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Primavera Femminile

Ribaltano l'Inter in cinque minuti e si prendono anche il secondo derby dell'anno

Avvio fulminante delle nerazzurre con la magia di Fornara; Donolato firma l'allungo dopo il micidiale uno-due

Greta Fornara Erin Cesarini

PRIMAVERA 1: Greta Fornara e Erin Cesarini

Un derby è una partita a sé, lo sanno tutti, i pronostici non contano perché l'unicità della sfida con la rivale storica può cambiare le gerarchie in modi ogni volta imprevedibili. La stracittadina della "Madunina" ha confermato questo classico adagio: l'Inter ci arrivava da favorita, forte del secondo posto in classifica a -2 dalla Roma, ma a trionfare nella partita delle partite è stato un grande Milan, che dopo aver costretto al pari la stessa Roma continua ad essere arbitro del campionato e soprattutto si rilancia nella corsa alle final four. Un trionfo in rimonta quello delle ragazze dell'ex di giornata Matteo Zago, fino all'anno scorso allenatore delle giovanili nerazzurre: l'Inter era infatti partita meglio ed era andata in vantaggio con Fornara, ma da lì in poi la partita è cambiata completamente, con il Milan che completava la rimonta prima della fine del primo tempo con Cesarini e Stokic. Il 3-1 di Donolato sembrava poi aver chiuso in anticipo i giochi, ma nel finale era Santoro a riaprire tutto: l'ultimo assedio nerazzurro però non è servito, il derby è tutto del Milan.

INTER PARTENZA SPRINT, MA CHE RISPOSTA DEL DIAVOLO

Una partita che non è mai come le altre ha in realtà un inizio abbastanza comune nei primi minuti: i ritmi sono subito buoni, ma c'è un po' di ruggine nel giropalla e sembra che la tensione per la posta in palio si faccia sentire per entrambe le squadre. In un derby però il momento indimenticabile è sempre dietro l'angolo, e al minuto numero 8 é l'Inter a scriverne uno che è subito un instant classic: Fornara indovina un destro di controbalzo di collo pieno, la palla vola leggiadra sotto la traversa ed è imprendibile per Tornaghi, altra ex. Un gol stupendo che vale il vantaggio nerazzurro. La reazione del Milan, se c'è, non si vede: le rossonere soffrono la maggiore aggressività del Biscione, che pressa in maniera spasmodica e recupera palla velocemente soffocando ogni tentativo di costruzione, mantenendo il controllo tecnico e insieme psicologico sulla partita.

Il Diavolo riesce a farsi vedere dalle parti di Belli per la prima volta al 23': Mikulica pesca Appiah con un tocco dolce, l'esterno rossonero prova a calciare ma disturbata dal recupero di Mutti manda alto sopra la traversa. È un fuoco di paglia o il segnale che le ragazze di Zago sono entrate in partita? La risposta, raccontata dai minuti successivi, è decisamente la seconda: il Milan ha un'altra faccia e inizia a premere in avanti, l'Inter sembra improvvisamente perdere le sicurezze acquisite dopo il vantaggio con la stessa velocità con cui erano arrivate. Al 34' Zanini rientra verso il centro e si conquista una buona punizione dai 25 metri: sul punto di battuta si presenta Cesarini, la sua parabola ingannevole si abbassa all'ultimo e sorprende Belli, che non può evitare il pareggio rossonero. Il vento è cambiato davvero, e il Milan vuole continuare a farsi trascinare da questa nuova brezza che si chiama "momentum". Al 39' è Arrigoni a fare la differenza, la sua progressione in mezzo apre il campo, un devastante strappo di 40 metri palla al piede concluso con l'apertura per Appiah: il suo destro viene toccato da Belli ma resta lì in aria piccola buono per Stokic, che è al posto giusto nel momento giusto e completare in soli cinque il pazzo ribaltone rossonero. Si va così all'intervallo sul 2-1 Milan, dopo un primo tempo a due volti e con la sensazione che la ripresa potrà averne altri ancora, ancora diversi.

FINALE DA BRIVIDI E TRIONFO ROSSONERO

La trama dei primi minuti del secondo tempo ricalca quella della fine del primo: Milan ancora on fire e ora in controllo della gara, Inter che non riesce a uscire da un'empasse in cui è entrata sin dall'1-1. Il Diavolo continua a spingere e al 9' sfiora il tris: Sorelli stacca solissima su corner dimenticata dalla difesa nerazzurra, il suo colpo di testa è diretto in porta ma è troppo centrale e viene agilmente bloccato da Belli. Alle ragazze di Zago adesso manca solo un po' di cinismo in più: le rossonere sfondano soprattutto sulla destra con Appiah, che però in un paio di occasioni dopo aver fatto tutto bene sbaglia scelta e ultimo passaggio gettando alle ortiche potenziali occasionissime.

L'Inter prova a cambiare qualcosa e dalla panchina registra il buon impatto di Santoro, che al 22' calcia dal limite mandando alto sopra la traversa: è però di nuovo il Milan ad avere la chance migliore al 27' con Longobardi, che imbeccata da Stokic si protegge dal recupero di un difensore e col sinistro batterebbe anche Belli se non fosse per il palo pieno, legno che tiene in partita le nerazzurre. L'Inter è ancora viva, ma non sembra avere quel mordente per cercare il pareggio. Il Milan non ha mai sofferto nella ripresa, e al 38' prova a scrivere la parola fine: calcio d'angolo dalla destra di Cesarini, Donolato spunta in mezzo e di fronte piena mira l'angolo opposto battendo Belli per il 3-1. Sembrerebbe il colpo del K.O., ma un derby senza tensione fino alla fine non è un vero derby, al 41' l'Inter riapre tutto: la conclusione da fuori di Tironi non sembra irresistibile ma Tornaghi non la trattiene, favorendo Santoro che appostata per il tap-in non può sbagliare da due passi.

Il 3-2 rende il finale incandescente: l'Inter ritrova magicamente energia e speranza, il Milan ha paura di subire quello che sarebbe un incredibile controribaltone. Al 43' un pallone non rinviato su corner resta in area rossonera, ma tra una selva di gambe non arriva il tocco vincente di una giocatrice interista e la difesa riesce in qualche modo a spiazzare. Il Milan soffre e vede tutti i fantasmi del mondo in 5 minuti, ma nonostante l'assedio l'Inter non riesce a costruire altre nitide palle gol: il triplice fischio arriva, l'esultanza delle ragazze di Zago può finalmente esplodere. Il Milan ha meritato la vittoria: dopo un inizio difficile il cambio di ritmo del diavolo è stato infatti davvero devastante, e la sofferenza finale dopo il gol di Santoro ha soltanto reso più bella la gioia per una vittoria che ha sempre un sapore diverso dalle altre. L'Inter esce chiedendosi cosa ne è stato della versione dominante mostrata nei primi 20 minuti: la luce si è però spenta troppo presto e la mini-reazione finale non è bastata, Milano oggi è rossonera.

IL TABELLINO


INTER-MILAN 2-3
RETI: 8' Fornara (I), 34' Cesarini (M), 39' Stokic (M), 38' st Donolato (M), 41' Santoro (I).
INTER (4-2-3-1): Belli 6, Compiani 6.5, Mutti 6 (15' st Consolini 6), Razza 6.5, Bonsi 6, Trevisan 6, D'Elia 6 (15' st Santoro 7), Fornara 7 (31' st Giudici sv), Tironi 6, Fadda 6.5 (31' st Viviani sv), Ciano 6 (35' st Di Cataldo sv). A disp. Schianta, Toffano, Galbusera. All. Mandelli 6.
MILAN (4-3-3): Tornaghi 6, Zanini 6.5, Gemmi 6.5, Arrigoni 7 (20' st Donolato 7), Sorelli 7, Pomati 7, Appiah 6.5 (20' st Minnei 6), Cesarini 7.5, Longobardi 6.5 (46' st Cappa M. sv), Mikulica 6.5 (35' st De Marco sv), Stokic 7. A disp. Lorenzi, Cappa A., Carotenuto, Boldrini, Zanisi. All. Zago 7.
ARBITRO: Raineri di Como 7.
ASSISTENTI: Antonicelli di Milano e Franzone di Lovere.
AMMONITI: Stokic (M), Arrigoni (M), Razza (I).


LE PAGELLE

INTER

Belli 6 Non impeccabile sulla non irresistibile conclusione di Appiah sull'azione del 2-1, incolpevole sugli altri due gol subiti.
Compiani 6.5 Un mastino in marcatura, sempre puntuale tra anticipi e chiusure: si sgancia poco in avanti, ma il suo lo fa eccome.
Mutti 6 Attenta in marcatura e sempre pronta a spingere in avanti all'inizio, quando il Milan cresce perde un po' di smalto in entrambe le fasi.
15' st Consolini 6 Regge discretamente dietro, davanti un paio di discese ma poca precisione nei cross.
Razza 6.5 Guerriera in mezzo, soffre un po' nella seconda fase del primo tempo ma non smette di lottare su ogni pallone dando grinta alla squadra fino alla fine.
Bonsi 6 Longobardi è cliente complicata ma regge nella sfida nella sfida: non altrettanto brillante sulla marcatura troppo leggera che regala a Donolato lo spazio per fare 3-1.
Trevisan 6 Anche lei non sempre impeccabile in chiusura, qualche responsabilità sia sul secondo che sul terzo gol.
D'Elia 6 Inizio positivo con un paio di scorribande, poi cala insieme alla squadra durante la rimonta rossonera.
15' st Santoro 7 Dà una scossa di adrenalina all'attacco nerazzurro: la sua corsa sa fare la differenza, meritato il gol dell'illusione finale.
Fornara 7 Sblocca la partita con una meraviglia sotto la traversa e non abbassa il livello della prestazione nemmeno quando la partita cambia in peggio. (31' st Giudici sv)
Tironi 6 La più in forma delle nerazzurre parte bene ma si spegne alla distanza, finendo nella morsa della difesa rossonera che riesce a gettare acqua sul suo essere on fire.
Fadda 6.5 Centro nevralgico della fantasia nerazzurra, le manca un po' di costanza all'interno della partita ma regala più di un momento di gran calcio. (31' st Viviani sv)
Ciano 6 Un paio di iniziative all'inizio ma senza rompere gli equilibri, per larghi tratti un po' ai margini della partita. (35' st Di Cataldo sv).
All. Mandelli 6 Partenza perfetta, vantaggio e controllo della gara: cosa è successo da metà primo tempo in poi è da capire, troppo tardiva la reazione finale.

MILAN

Tornaghi 6 Ex di turno, non può nulla sulla botta di Fornara: dopo una gara attenta soprattutto nelle uscite fa un mezzo regalo alle sue vecchie compagne con l'errore che Santoro trasforma nel 3-2.
Zanini 6.5 In difficoltà all'inizio, ma è da lei che parte la riscossa: si conquista la punizione dell'1-1.                              Gemmi 6.5 Qualche discesa sporadica ma soprattutto tanta tigna in difesa, bada al sodo e fa quasi sempre bene.
Arrigoni 7 Dopo un inizio in apnea si impossessa delle chiavi del centrocampo, straripante la progressione con cui avvia l'azione del 2-1: ammonita, viene sostituita nel momento migliore.
20' st Donolato 7 Il suo colpo di testa è da centravanti vero, un guizzo dal nulla che si rivelerà decisivo.
Sorelli 7 Gara in costante crescendo in cui riesce a limitare alla grande Tironi e compagne, sfiora anche il gol di testa.
Pomati 7 Classe 2008, compie proprio oggi 16 anni: si fa il miglior regalo di compleanno possibile con una prestazione statuaria, da giovanissima veterana.
Appiah 6.5 Quando ha spazio per partire palla al piede semina sempre il panico, ma quando è il momento del raccolto le manca sempre un po' di cattiveria e lucidità nelle scelte.
20' st Minnei 6 Lavoro sporco in mezzo per dare energia nel finale.
Cesarini 7.5 La punizione del pareggio è un capolavoro balistico che scomoda i paragoni coi migliori specialisti del campo, il resto della sua gara un ABC del ruolo che completa con il calcio d'angolo da cui nasce il 3-1.
Longobardi 6.5 Un po' fuori dalla partita all'inizio, ci entra col passare dei minuti: tiene su diversi palloni e centra il palo con un mancino rasoterra. (46' st Cappa M. sv)
Mikulica 6.5 Pochi colpi di genio ma tanta sostanza, giocate utili e ottimo collegamento tra i reparti. (35' st De Marco sv)
Stokic 7 Tra le prime a cambiare passo sulla fascia, si fa trovare pronta al momento giusto sulla palla che vale il 2-1.
All. Zago 7 La reazione delle sue ragazze a un inizio sottotono è quella che sogna ogni allenatore: la rimonta e i tre punti sono speciali e meritati.

ARBITRO: Raineri di Como 7. Niente episodi da var, ma un derby non è mai semplice: non sbaglia una scelta.

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