Cerca

Torneo delle Regioni Femminile

Le regine d'Italia soffrono, ma sono sempre le più forti: è un altro passo verso lo Scudetto

Il capitano stappa la sfida, il portiere nega un clamoroso pareggio: le pagelle della Rapp

Algisi Galdini

RAPP FEMMINILE • Asia Algisi e Letizia Galdini

Con qualche brivido forse in più del previsto, ma anche nelle difficoltà la Lombardia fa la Lombardia, ovvero vince e passa ai quarti di finale del Torneo delle Regioni. Un'altra tacca da aggiungere alla propria immensa storia, ricca di successi come quello targato dai gol di Vischi e Porro, ma anche dall'intervento fondamentale di Bargna, che nel finale tiene in piedi il 2-1 sulla Calabria. È la vittoria che garantisce la vetta del girone, è la vittoria che conferma l'intenzione di tenere lo Scudetto cucito al petto per un altro anno.

LE PAGELLE DELLA LOMBARDIA

8 • Fare il portiere di questa squadra è, paradossalmente, il compito più difficile. Sì perché se nel corso del primo tempo non è mai chiamata a intervenire, dimostrandosi però sempre parte attiva della costruzione del gioco - come quando le riesce un dribbling in piena area di rigore -, nella ripresa si ritrova in una situazione imprevedibile, ovvero lasciare i propri pali al momento giusto per evitare la rete del 2-2. Una delle pochissime parate della sfida, ma determinante.

6.5 • A destra interviene sempre con il giusto tempismo e tiene testa alle poche scorribande che arrivano dalle sue parti, dove nel secondo tempo si sgancia per concedersi un paio di interessanti iniziative offensive.

6.5 • Se nei primi 45 minuti oscura quasi completamente l'attacco avversario, nella ripresa un paio di episodi le girano a sfavore, come la sbavatura sulla rete del 2-1 e la fuga di Mauro alle sue spalle nei minuti finali, dove recupera comunque in qualche modo con Bargna. (40' st Chignoli sv).

7 • Il destino, o meglio, l'ordine alfabetico, vuole che sulle sue spalle danzi un numero 10 che potrebbe sembrare un bluff visto il ruolo, ma anche da difensore centrale si prende la libertà di un paio di uscite palla al piede degne di un trequartista. Nelle retrovie, invece, non c'è storia: è un vero e proprio scoglio su cui si infrange ogni onda avversaria.

7 • Gestisce il possesso, si sovrappone, intercetta le linee di passaggio avversarie, arriva sul fondo e crossa. È semplicemente la descrizione del terzino modello, quello che a sinistra fa un po' di tutto, e lo fa tutto bene.

dal 1' st 6.5 • È pericolosa sulle palle inattive, dove costringe Carelli alla parata di piede, mentre nella retroguardia lombarda difende con ordine sulla fascia sinistra, dove ne ha più di tutti anche nel finale, quando recupera un pallone d'oro e prova ad avviare la ripartenza finale.

7.5 • Rapidità, dribbling e gestione della sfera: ha tutte le qualità di una mezzala dominante in mezzo al campo, dove volteggia come una trottola in mezzo agli avversari. Non è un caso che proprio dai suoi piedi parta il cross che sblocca il match, così come dallo stesso nasce una punizione che sfiora l'incrocio dei pali.

dal 1' st 6.5 • Fa intravedere un ottimo passo sull'out di destra, dove cerca un paio di conclusioni che non trovano troppa fortuna, ma che dimostrano la giusta presenza e concentrazione.

8 • Serve una verticalizzazione? Chiedere a lei. Serve un porto sicuro in cui far attraccare il pallone? Chiedere sempre a lei. Serve un gol da 25 metri nell'angolino? Inutile specificare a chi bisogna chiedere. Già, proprio a lei, che porta la partita su un più rassicurante 2-0, e a posteriori decisivo. Se serve si concede pure un passaggio in no look e qualche intervento fondamentale davanti alla difesa.

7 • Nei pressi dell'area di rigore lombarda capita che transitino un paio di palloni, ma non c'è problema perché lei è spesso al posto giusto al momento giusto per allontanare i primi potenziali grattacapi. Nella ripresa ci prova invece su punizione, ma la traiettoria è imprecisa di poco.

6.5 • Chiamata ad agire sulla fascia destra del 4-3-3 lombardo, si inventa un paio di dribbling con risultati alterni. Al contempo, però, ripiega sempre con efficacia. (26' st Antoniazzi sv).

6.5 • È il terminale offensivo del modulo di Cattaneo, e come tale prova a lasciare il segno in zona gol, ma uno dei suoi primi tentativi viene rimpallato dalla difesa avversaria, mentre nella ripresa solo un intervento di Crisea le nega l'assist del 3-0. Nel mezzo svolge sempre un ottimo lavoro in fase di pressing. (21' st Bragagnolo sv).

7.5 • Chi se non il capitano poteva sbloccare la sfida fondamentale per accedere ai quarti di finale e continuare a difendere quello Scudetto indossato sul petto? Domanda retorica, ovviamente, perché la risposta è la numero 20, che di testa stappa la partita. Tutto qui? No, quella fascia al braccio è come un autovelox integrato per controllare tutti i suoi scatti, sia quelli per provare a inserire tra le maglie avversarie sia quelli per recuperare palloni su palloni.

All. Luca Cattaneo 7 La formazione iniziale fa intravedere l'intenzione di dar spazio a tutte le carte del suo mazzo, anche perché cambiando l'ordine degli addendi il risultato non cambia. Difatti la sua Lombardia gioca, lo fa bene, ma questa volta pecca un po' negli ultimi metri, dove il 2-0 diventa inaspettatamente un risultato non al sicuro. Merito anche di una Calabria coraggiosa e dimostratasi un avversario degno di nota, anche se ormai la formula è quella giusta e il tricolore è sempre lungo la via, da percorrere senza concedersi altri spauracchi.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter