Torneo delle Regioni Femminile
28 Marzo 2024
TORNEO DELLE REGIONI FEMMINILE • L'esultanza di Serena Marchiori e Nicole Gola
Sette anni. Non tantissimi, ma neanche pochi, alla fine è la stessa distanza dal 2031, anche se forse è meglio non pensarci. Meglio restare nel 2024 e dare giusto un'occhiata al 2017, perché sì, è da sette anni che una squadra femminile non raggiungeva due finali consecutive. Erano i tempi di Bolzano, tempi ben noti perché una di quelle due finali - la prima - la vinse proprio la Lombardia. L'altra, invece, fu terreno di conquista della Toscana, che lasciò così Bolzano a bocca asciutta. Altri tempi, altri racconti, perché quello lombardo è già diverso: le ragazze di Cattaneo conquistano Trento (5-0) e tornano in finale per difendere lo Scudetto, o meglio, per provare a vincere l'undicesimo, il secondo di fila. L'ultima a riuscirci? La Lombardia, 20 anni fa, e i titoli furono addirittura tre consecutivi. Altri tempi, altre storie, intanto quella attuale è già bellissima.
Squadra che vince, non si cambia. Squadra che stravince? Figuriamoci. Per tenere vivo l'obiettivo del secondo Scudetto consecutivo non vuole fare scherzi Cattaneo, che, contro un Veneto classificatosi come secondo nel proprio girone, ma capace di eliminare la Toscana - prima nell'A - con un sonoro 4-2, conferma la formazione titolare dei quarti di finale: Tiraboschi in porta, linea difensiva con la puntualità di Vicini, le letture di Frecchiami e Gola e le sovrapposizioni di Pinzin, poi chiavi del centrocampo a Marchiori, fantasia di Porro e qualità di Galdini sulle mezzali, con il tridente Antoniazzi-Bragagnolo-Vischi là davanti. Effetto immediato della scelta? Vantaggio dopo sei minuti: Porro appoggia per Galdini, scavetto in area per l'inserimento di Bragagnolo e gol al volo. Una rete frutto dell'alchimia delle campionesse d'Italia in carica, che, superato un buon approccio del Trento, nella prima mezzora arrivano alla conclusione altre cinque volte, due delle quali in maniera pericolosissima. Se infatti il colpo di testa di Vischi su corner Galdini finisce di poco alto (10'), il tiro di Porro dalla distanza è fuori misura (17') e il destro di Antoniazzi bloccato sul nascere dopo il bello scambio Vischi-Bragagnolo (19'), le ragazze di Cattaneo vanno vicine al raddoppio al 21', quando sempre Antoniazzi da due passi di sinistro non riesce a realizzare il tap in sul siluro di Vischi da fuori area, e soprattutto nella mischia del 25': punizione di Porro allontana, Bragagnolo murata, tiro di Galdini murato sulla linea e contrasto molto dubbio su Pinzin in piena area piccola, ma per l'arbitro non è rigore. Poco male, al 32' i tempi sono maturi per il 2-0: corner di Galdini e colpo di testa di Gola, che dopo una deviazione avversaria finisce in rete. È l'ennesima dimostrazione di forza delle regine d'Italia, che prima di rientrare negli spogliatoi sfiorano pure il tris, ma la punizione di Galdini viene ben parata da Panizza (42') e poco prima un clamoroso tiro a giro di Porro si stampa sulla traversa, per quello che è il non-gol più bello del torneo (40'). Niente 3-0? Sempre poco male, la squadra c'è, gioca, domina e per mettere il lucchetto al match c'è ancora un tempo.
Il momento che sblocca la partita: la rete di Bragagnolo
Squadra che vince non si cambia, tranne all'intervallo, forse anche perché un occhio va già alla finalissima. Eco dunque che Cattaneo fa rifiatare Bragagnolo e inserisce Pagnoni, che prende posto largo a destra, spostando così Vischi in mezzo al tridente. La ripresa, però, sembra essere il momento dell'ultimo elemento del trio offensivo. Ultimo per ordine da destra verso sinistra, non per altre gerarchie, anche se a un'Antoniazzi sempre pericolosa manca solo la gioia del gol, quella sfiorata di testa sul cross di Vicini (6') e con una zampata ad anticipare il portiere conclusa di pochissimo a lato (12'). A prendersi la scena, dunque, è chi ha condotto lo spettacolo da dietro le quinte, dando vita a entrambe le reti della Lombardia: Letizia Galdini. Al 19', infatti, ci pensa la numero 9 a inventarsi un gioiello da fuori area che finisce sotto la traversa. È la rete del 3-0, quella che chiude una partita perfetta, ma che ha ancora qualcosa da dire. Che cosa? La fame di una squadra che non si ferma mai, con un altro extraterrestre in campo, ovvero Serena Porro, che al 32' cala il poker su punizione, che un minuto dopo fa pokerissimo di testa su corner - guarda caso - di Galdini (al terzo assist di giornata) e che al 37' lascia però sul piatto il 6-0, quando colpisce la traversa su calcio di rigore conquistato da un'infinita Pinzin. Poco male? Poco male, la Lombardia è stupenda, domina la semifinale e si prepara per l'appuntamento con la storia: il secondo round con l'Emilia Romagna, quella stessa Emilia che un anno fa veniva battuta per conquistare il decimo Scudetto.
La formazione titolare di Luca Cattaneo
LOMBARDIA-CP TRENTO 5-0
RETI: 6' Bragagnolo (L), 32' Gola (L), 19' st Galdini (L), 32' st Porro (L), 34' st Porro (L).
LOMBARDIA (4-3-3): Tiraboschi, Vicini (34' st Vacchi), Frecchiami, Gola, Pinzin, Porro, Marchiori (32' st Balistreri), Galdini, Vischi (34' st Colombo Caterina), Bragagnolo (1' st Pagnoni), Antoniazzi (21' st Algisi). A disp. Bargna, Prederi, Sosio, Chignoli. All. Cattaneo - Vizza. Dir. Gandini.
CP TRENTO (4-1-4-1): Panizza, Scarazzini (38' st Veronesi), Carabelli, Manica, Pace I. (35' st Campan), De Pellegrini, Lucchetta, Comandella, Pace M., Antolini, Slomic. A disp. Dal Fiume Jolina, Bertè, Bonella, Bouaouni, Righi, Farina, Zenobi. All. Genta.
ARBITRO: Conti di Genova 7.5.
ASSISTENTI: Bondi di Genova e Biggi di Genova.
ESPULSO: 31' st Lucchetta (C).
AMMONITI: Antolini (C), Pace I. (C), Antoniazzi (L).