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Esordienti

«Ci sentiamo il Leicester di Milano!» Campioni davanti a società di grande storia e blasone

La baggese in coro: «Questo successo è la vittoria di un quartiere intero»

Esordienti  Baggese

Facce da vittoria!

Anche se a causa del maltempo la partita contro l’Aldini è stata rinviata al 17 dicembre, contando i risultati dei tempi la Baggese ha già vinto di fatto il campionato. É un risultato incredibile, nonostante si parli di una categoria di Esordienti, e la vittoria di questo torneo viene accolta in società con grande entusiasmo, con quella meraviglia che solo il gioco del calcio riesce a regalare.

La Baggese, non è una società "blasonata" e nemmeno una società storica presente da molti anni sul territorio. È stata affiliata alla FIGC di fatto nel 2021, ma ha cominciato a giocare negli scorsi campionati, il primaverile 2022. Il miracolo baggese è racchiuso nel clima che si respira in società e alla filosofia che, presidente, tecnici e dirigenti sono riusciti a coltivare: «Fabio Castelli ha sempre voluto che la Baggese fosse un rifugio per tutti i ragazzi del quartiere. Quando si pensa a Baggio, non vengono in mente scenari del tutto positivi, è in questo che la Baggese svolge un ruolo importante. Insieme al presidente, abbiamo mantenuto e ampliato questa isola felice con l’obbiettivo di dare a tutti i ragazzi del quartiere la possibilità di giocare e di giocare sempre. Vorremmo tenere lontani dalla strada più ragazzi possibili ed è per questo che lasciamo la possibilità di occupare liberamente i campi, che non sono impegnati in partite calendarizzate, perché tutti possono giocare qui. Questo è uno dei motivi per cui ci abbiamo messo un po’ a passare dall’affiliazione CSI a quella FIGC, proprio per paura di perdere questa libertà ed autenticità». A parlare è Barbara Boriotti dirigente dei campioni di oggi e un punto di riferimento in società. Ricoprendo ruoli diversi tutta la famiglia Boriotti/Pintus è a servizio della Baggese, e non è mica l’unica, anche il nucleo Rossi e molti altri ne fa interamente parte.

Dalla voce del tecnico Matteo Zampieri, si avverte grande emozione e soddisfazione per i suoi ragazzi: «Per far capire ai ragazzi quanto debbano andare orgogliosi del risultato ottenuto, ho raccontato loro mie esperienze. In trent’anni di gioco insieme ai miei compagni, abbiamo sempre lottato per riuscire ad ottenere un sesto o un quinto posto, mentre loro sono riusciti a raggiungere un risultato pazzesco in un girone per niente facile, all’interno del quale vi erano società blasonate come l’Aldini. La cosa bella è che è stato il gruppo a fare la differenza, non la tecnica, né la presenza di elementi forti al comando. Il cuore, soltanto quello. Si sta parlando di ragazzi che non sono stati selezionati, sono ragazzi di quartiere, cresciuti nel vicinato, che si sono legati talmente tanto da dare il 100% ad ogni incontro. Io sono al loro primo anno di allenamento, ho seguito le orme del nostro presidente che li ha forgiati e seguiti fino a qui; infatti, anche lo scorso anno erano riusciti a raggiungere il secondo posto al loro primo campionato in FIGC. Ci eravamo detti che il girone in cui erano capitati fosse stato facile e invece no, sono loro ad essere speciali e lo hanno dimostrato anche questa volta. Siamo stati abbastanza sicuri di potercela fare in due occasioni: la prima quando abbiamo vinto nel derby contro Aics Olmi e la seconda contro il Club Milano, questi sono stati i momenti più belli, quelli che ci hanno caricato di energia in eccesso da bruciare. Ciò che spero è che sull’ondata di queste belle esperienze anche altri ragazzi che magari vivono in zone diverse di Milano, ragazzi talentuosi, decidano di entrare a far parte della Baggese riconoscendo le qualità che questa società può offrir loro. Siamo già un bel gruppo, 13 in partita e 17 in allenamento, e ammetto che da solo come tecnico non sia proprio semplicissimo stargli dietro, ma mi auguro di vedere ancora altri bambini ed altri ragazzi con i quali avventurarci in questo meraviglioso sport. Ci sentiamo il Leicester di Milano, tutto è possibile quando è il cuore a comandare».

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