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Under 17 Femminile

I rigori fanno piangere il Milan: la Roma è Campione d'Italia per la prima volta

Le giallorosse si portano avanti con Fuzio, poi hanno la meglio dai tiri dal dischetto

UNDER 17 ROMA

UNDER 17 ROMA: Michela Fuzio, talento classe 2006

Ancora lacrime, questa volta di dolore. Ma il Milan lo sapeva. Sapeva che i calci di rigore ti possono dare tanto, tantissimo, vedi la straordinaria vittoria contro l'Inter in semifinale dopo essersi ritrovato sotto di due gol nei primi venti minuti. Sapeva anche che i calci di rigore ti possono togliere altrettanto, in questo caso lo Scudetto. E fa male, perché la finalissima di Senigallia ha visto scendere in campo un Milan in grande spolvero. Nel primo tempo ha dato spettacolo, poi si è ritrovato sotto dopo il gol dell'anno di Fuzio ma non ha mollato, si è rimboccato le maniche e nel secondo tempo ha trovato il pareggio con Longobardi. Sempre nella ripresa Donolato ha sfiorato il gol del secolo con un mancino al volo che si è stampato sulla traversa, ma un legno ha strozzato anche l'urlo di gioia di Cornacchia, centravanti giallorossa. Quest'ultimo, col senno di poi, rimandato di giusto un'oretta, il tempo impiegato dalla sua Roma per imporsi ai calci di rigore - dopo trenta minuti di supplementari poco emozionanti - e salire sul trono d'Italia per la prima volta con l'Under 17, la seconda stagionale dopo lo strepitoso Scudetto conquistato dalla Primavera.

DIAVOLO

L'inizio è un inferno e il Milan, diavolo per eccellenza, gongola. Rispetto al derby contro l'Inter la formazione rimane la stessa ma cambia tutto il resto: in panchina c'è Ilenia Prati (guida tecnica dell'Under 15) al posto dello squalificato Fabio Treccani, ma è soprattutto l'approccio ad essere diametralmente opposto. Rispetto al primo tempo della semifinale sembra passata un'eternità: gli svarioni difensivi lasciano spazio alla solidità, la manovra è molto più fluida e ne gioca anche il reparto offensivo. In avanti ci sono sempre loro: Zanisi sulla trequarti, Longobardi e Minnei davanti, tridente da sogno del 4-3-1-2 che, inoltre, può contare anche su una linea mediana affidabile con Peres in regia e il duo Adelfio-De Marco ai suo lati. La logica conseguenza sarebbe il gol del vantaggio, ma alle rossonere manca sia la precisione che la fortuna. La serpentina da mille e una notte di Zanisi non solo lascia sul posto tre avversarie, ma offre anche ad Adelfio un cioccolatino semplicemente da scartare. Lo fa solo in parte, visto che il suo destro si perde clamorosamente a lato (12'). È poi il fato a mettersi contro il Milan: prima con la parata di Valeri su Minnei dopo una splendida azione passata anche dai piedi di Longobardi e Zanisi (21'), poi con un altro intervento del portiere giallorosso che disinnesca il tentativo della stessa Longobardi (32'). Nel mezzo il primo e unico affondo della Roma, sufficiente per andare a riposo in vantaggio. Le giallorosse lo fanno nel nome di Fuzio e pure in grande stile, perché il destro da trenta metri della classe 2006 si trasforma in uno dei gol più belli dell'anno (23').

PEZZI DA NOVANTA

Che il vantaggio non possa soddisfare appieno Del Prete è evidente, tanto che all'intervallo ne cambia subito due: dentro Evangelisti e Monaco per Paniccia e Galli. Anche Prati cambia qualcosa e inserisce Zapelli per Peres, ma altra linfa arriva al 5' quando Hu e soprattutto Donolato fanno il loro ingresso in campo. Il Milan cambia volto, riabbassa la testa e trova il gol del meritato pareggio. Il colpo di testa decisivo è di Longobardi, che tiene salta più in alto di tutti e trasforma in oro un bel cross dalla destra di Carulli (12'). Neanche due minuti dopo e arriva l'occasione per ribaltarla, ma è ancora la sfortuna a mettersi tra le rossonere e il gol: il mancino al volo di Donolato vale da solo il prezzo del biglietto, sembra indirizzato alle spalle di Valeri ma centra una clamorosa traversa (12'). Nel frattempo la partita cambia: da una parte è più spezzettata e dunque più chiusa, dall'altra vede la Roma entrare pian piano a pieno regime. Prima ci prova Ventriglia ma Lorenzi c'è (14'), poi è il turno di Di Girolamo con un colpo di testa che esce di un soffio (20'). L'occasione più grossa arriva dopo, precisamente al 35', quando una sbavatura sia di Carulli e Gemmi - prima e unica in una partita pressoché perfetta - fa immolare Cornacchia verso la porta. Sembra tutto apparecchiato, ma il pallone centra il palo e mette la parola fine ai tempi regolamentari. Nei trenta addizionali non succede nulla di rilevante, nei tiri dal dischetto l'esatto contrario. Sorride la Roma, che ringrazia, nell'ordine: Valeri (parata su Stendardi), Gemmi (destro fuori) e Canale, autore del gol decisivo dopo quelli di Ieva, Evangelisti e Noce.

IL TABELLINO

ROMA-MILAN 1-1 (5-3 d.c.r.)
RETI (1-0, 1-1): 24' Fuzio (R), 10' st Longobardi (M).
ROMA (4-3-3): Valeri 7.5, Paniccia 6.5 (1' st Evangelisti 7.5), Fuzio 9 (39' st Positano 6.5), Ieva 7, Di Girolamo 7.5, Noce 7, Canale 7.5, Cherubini Maya 8, Ventriglia 6.5 (16' st Cornacchia 7.5, 13' sts Fagiani sv), Cherubini Martina 7.5, Galli 7 (1' st Monaco 6.5). A disp. Ziantoni, Esposito, Sena, Tedei. All. Del Prete 8.
MILAN (4-3-1-2): Lorenzi 6.5, Pomati 8.5 (1' pts Bonanomi 7), Paglia 7.5, Peres 6.5 (1' st Zapelli 7), Carulli 7, Gemmi 7.5, Zanisi 7 (6' st Hu 7), De Marco 7 (5' st Donolato 7.5), Longobardi 8 (9' pts Stendardi 6.5), Minnei 7.5 (35' st Lupatini 6.5), Adelfio 7 (25' st Montaperto 7). A disp. Marcomini, Carotenuto. All. Treccani 8.
ARBITRO: Gagliardi di San Benedetto 7.5.
ASSISTENTI: Gasparini di Macerata e Scipione di Firenze.
AMMONITI: Gemmi (M), Ventriglia (R).

SEQUENZA RIGORI

  • Stendardi (Milan): parato
  • Ieva (Roma): gol
  • Gemmi (Milan): fuori
  • Evangelisti (Roma): gol
  • Hu (Milan): gol
  • Noce (Roma): gol
  • Donolato (Milan): gol
  • Canale (Roma): gol
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