Under 17 Femminile
04 Maggio 2023
UNDER 17 FEMMINILE: Annais Stendardi
Quando scriviamo che Annais Stendardi è l'attaccante perfetta non intendiamo dire che sia già la più forte, o che non abbia più nulla da imparare o da migliorare. Come potremmo pensarlo di una ragazza che deve ancora compiere 15 anni e che ha tutta la carriera ancora davanti? No, ciò che vogliamo dire è che Annais Stendardi, classe 2008 rossonera, ha però già dimostrato di avere tutte le caratteristiche che un grande attaccante deve possedere per aspirare al massimo. Sia da un punto di vista tecnico, sia da uno umano e caratteriale. Ma prima di andarle ad analizzarle, una ad una, c'è una splendida storia da raccontare.
Oggi molti genitori incoraggiano e sostengono le proprie figlie quando queste manifestano la volontà di giocare a pallone, ma per Annais non è stato così. Non da subito almeno. La sorella gemella, Aurora, sceglie subito la pallavolo; lei invece vuole seguire le orme del fratello più grande, Carlo, e da quando ha quattro anni non ha altro in testa che il calcio. Non bastano delle scarpe da calcio troppo grandi a scoraggiarla, né l'ostilità iniziale dei ragazzini con cui gioca a Pieve Emanuele, dove vive con la famiglia. Un giorno accade un brutto episodio giocando proprio nei campetti sotto casa, la bambina che gioca a calcio coi maschi non piace e gli altri cercano di farglielo capire in tutti i modi. Lei a casa non dice niente, le lacrime le versa soltanto per convincere i suoi genitori a iscriverla al Valentino Mazzola, la squadra di Pieve.
Gli inizi con il Valentino Mazzola
Pianti, pianti fino allo sfinimento che convincono mamma e papà a farla provare. Anche in una società sportiva organizzata gli inizi non sono affatto semplici, ma ben presto la diffidenza e lo scetticismo dei compagni di squadra e dell'ambiente vengono dissipati dal suo talento e dalla sua caparbietà. Questa non è una di quelle storielle motivazionali che si sentono sul calcio femminile; per Annais è tutto vero, impresso nella sua piccola anima di bambina che ha dovuto lottare fin da quando ne ha memoria.
Accade così qualcosa di magico: tutti cominciano ad adorarla in campo e fuori, cade una barriera e questo le dà ancora più forza. Le dimostra che combattere, non mollare mai, alla fine ha pagato. Ma soprattutto, mamma e papà la vedono felice, e grazie a lei si innamorano di uno sport che non ha più distinzione di genere. Dura poco tuttavia l'esperienza a Pieve, perché non passa molto prima che il Milan la inviti a fare un provino e la tesseri subito dopo per il primo degli otto anni che Annais Stendardi, l'attaccante perfetta, ha già vissuto con la maglia rossonera.
La prima qualità che serve a ogni calciatore che punti a diventare un professionista. In qualsiasi ruolo. Puoi avere talento, ma se non hai la "testa", non vai da nessuna parte, e la storia del calcio è piena di esempi anche molto illustri. Annais in questo senso è una macchina. Si allena anche quando non c'è allenamento, va a correre all'alba, ma soprattutto, pur avendo soltanto quattordici anni è consapevole di avere un'opportunità unica. E non vuole sprecarla. Il calcio è tutto per lei, ma ha risultati eccellenti anche al Liceo Scientifico di Noverasco che frequenta. Il calcio è tutto, ma non può essere la sola cosa nella vita. In campo, sempre con la sua inseparabile fascetta azzurra per i capelli che è ormai il suo talismano, ha un atteggiamento positivo. È una leader silenziosa perché non ama chiacchierare troppo; per lei quello che conta di più è segnare e aiutare la squadra a vincere. Le compagne non la ascoltano, la seguono.
Da un punto di vista atletico è splendida. Alta, slanciata, elegante e aggraziata nei movimenti come un cigno: capita a volte che la morfologia possa avere un'incidenza maggiore nel femminile rispetto al maschile, ma Annais in questo senso ha un fisico e delle proporzioni "vitruviane". Difficile trovare una giocatrice così strutturata e simile, in prospettiva, alle giocatrici di Serie A. Merito di un dono naturale, così come di un allenamento specifico che la sta potenziando nella giusta misura.
Ci sono giocatori che trovano strada facendo la loro collocazione in campo, il loro ruolo ottimale. Non lei. Fin da bambina ha voluto strenuamente giocare in attacco, e fare ciò che le riesce meglio: i gol. Eppure, nonostante abbia segnato valanghe di reti anche quest'anno, l'efficacia sotto porta è paradossalmente uno degli aspetti che può ancora migliorare. Segna tanto, ma potrebbe essere ancora più micidiale. Capita che ecceda qualche volta in un controllo o in un tocco di troppo, può migliorare nell'attacco della profondità, ma ripetiamo, esistono pochi esempi a livello nazionale che rendano come lei giustizia alla maglia numero nove.
Miglior marcatrice lo scorso anno a Mappano
Parliamo di repertorio (il video qui sotto ne dà un assaggio). Destro, sinistro, colpo di testa, calci di punizione. Annais segna in tutti i modi possibili e da qualsiasi posizione di campo. Ci sono attaccanti che sono dei rapinatori d'area capaci di andare sui palloni sporchi; altri che sono finalizzatori micidiali ma in campo non li vedi mai, e se la squadra non gira loro non toccano palla. Annais appartiene invece alla categoria dei centravanti universali, capaci anche di fornire l'assist giusto se vedono il compagno meglio piazzato.
Nonostante come annata 2008 lei sia a tutti gli effetti una Giovanissima, la società ha fatto a inizio stagione la scelta di collocarla stabilmente con le Allieve (2006-2007) di Fabio Treccani, squadra che scende in campo con lo scudetto cucito sul petto. Giocare in Under 17 significa anche calcio a undici, contesto dove le qualità di Annais stanno ulteriormente sbocciando con spazi più ampi e di conseguenza più sbocchi per sprigionare le qualità atletiche e tecniche. Stendardi, Peres, Montaperto, Pomati: espressioni diverse di un'annata 2008 dal potenziale spaventoso; veri e propri Jolly che il Milan potrà giostrare a seconda delle situazioni nell'imminente corsa verso il tricolore. Orizzonte "Nazionale" che Annais ha già saggiato anche con le prime convocazioni in azzurro.