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Primavera Femminile

Dall'Inter al Milan in pochi mesi: ecco il nuovo tecnico della Primavera rossonera

Il tecnico scuola Enotria aveva salutato il nerazzurro da vicecampione d'Italia, venendo chiamato presto per un nuovo incarico al Vismara

Matteo Zago

MILAN PRIMAVERA FEMMINILE: Matteo Zago prende il testimone da Davide Corti

La vicenda di Matteo Zago è riprova ulteriore di come uscire da una certa zona di comfort, mettendo in discussione le proprie certezze (e prendendosi anche dei rischi), sia frequentemente la chiave verso un rinnovamento che spesso coincide con un miglioramento. Il giovane tecnico di scuola Enotria non più tardi di cinque mesi fa ha perso una Finale Scudetto giocata a testa alta contro il Milan. E dopo una stagione ricca di successi con le sue Under 15, ma soprattutto dopo un'esperienza pluriennale sulla categoria, ha ritenuto che il suo lavoro in quel contesto fosse finito. Un salto nel buio, o quantomeno un passo deciso al di fuori di un contesto - quello nerazzurro - nel quale Zago aveva acquisito rispetto e credibilità, tanto che l'Inter lo avrebbe voluto ancora al suo posto per provare a conquistare insieme quel tricolore sfiorato di un soffio.

All'inizio del mese di agosto il futuro di Zago era incerto, e contemplava anche la possibilità di fermarsi momentaneamente, magari dedicandosi a un perfezionamento ulteriore lui che di mestiere è ricercatore universitario in ambito biomedico. Ma il suo profilo non è rimasto a lungo "sul mercato", perché da lì a poco è arrivata la chiamata del Milan. Già, il Milan. La rivale per eccellenza, quella che aveva battuto in finale all'Annovazzi a marzo, quella che gli ha soffiato lo Scudetto qualche mese dopo. Lo scenario non riguardava però Under 15 o Under 17 però, bensì per la Primavera. In panchina Davide Corti era fresco di riconferma, l'offerta per Zago era allora quella di diventare coordinatore dell'Under 19: una ruolo sportivo, ma non prettamente di campo. In ogni caso un'occasione di crescita da non lasciarsi sfuggire.

Il resto è cronaca delle ultime ore: la prima squadra del Milan non sta andando bene, e dopo il pareggio contro la Sampdoria Maurizio Ganz viene sollevato dall'incarico. Cade la prima tessera del domino, con il club rossonero che a stretto giro promuove Corti in Serie A, liberando la guida tecnica della Primavera. E così, soltanto pochi mesi dopo aver salutato le giovanissime dell'Inter, Matteo Zago si ritrova su una panchina difficile quanto importante.

Ci vuole fortuna, certo, quella di essere l'uomo giusto al posto giusto, ma è evidente che il lavoro di Zago sia stato apprezzato eccome in questo breve periodo, tanto da decidere di affidargli una missione molto delicata. Per la Primavera rossonera questo doveva essere (e può ancora esserlo in realtà) l'anno delle conferme dopo il buon piazzamento della prima avventura e l'eliminazione a denti stretti dello scorso anno nelle Finals di Cologno. Il rendimento fino a qui non è in linea con le attese. Dopo sette giornate di campionato le rossonere sono già staccate di 6 e 7 punti dalla coppia di testa Juventus e Roma, ed sono reduci dalla brutta sconfitta in casa rimediata domenica 19 novembre dal Parma. Di positivo c'è però il successo nel derby, partita a tratti dominata che però si stava complicando non poco nel finale (una delle maggiori "fragilità" di questo Milan è proprio la gestione emotiva delle situazioni di maggior pressione) e il fatto che la classifica è ancora cortissima, con ben sette squadre racchiuse in soli quattro punti.

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