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Trofeo Annovazzi

Il cervello del Milan sa anche fare gol, l'Inter si prende la semifinale con un secondo tempo al veleno

Prove orgogliose per Rhodense e Pro Sesto, ma che non bastano contro le super favorite del torneo

Milan-Rhodense e Inter-Pro Sesto

UNDER 15 FEMMINILE: Arianna Toschi segna entrambi i gol del Milan

Scende in campo il Milan alla Bracco Cup Annovazzi (un primo e un secondo posto nelle ultime due edizioni per le rossonere), superando con il punteggio di 2-0 la Rhodense e raggiungendo nella semifinale del 14 marzo il Monza. Un successo senza dubbio meritato quello delle ragazze di Zatelli, che pur senza diversi elementi importanti - su tutte il capitano Giorgia Galluzzi - controllano un avversario ottimamente organizzato, ma che ha pagato forse un po' troppo l'emozione del confronto con una rivale così importante. La Rhodense tiene infatti molto bene il campo (di spessore la prova in mezzo al campo di Renner, piace Benedetti in difesa), ma non riesce a incidere abbastanza in fase offensiva, fatta eccezione per il tiro fuori di poco di Santambrogio dopo un contrasto vinto da Cova. Milan che dal canto suo ci mette un po' a calibrare la mira, ma che col passare dei minuti prende in mano la partita, per non lasciarla più. Ottima l'iniziativa di Fiore, che sguscia via all'avversaria ma a tu per tu col portiere trova l'ottimo intervento di Albera. Poi c'è la traversa scheggiata da Elshamy (seconda punta con libertà di movimento quasi a tutto campo), sull'ottimo invito di Toschi.

Proprio la pimpante numero dieci rossonera si rivelerà la "girl of the match". Suo, infatti, il gol che arriva proprio in chiusura di primo tempo: azione in profondità col pallone che probabilmente oltrepassa la linea di fondo, ma che viene rimesso al centro finendo quasi magneticamente sui piede di Toschi, che non ci pensa due volte e lo scaraventa in rete. Se già prima il pallone scottava un po' tra i piedi della Rhodense, sotto di un gol la missione si fa ancora più ardua. Sulle offensive rossonere si mette allora in mostra Rota che chiude alla grande su Bertoni lanciata a rete, andando poi a rispondere presente anche sulla conclusione di Elshamy. Il gol del 2-0, però, è tutto del "cervellino" rossonero Toschi, che nell'occasione si dimostra anche capace di rubare palla in contrasto prima di involare e sigillare partita e qualificazione.

Nel secondo incontro della serata esordisce anche l'Inter di Fabio Cappelletti, fresca di vittoria proprio nel derby della scorsa domenica. Di fronte, una Pro Sesto che per buona parte dell'incontro tiene botta all'avversario senza troppi timori reverenziali, ma che, come spesso capita in questi casi, paga a carissimo prezzo quei minimi errori che a questo genere di rivali non puoi concedere. Il duo difensivo biancoceleste composto da Karabeliova e Ghioni gioca un gran primo tempo: la nerazzurra Vigetti è dinamica e regala un paio di giocate sopraffine, ma i pericoli più grossi per la porta di Patrizio arrivano da Occhipinti (un prospetto estremamente interessante). Il difensore 2010 prima calcia dalla distanza costringendo il portiere a una deviazione impegnativa, poi, sul corner seguente, colpisce di poco a lato di testa. 

La Pro Sesto c'è anche nel secondo tempo, e la bella conclusione a giro di Dalla Mora lo testimonia, ma nel momento forse migliore per le ragazze di Terranova, l'Inter la castiga da grande squadra. I fattori determinanti nella ripresa sono principalmente due. Il primo è l'ingresso in campo di Elisa Ciurleo: la nerazzurra, pur senza fare cose mirabolanti, dimostra tutto il suo spessore andando, soltanto con la sua presenza, a modificare la chimica della partita. Con Ciurleo a vertice alto del blocco di centrocampo la soglia di tolleranza all'errore difensivo scende in prossimità dello zero. E se a questo si aggiunge la sete di gol di Bersani, da oggi "The Viper", ecco che la sfida prende rapidamente una piega netta, e forse troppo severa per una Pro Sesto che si mette ancora in luce con un bel tiro a spiovere di Nave. Ma tornando a Bersani, la sua tripletta è un trattato scientifico sui serpenti velenosi, con la 11 assolutamente letale nello sfruttare ogni minima respinta errata. E nel quattro a zero finale, c'è spazio anche per il premio a Girolimetti, generosa esterna a tutta fascia, festeggiatissima dalle compagne dopo il suo gol.

La "vipera" Bersani con Girolimetti, marcatrici nerazzurre

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