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Per due mesi è stata la casa del calcio: sport e solidarietà gli ingredienti di una ricetta divenuta tradizione

Alla Cremonese la 18esima edizione del Torneo Amici dei Bambini di casa Aldini; favola Franco Scarioni, arrivato a sfidare le big

ESORDIENTI: I 2010 del Franco Scarioni

ESORDIENTI: L'esultanza dei 2010 del Franco Scarioni

Il torneo Amici dei Bambini è uno dei più importanti della Scuola Calcio di Milano e non solo, una competizione in cui lo sport si mescola con la solidarietà, che è uno dei pilastri su cui si fonda questo evento. Anche la 18a edizione ha regalato spettacolo, con tutte squadre coinvolte che hanno onorato al massimo la competizione dando vita a sfide appassionanti. Il tutto organizzato per una nobile causa: dare un importante sostegno ai bambini e alle famiglie in Ucraina.

Il torneo, svolto presso il centro sportivo della U.S. Aldini, situato a Milano in via Felice Orsini, non ha assolutamente deluso le attese, ha avuto un’ottima risposta dal pubblico e ha visto scendere in campo tantissimi ragazzi, animati da una sfrenata voglia di divertirsi e da una sana competizione. La giornata di sabato ha decretato le due squadre che sono andate a completare i gironi finali e a conquistare i posti disponibili sono state la Franco Scarioni e il Sangiuliano City. Gli arancioneri hanno vinto 2-0 contro il Canegrate ai quarti per poi imporsi con lo stesso risultato sull’Alcione in semifinale. I gialloverdi, invece, hanno piegato il Como ai rigori dopo un’incredibile rimonta nei 40 minuti (da 0-3 a 3-3) e hanno vinto di misura (1-0) contro la Pro Sesto. Tiri dal dischetto che invece sono stati loro fatali nella finale, che ha visto la Franco Scarioni del tecnico Luca Facchinetti avere la meglio per 5-4 dopo l’1-1 maturato nei tempi regolamentari.

TRIPUDIO GRIGIOROSSO

A vincere la 18a edizione è stata la Cremonese, che quindi succede all’Inter, campionessa lo scorso anno. I grigiorossi hanno chiuso al primo posto il loro girone a seguito della sconfitta per 2-0 contro il Milan e dei successi, entrambi per 2-0, con il Sangiuliano City e il Monza. La sfida con i granata è stata pazzesca, con la squadra lombarda che ha ribaltato l’iniziale svantaggio firmato da Ikeh grazie ai gol di Veto e Severgnini. Nel finale però i piemontesi hanno trovato il pareggio con Piro, che ha prolungato la contesa ai supplementari. Nei successivi 10 minuti non sono arrivate altre reti e quindi si è andati ai rigori. Dal dischetto ha avuto la meglio la Cremonese (3-2) che ha potuto così festeggiare una grande vittoria. Uno dei principali protagonisti del successo grigiorosso è stato il classe 2011 Lorenzo Ronchi, che ha vinto il premio di miglior portiere del torneo. Il numero 12 ha sfoderato tanti interventi prodigiosi nel corso della manifestazione.

IL MIGLIOR GIOCATORE

Capitano, leader carismatico e tecnico della squadra. Si chiama Lorenzo Bernamonte, ha 13 anni ed è uno dei gioielli dell’Hellas Verona, squadra che ha concluso il torneo al terzo posto. Il buonissimo risultato conseguito dalla compagine veneta è stato certamente anche frutto delle ottime prestazioni sfoggiate dal suo numero 6, nominato miglior giocatore del torneo. Tecnica, corsa, capacità di giocare con grande precisione sia sul corto che sul lungo. Lorenzo è un centrocampista centrale completo ed è un importante punto di riferimento per i compagni. Anche nella partita contro il Monza non ha fatto assolutamente mancare il suo contributo. Con i biancorossi è arrivata un’altra prova "monstre", da dominatore assoluto del centrocampo. In questa partita, il capitano dell’Hellas Verona ha, tra l’altro, servito due assist: il primo per il momentaneo 2-0 firmato da Chiamenti e il secondo in occasione del 4-0 siglato da Saka. Lorenzo non aveva modo migliore di concludere il torneo.

LE PAROLE DI BORSANI

«Per tutto il torneo c’è stata tanta partecipazione e le squadre sono state di buon livello, sia le dilettantistiche che le professionistiche. Sembra che questa manifestazione sia iniziata ieri  - continua il presidente dell'Aldini - ma siamo già alla 18a edizione. Con tante squadre da gestire e una durata di due mesi c’è stato da fare un grande lavoro e ringrazio i miei collaboratori per l’impegno profuso. Anche l’Ai.Bi. è soddisfatta per quanto fatto, al fine di dare un aiuto concreto, attraverso i suoi volontari, ai bambini ucraini orfani o senza casa, fornendo loro sostegno psicologico, oltre a donare generi alimentari e mandare un po’ di materiale».

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