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Eccellenza Femminile

Una stagione senza senso: vincono 4 trofei e diventano la coppia più vincente d'Italia

Tre con la squadra di club, uno con la Rappresentativa: nessuno come loro

ECCELLENZA MONTEROSSO

ECCELLENZA MONTEROSSO: a sinistra Alessia Frecchiami, a destra Lisa Citaristi

Tre date, tre trofei. Tre storie, tre trame. Tre imprese, tre pianti. La prima data, la prima storia, la prima impresa: 20 aprile 2023, il Monterosso batte il Sedriano e compie l'impresa dell'anno. Si porta a casa il primo trofeo dopo aver stravinto il campionato, la cui trama si può riassumere grazie ai numeri: 27 vittorie, 128 gol fatti e un primo posto - quindi la promozione in Serie C - mai veramente in discussione. Poi i pianti, le lacrime: perché in fondo quanto fatto in sette mesi è straordinario, quasi irripetibile. In campo c'erano loro, Lisa Citaristi e Alessia Frecchiami. La seconda data, la seconda storia, la seconda impresa: 14 maggio 2023, il Monterosso batte ancora il Sedriano e compie un'altra impresa. Mette in bacheca il secondo titolo stagionale e questa volta la trama è pazzesca, come del resto il gol di Parsani su punizione - pure decisivo visto l'esito della finale. Anche qui i pianti, le lacrime: una doppietta clamorosa. Una in attacco e una in difesa, Lisa Citaristi e Alessia Frecchiami c'erano. Eccome se c'erano. La terza data, il terzo trofeo, la terza storia: 18 giugno 2023, il Monterosso strapazza la Tharros e diventa la squadra più forte d'Italia. Firma uno storico triplete e la trama, questa volta splendida, si può riassumere con la location della finale: il campo della Romulea, nel cuore i Roma e a una manciata di chilometri dal Colosseo. Non sono mancati i pianti, così come non sono mancate loro: Lisa Citaristi e Alessia Frecchiami.

LORO

Ormai l'abbiamo capito, è chiaro: il Monterosso ha scritto una pagina di storia. Vincere tre titoli in una stagione è roba da pochi: ci vuole una rosa all'altezza, un allenatore preparato e la fame. Alle bergamasche non è mancato nulla, ma non è tutto. Non è tutto perché tra di loro c'è chi di titoli ne ha vinti addirittura quattro: anche questo non è roba da tutti, anzi. Ma è roba per loro, sempre loro, solo loro: Lisa Citaristi e Alessia Frecchiami. Di conseguenza c'è un'altra data, un'altra storia, un'altra impresa: 27 aprile 2023, la Rappresentativa della Lombardia strapazza l'Emilia Romagna e diventa campione d'Italia. Infine un altro trofeo, quello dello Scudetto, ma anche un'altra trama e un altro pianto: una cavalcata trionfale e un epilogo da sogno, il percorso perfetto della squadra perfetta. E sì, in quella squadra c'erano loro: Lisa Citaristi, la bomber, e Alessia Frecchiami, il perno difensivo.

QUI LISA

Prima un infortunio, chiaramente con tutto ciò che ne consegue. Poi il recupero, graduale ma neanche troppo. Infine il rientro in campo, anche in questo caso con tutto ciò che ne comporta. Lisa Citaristi, la bomber, la fuoriclasse, la punta di diamante, ha vissuto esattamente questo. Dal forfait forzato dopo la trasferta in Liguria a una finale giocata in maniera splendida, come testimoniato dal gol - di testa, quindi da attaccante vero - e pure dagli assist, ben due che hanno portato ad altrettanti gol del Monterosso. Settimane intense a dir poco, tanto che ora è tempo di vacanza: «Vincere altro? Intanto un po' di relax, poi vedremo - dichiara sorridendo dopo la finale -. Non ci aspettavamo per niente di batterle in questo modo, però siamo entrate in campo con la giusta convinzione e siamo un bel gruppo. Non poteva che arrivare anche il terzo trofeo, ne ero sicura». Pancia piena dopo aver vinto campionato e coppa? No, anzi tutt'altro. «Vincere aiuta a vincere - racconta l'attaccante - e quindi fermarci non era nostra intenzione. Questo trionfo lo dedico a tutti: allenatore, staff, società, famiglia e amici».

QUI ALESSIA

Il 18 giugno è salita sul trono d'Italia per la seconda volta, tre giorni dopo appenderà momentaneamente gli scarpini al chiodo per sostenere l'esame di maturità. Sì perché Alessia Frecchiami, che di mestiere fa il difensore centrale ed è pure molto brava, è nata il 20 dicembre 2004 e quindi la prima parte dell'estate la passerà sui libri di scuola. E se ci fosse una tesina da fare come qualche anno fa, chissà se non l'avrebbe fatta sulla storia del suo Monterosso. Alla fine, come dichiara lei stessa con un sorriso a 32 denti, «sarebbe l'anno buono anche per vincere il Mondiale, se solo potessimo partecipare». La sua finale è stata magica, un po' come la squadra più rappresentativa della capitale d'Italia. Di fronte a lei due ossi duri come Casula e Mattana, ma dopo un inizio di studio le ha domate come solo lei sa fare: «Erano molto brave, davvero complimenti. Sapevamo che non sarebbe stato facile - racconta Alessia - anche perché avevamo parlato con le ragazze del Catania. Non ci aspettavamo di vincere tre trofei quest'anno, siamo davvero molto contente». Nel suo caso la dedica è per la sua amica Claudia, al momento in Germania per l'anno all'estero: «Questa coppa la dedico a lei. Abbiamo fatto qualcosa di splendido - dichiara - e adesso ci godiamo il momento».

E CON LA RAPP...

Sia Citaristi che Frecchiami, in coro, ricordano anche quanto fatto con la selezione di Mignani al Torneo delle Regioni: «È stato magico, un'impresa incredibile. Salire sul trono d'Italia anche con loro è stato pazzesco». Triplete? Per il Monterosso sì, ma non per loro due. I trofei sono quattro e l'annata, se mai fosse possibile, è ancor più spaziale. «In Piemonte abbiamo creato un ottimo gruppo, eravamo amalgamate - raccontano i due talenti del Monterosso - quindi è un'esperienza che ci porteremo dietro per sempre».

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