un più 11,9%. Il club rossonero ha un patrimonio netto di oltre 100 milioni: la fluidità di cassa è notevole, ma ciò non vuol dire che gli investimenti siano meno difficoltosi. La proprietà ha sempre cercato di abbassare i costi dei giocatori che intendeva acquistare. Morata pagato 13 milioni è stato un affare. Il salto di qualità delle entrate è nato nel mercato degli Stati Uniti, merito delle strategie di marketing. Secondo la ricerca internazionale YouGov il Milan è la squadra di Serie A con maggior seguito negli USA. Un ulteriore incremento del fatturato potrebbe arrivare dal nuovo stadio a San Donato Milanese. L’intenzione è di inaugurarlo nel 2029.
Il calcio rispetto al recente passato è cambiato, sia a livello di gestione societaria che di campo. Il gioco è sempre più veloce e fisico; bisogna quindi adeguarsi. Paulo Fonseca ha dimostrato dal primo allenamento a Milanello di pretendere ritmo e intensità. Nello staff degli allenatori della prima squadra e dei preparatori fisici e atletici c’è stata una rivoluzione. Sono 10 i fisioterapisti nuovi. Si vuole assolutamente evitare quello che è successo nella scorsa stagione: 30 infortuni di cui 24 muscolari che hanno fortemente condizionato il rendimento del Milan. Il nuovo mister è stato scelto anche su suggerimento di Ibrahimovic perché le sue squadre hanno attuato un efficace calcio offensivo, si è destreggiato bene con i giovani e li ha inseriti in prima squadra. La crescita dei giovani è uno degli obiettivi fortemente voluti da Ibrahimovic e condiviso da Fonseca che al Lille aveva organico con l’età media più bassa del campionato francese: ha lanciato Leny Yoro, 18 anni, difensore che ha esordito nel 2022 a 16 anni e che nel biennio 2022-24 ha giocato 59 partite. Il Manchester United lo ha acquistato per 70 milioni. Il Milan nel match col Rapid Vienna nell’undici titolare ha schierato Mattia Liberali, 17 anni e uno dei migliori giovani de vivaio: un trequartista che predilige partire dalla destra per convergere al centro e concludere col suo ottimo sinistro. Un giocatore molto tecnico, abile a saltare a l’uomo. Insieme a Camarda è stato protagonista dell’Europeo Under 17. Liberali è cresciuto ne La Dominante di Monza, nel 2015 è approdato al Milan e sarà sicuramente inserito nell’Under 23 che partecipa al campionato di Serie C.
I dirigenti nel calcio moderno hanno un ruolo fondamentale. Zlatan Ibrahimovic, consigliere tecnico del presidente Gerry Cardinale, con la sua personalità e il suo ascendente contribuirà a gestire i rapporti con lo spogliatoio. Un excursus sull’Ibra giocatore: nel 2006 Ibra era in procinto di arrivare al Milan. Galliani e Braida, visto che la Juventus lo aveva portato in ritiro a Madonna di Campiglio, lo raggiungono e trovano subito l’accordo in attesa degli sviluppi di Calciopoli. Ibra poi firma con l’Inter, e l’anno dopo per 72 milioni di euro viene ceduto al Barcellona. Dove non si trova bene per i difficili rapporti con Guardiola. Il Barcellona è disposto a cederlo, l’accordo col Milan viene trovato: prestito gratuito con riscatto a 24 milioni. La trattativa con Ibra è estenuante. Galliani lo martella ai fianchi, Zlatan firma. Altri tempi, il denaro scorreva a fiumi e al Milan tutto era possibile. A proposito di dirigenti che fanno la differenza, Galliani su mandato del Presidente aveva ampia libertà di scelta. Dirigente sportivo, imprenditore e manager. Dal 1986 al 2017 Amministratore Delegato del Milan. Dal 2002 al 2006 Presidente e dal 2013 al 2017 Vice Presidente della Lega Nazionale Professionisti. Dal 2018 è Amministratore Delegato del Monza. Fra i tanti episodi che hanno caratterizzato l’era di Galliani raccontiamo l’acquisto di Marcel Desailly del Marsiglia che piaceva a Capello. La richiesta di 10 miliardi era enorme, e nel bilancio del Milan avrebbe creato un disavanzo notevole. Galliani sceglie di non dire nulla al presidente e Desailly arriva in gran segreto. Il Milan gioca a San Siro un match di Coppa Italia contro il Piacenza. Berlusconi, presente allo stadio, incontra i giornalisti che gli comunicano l’acquisto del francese. Il presidente risponde: «Ma no, è una bufala, nessuno mi ha detto niente… Dovrei essere il primo a saperlo». Berlusconi rintraccia Galliani che riesce a giustificarsi in qualche modo adducendo delle necessità tattiche chieste da Capello. Poi sparisce dalla circolazione per qualche tempo per evitare di incrociare il responsabile della contabilità. Al termine di quella stagione il Milan vince Scudetto e Coppa dei Campioni. Nella finale di Atene contro il Barcellona, il 18 maggio 1994, Desailly segna il quarto gol su assist di Albertini…