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Under 17 Femminile

È una Roma commovente! Recupera due volte la Juve, la batte ai rigori e conquista la finale Scudetto

Spettacolare 3-3 nei tempi regolamentari, poi il destino si decide dal dischetto: Maya Cherubini fa scattare la festa giallorossa

Maya Cherubini

ROMA-JUVENTUS UNDER 17 FEMMINILE • Maya Cherubini, centrocampista e capitano della Roma, segna il rigore decisivo

Roma, Roma, Roma. Tre volte, come i gol recuperati alla Juventus. Tre volte, come i gol segnati che hanno permesso alle ragazze di Priscilla Del Prete di prendersi una finale inseguita, sognata, bramata e infine raggiunta. Dopo aver visto l'inferno - leggasi il parziale di 3-1 a metà secondo tempo - e dopo esserne uscite da guerriere: prima - due volte - con Ventriglia, poi con Sofia Monaco quando ormai la supremazia bianconera sembrava segnata. Il 3-3 finale porta la gara ai supplementari, poi quasi inevitabilmente ai rigori. Dove a prendersi la copertina sono Samuela Valeri, che dice di no al primo tiro, e Maya Cherubini, che realizza il gol che fa impazzire tutti quanti. Lacrime, sorrisi, esultanza sfrenata. La Roma gode, e va in finale.

DOPPIO ARCOBALENO

A quello di Marta Zamboni risponde quello, altrettanto spettacolare, di Rosanna Ventriglia. Prima e ultima occasione di un primo tempo in cui è la Juventus a fare la partita, con la Roma che cerca di rimanere compatta affidandosi soprattutto alle ripartenze micidiali di Galli, classe 2008 imprendibile sulla sinistra. Le bianconere però giocano alla grande, e anche se grosse occasioni non ne arrivano, le giocate di Zamboni, Boveri e Gallina in mezzo al campo tengono la formazione capitolina sempre lontana dall'area di rigore. La Roma però è la Roma, non una squadra sprovveduta, e sa come provare a fare male. Se Bertora e Cocino chiudono ogni varco, l'idea diventa allora quella di provarci da fuori: prima con un sinistro di Galli che termina però alto (25'), poi con un destro velleitario di Fazio che fa solo il solletico a Nespolo (35'). Nel mezzo, tutta la pericolosità di una Juventus che quando decide di sfondare fa sempre male: combinazione favolosa tra Ferraresi e Copelli, ma Paniccia su quest'ultima fa il salvataggio della vita (32' st). Quando l'inerzia sembra ormai in discesa per le bianconere, ecco il gol che la riapre: il piede magico è quello di Ventriglia, la parabola vincente col mancino che beffa Nespolo in uscita affrettata vale l'1-1 pochi attimi prima dell'intervallo.

LA TEMPESTA PERFETTA

Quella che si scatena, sotto forma di calcio spettacolo, nel secondo tempo del Bianchelli. Qualcosa di clamoroso, con la Juventus che pensa di aver chiuso la partita e con la Roma che piazza una doppia rimonta storica portando la gara ai supplementari. Che saranno "solo" l'epilogo di una ripresa senza alcun senso logico. Le bianconere, infatti, si portano sul 3-1 in metà tempo: prima con un eurogol di Zamboni che indovina l'angolino dai 25 metri (5'), poi con Bellagente che - complice una deviazione - beffa Valeri dopo un gioco di prestigio a liberarsi dell'avversario a due passi dalla porta. Un doppio svantaggio crudele per le ragazze di Del Prete, pericolose in almeno tre occasioni prima del tris bianconero: su tutte e tre le palle gol, però, Nespolo è semplicemente strepitosa (prima volando su Canale, poi respingendo su Ventriglia di piede). Quella che sembra una maledizione, però, si trasforma in una rimonta epica: che prende forma con il 3-2 di Ventriglia in tap-in dopo un palo che manda in tilt per la prima volta Nespolo (27'), poi con il 3-3 di Monaco che da zero metri appoggia in rete il gol del pareggio finalizzando la splendida azione di Capellupo che semina il panico sulla destra prima di servire alla compagna una palla d'oro solo da mettere dentro (41').

IL GRAN FINALE

Eh si, perché chi pensa che le ragazze abbiano esaurito le forze si sbaglia di grosso. Nei supplementari nessuno ha paura di perdere, e i ribaltamenti di fronte - anche perché le due squadre comunque si allungano parecchio - si susseguono. La Juventus, che nel motore ha messo già nel secondo tempo la stellina classe 2008 Robino, chiede il rigore per i contatti su Bellagente e Iannaccone, ma l'arbitro giustamente fa proseguire. La Roma, che nel frattempo ha ritrovato gamba e fiducia, colpisce un palo con Monaco, scatenata. La stanchezza arriva, come normale che sia, nella seconda frazione: nessuna delle due squadre riesce più a trovare occasioni, e l'epilogo ai rigori diventa scontato. Sbaglia subito Robino (ipnotizzata da Valeri), poi segnano tutte: l'ultima rincorsa è di Maya Cherubini, l'ultimo gol è il suo. Poi è solo festa. Romanista. 

IL TABELLINO

ROMA-JUVENTUS 3-3 (8-7 dcr)
RETI (0-1, 1-1, 1-3, 3-3): 20' Zamboni (J), 45' Ventriglia (R), 5' st Zamboni (J), 25' st Bellagente (J), 27' st Ventriglia (R), 41' st Monaco (R).
ROMA (4-3-3): Valeri 8, Paniccia 7.5 (10' st Evangelisti 7.5), Fuzio 7 (30' st Postitano 7), Ieva 7.5, Di Girolamo 7, Noce 7.5, Canale 7 (23' st Capellupo 8, 10' sts Esposito 7.5), Cherubini Maya 8.5, Ventriglia 9 (30' st Cornacchia 7), Cherubini Martina 7, Galli 8 (30' st Monaco 9). A disp. Ziantoni, Fagiani, Tedei. All. Del Prete 8.
JUVENTUS (4-3-3): Nespolo 8.5, Casella 7, Gallo 7.5 (1' sts Mariotti sv), Bertora 7, Cocino 7, Boveri 7.5 (14' st Robino 7), Bellagente 9, Gallina 7.5 (26' st Iannaccone 7.5), Ferraresi 7 (1' pts Santarella 7.5), Zamboni 9 (10' pts Corda sv), Copelli 7.5 (23' st Agazzi 7.5). A disp. Verano, Di Bello, La Greca. All. Scrofani 7.
ARBITRO: Salvatori di Macerata 7.5.
ASSISTENTI: Allievi di San Benedetto e Raschiatore di San Benedetto.
AMMONITI: Cherubini Martina (R).

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