Crudelizia
02 Agosto 2025
Dusan Valhovic, attaccante classe 200 della Juventus: ancora per poco?
In una graduatoria stilata a livello internazionale sull’impiego dei giovani del vivaio arrivati al top, la classifica è guidata da Real Madrid e Barcellona. In Italia i nostri club sono agli ultimi livelli. L’Atalanta è la squadra che, nell’arco dei vent’anni, si è distinta: è sesta nei top 5 sia per numero di giocatori arrivati, per meriti dello staff tecnico, al professionismo, come Ruggeri ceduto all’Atletico, Carnesecchi, Scalvini e l’emergente Palestra. Poi c’è la Roma con Pisilli e Pellegrini. Il Milan ha un difensore, Bartesaghi, molto considerato da Allegri. La Fiorentina è soddisfatta del rendimento di Comuzzo, nel Sassuolo il fiore all’occhiello del vivaio arrivato in alto è Berardi. Il Verona ha appena venduto Coppola che, dai Pulcini, è ora approdato in Premier. L’Inter, in vent’anni, ne ha lanciati 72, occupa però la terzultima posizione nella graduatoria internazionale dei minuti giocati in prima squadra dai ragazzi usciti dalle sue giovanili: appena il 7%. Un giovane in grande ascesa è Francesco Pio Esposito, 20 anni, arrivato a Milano a 13 anni da Castellammare di Stabia e poi cresciuto nelle giovanili nerazzurre e dato in prestito allo 725081 in Serie B, dove ha segnato 17 gol nelle 35 gare di campionato e 2 nelle prime 4 gare di playoff. Il “futuro prossimo” di star del calcio giocato dovrebbe essere suo. La Juventus si è tenuta e valorizzato Yildiz, arrivato a Torino a 17 anni, uno dei più forti giovani in circolazione, oggetto di numerose attenzioni dei club più ricchi nel calcio.
Premessa. Un centravanti, per ricevere unanimi consensi, ha un solo modo: fare gol. Un bomber made in Italy è sempre più raro. Per trovare un ottimo goleador italiano bisogna tornare alla notte dei tempi. In una possibile graduatoria, l’ultimo è Balotelli (2080 minuti giocati nell’Inter del triplete). Nelle nuove generazioni, Pio Esposito è in prima fila, considerata la notevole stazza fisica, le eccellenti capacità realizzative, la buona tecnica; quindi è doveroso inserirlo nell’elenco dei migliori giovani centravanti in circolazione. Francesco Camarda, giovane attaccante milanista in prestito al Lecce, in queste prime battute stagionali è già autore di una tripletta al suo esordio nel match amichevole vinto 11-0 contro una squadra dell’Alto Adige. Poi si è ripetuto con la rete decisiva contro lo Spezia. Lo sviluppo dell’azione del gol-vittoria è un po’ lo specchio delle sue doti: il ragazzo si è incuneato fra tre difensori e ha deviato il pallone in rete dopo un’azione avviata da un compagno e resa spettacolare ed efficace da un perfetto assist. Col Lecce ha segnato 5 gol in tre amichevoli. L’ultimo su rigore nel match Lecce-Emirati Arabi 1-3. Le presenze nel Milan: 14 con la prima squadra (10 in Serie A e 4 in Champions League). Col Milan Futuro in Serie C: 5 gol in 18 presenze. Magari Andrea Pinamonti, 26 anni, non è più un giovanissimo, ma, una volta tornato al Sassuolo dopo il prestito a Genoa, ha ripreso a segnare con continuità. In 3 degli ultimi 4 campionati di A è andato in doppia cifra: 10 a Genova e un assist in 36 presenze (più una rete in Coppa Italia); la stagione precedente 11 reti e 2 assist in neroverde nonostante la retrocessione in B degli emiliani, che lo avevano preso dall’Inter per 20 milioni; altri 13 gol e 2 assist nell’Empoli 2021-2022. Un centravanti molto prolifico, anche se avanti negli anni, come Ciro Immobile è ritornato in auge e, allettato dal “dio denaro”, ha accettato gli stratosferici ingaggi dei club arabi. Comunque la tendenza assai diffusa dei nostri club è di puntare su giocatori con evidenti propensioni offensive per rinforzare l’attacco. I centravanti sono al centro del mercato. Il Napoli ha vinto lo Scudetto segnando 20 gol in meno dell’Inter, con la difesa meno battuta del campionato (27 reti, 8 meno dell’Inter). Ciononostante, sta acquistando diversi attaccanti: Lucca, Noah Lang e De Bruyne, scelte volute per potenziare il reparto offensivo. Negli ultimi 10 anni, solamente una squadra, la Juventus di Sarri nel 2019-2020, ha vinto lo Scudetto senza avere la miglior difesa.
L’Inter non disdegna attenzioni per i giovani, per cui, proprio per dare loro spazio, con l’Under 23 parteciperà al campionato Next Gen, aggiungendosi alla Juventus e all’Atalanta in Serie C, e al Milan, che invece proprio quest’anno è retrocesso in Serie D. Anche l’Inter, l’anno scorso eterna seconda nei vari tornei nazionali e internazionali, ha un obiettivo primario: Lookman, un altro bomber bravo negli spazi e negli assist. L’Atalanta, 78 gol in campionato l’anno scorso, con le cessioni di Retegui e Lookman perde molto; oltretutto non avrà in panchina un signor allenatore come Gasperini, passato alla Roma. La Juventus ha rinforzato l’attacco con l’acquisto di Jonathan David e vuole ad ogni costo Kolo Muani. L’altra faccia della medaglia: in casa bianconera le “grane” non mancano. Scontata la partenza di Vlahovic. Weah, McKennie, Douglas Luiz, Nico Gonzalez, per una ragione o per l’altra, contestano. L’unica garanzia, allo stato attuale, è la solidità del reparto arretrato. Il Milan, a proposito di centravanti, è molto concentrato su Dusan Vlahovic, anche se l’ingaggio (12 milioni annuali netti) è troppo alto. Si cercano escamotage. Uno che ha partecipato al poker di gol al Liverpool e ha convinto tutti è Rafa Leao, non solo per l’innata velocità delle sue ripartenze, che per vie centrali gli permettono di avere più spazi nell’uno contro uno, seminare chiunque e aprire voragini nelle difese avversarie. Il che gli consente di battere a rete da posizioni meno decentrate, quindi essere più efficace nelle sue spettacolari conclusioni sotto porta. L’impianto di gioco del Milan, adottato nelle ultime apparizioni, ha prodotto risultati concreti. Un elogio a Christian Comotto, classe 2008, a segno contro il Perth Glory con un calcio di rigore, da lui procurato, battuto con uno splendido cucchiaio. Perno centrale, gioca spesso di prima, e ha personalità. I giovani ci sono, forse è il caso di schierarli più spesso nell’undici titolare. All’estero, per i talenti, è una regola fissa. In Italia no. Le modifiche apportate si basano sui dati non positivi dello scorso campionato: i 2 gol in più del Napoli (61 contro 59) non avevano prodotto grandi risultati; soprattutto la difesa aveva subito “valanghe di gol”: 43 in Serie A e 18 nelle altre tre competizioni. I correttivi tattici di Allegri, col nuovo avvento per ora di Modric e Ricci, fanno intravedere progressi. Intanto, dietro l’angolo, in dirittura d’arrivo ci sono Jashari e Vlahovic… e qualcun altro. Tenuto conto che l’impegno principale sarà concentrato soltanto sul campionato, è lecito essere ottimisti.