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• L'Editoriale •

Questa è l'era del calcio alla Wanna Marchi

Lo scandalo Vis Pesaro-Salvatore Bagni è sulla bocca di tutti. Mentre le istituzioni dormono, i gonzi diventano una risorsa utile

WANNA MARCHI

L’inchiesta delle Iene, che ha coinvolto Salvatore Bagni e la Vis Pesaro, ha fatto gridare allo scandalo. Moralmente è da condannare, senza ombra di dubbio, perché viene penalizzato chi non ha disponibilità economica a favore di chi ha alle spalle genitori abbienti.

La mancanza di valori da parte delle famiglie che pensano di comprare tutto con il dio denaro, e in parte sarà anche vero, è evidente se non fosse che poi il campo rende giustizia e i loro soldi finiscono per ingrassare procuratori di secondo piano che vivono alle spalle dei gonzi. Vi è però un secondo aspetto e riguarda le istituzioni che, ovviamente si scandalizzano, ma di fatto non hanno la medicina.

Qualcuno provi a spiegare come fa una società di Serie C o Serie B a non andare a gambe all’aria con l’attuale format dei campionati e la gestione dei diritti televisivi.

Se hai alle spalle presidenti benestanti va tutto bene, altrimenti la ricerca di denaro è il principale lavoro di un direttore sportivo / generale di un club. Ecco quindi che i gonzi diventano una risorsa. Per altro qualcuno ricorderà le parole di Marco Rossi, tecnico dell’Ungheria, quando disse che in Italia per allenare serviva lo sponsor. Se poi uno vuole approfondire può, anche attraverso la nostra applicazione, sfogliare le rose del campionato Primavera. Se ci sono 35 calciatori qualche domanda ce la dobbiamo fare.

Il problema è il nostro calcio che è indebitato, incapace di riformarsi, e continua ad affidarsi a dirigenti con scarse competenze.

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