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Legamento crociato: una ragazza su due potrebbe evitare di farsi male. Parola del 'Doc'!

Rendiamo il calcio più sicuro per le calciatrici: l'intervento del dott. Fabrizio Tencone di Isokinetic Torino

Legamento crociato: una ragazza su due potrebbe evitare di farsi male. Parola di Prof!

Legamento crociato: una ragazza su due potrebbe evitare di farsi male. Parola di Prof!

Nel calcio la tipologia degli infortuni presenta delle differenze tra maschi e femmine. Nelle donne esiste un maggiore rischio di concussione (trauma cranico) e di infortuni alle ginocchia e alle caviglie rispetto ai maschi. I maschi invece hanno maggiori infortuni muscolari, soprattutto dei muscoli posteriori della coscia, e soffrono maggiormente di pubalgia.

Tra gli infortuni più gravi la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio è 2-3 volte maggiore nelle ragazze. I motivi di tale elevato rischio sono diversi (alcune ipotesi riguardano i precedenti infortuni, la riduzione di forza o di abilità tecnica), ma sinceramente non ancora del tutto chiari; si sa comunque che dal momento che la donna tende ad avere più frequentemente il ginocchio valgo (le cosiddette “ginocchia ad X”) questa conformazione anatomica sembra favorire maggiormente gesti sportivi scorretti e a rischio: i movimenti come l’atterraggio da un salto o un rapido cambio di direzione, se eseguiti in modo alterato, possono mettere in forte tensione il legamento crociato anteriore fino a determinarne la rottura.

Proprio a seguito di questi riscontri negli ultimi 15 anni i ricercatori medici e atletici hanno studiato e proposto molti programmi di prevenzione degli infortuni, in particolare delle ginocchia delle calciatrici. Tali programmi “basati su esercizi multipli” hanno dimostrato di ridurre il rischio generale di infortunio del 20-30%, e addirittura abbassare del 45% il rischio di lesione del legamento crociato anteriore delle calciatrici: quasi una ragazza su due non si rompe più il crociato!

Il consiglio è: tieni il busto diritto; le anche, le ginocchia e i piedi dovrebbero essere allineati; non lasciare che le ginocchia “cedano in dentro”.

La prevenzione funziona, e viene effettuata in due percorsi differenti, entrambi necessari. Il primo è la prevenzione “di gruppo”, di squadra, dove tutte le calciatrici fanno lo stesso tipo di allenamento arricchito da esercizi specifici studiati scientificamente come FIFA 11+ o PEP, che consistono in circa 20 minuti di esercizi all’inizio dell’allenamento, da eseguire in modo molto preciso e con la giusta frequenza (2-3 volte alla settimana). Il secondo percorso di prevenzione è invece quello personalizzato per ogni singola calciatrice che presenta specifici fattori di rischio.

Per poter effettuare un programma personalizzato è necessario studiare i fattori di rischio di ogni singola ragazza (movimenti non corretti durante un salto o un cambio di direzione) con un’analisi mirata, come ad esempio il Test di Analisi del Movimento https://www.youtube.com/watch?v=KzEq_1hGNFI, che deve essere preferibilmente svolto ad inizio stagione, e che servirà per stabilire quali esercizi sarà necessario eseguire per correggere i movimenti di gioco maggiormente a rischio.

In conclusione, tenendo conto che il calcio femminile è uno degli sport con la crescita più veloce negli ultimi anni, è necessario cercare di prevenire i gravi infortuni che nelle ragazze colpiscono in particolar modo le ginocchia.

La scienza ci dice che si può fare molto, soprattutto per le calciatrici più giovani, pertanto, ricordandolo soprattutto agli allenatori e ai preparatori atletici, è necessario dedicare il tempo necessario agli esercizi di prevenzione senza pensare con eccessiva presunzione che siano inutili o poco allenanti: se si faranno le cose bene una ragazza su due non si farà più male al crociato!

Dott. Fabrizio Tencone

Isokinetic Medical Group

“FIFA Medical Centre of Excellence”

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