Torneo delle Regioni Femminile
29 Marzo 2024
RAPPRESENTATIVA LOMBARDIA FEMMINILE •
Un anno fa si era trattato di un bellissimo Guasto d'Amore, che echeggiava e riecheggiava a ogni successo, a ogni vittoria della Rapp Femminile della Lombardia. Quest'anno nessun Guasto d'Amore, ma l'epilogo del Torneo delle Regioni è sempre lo stesso: le ragazze lombarde salgono sul tetto d'Italia e vincono il secondo scudetto di fila dopo il successo di Vercelli nel 2023. A indicare la via per il Tricolore è la capitana, Fabiana Vischi, che apre le marcature e dà il via al successo della Lombardia, che con Serena Porro e Letizia Galdini completano l'opera e portano a casa l'undicesimo Scudetto della Rapp Femminile. Storia, semplicemente storia.
7 • Non si intende con Gola in occasione del momentaneo pareggio dell'Emilia e la partita si riapre improvvisamente. Al di là di questo singolo episodio gestisce abbastanza bene le varie situazioni che le si parano davanti, tra uscite basse, alte e interventi in tuffo. Nel finale di gara un tiro di Tinelli molto insidioso le arriva incontro rasoterra, lei va giù e devia lontano dallo specchio la sfera.
7.5 • Cresce con l'andare dei minuti cresce e inizia a spingere in maniera interessante in avanti, riuscendo anche a farsi vedere lei in prima persona con delle sgasate palla al piede niente male. Alla voglia di proporsi in attacco si abbina anche una fase difensiva in cui non lascia nulla al caso, dedicandosi e concentrandosi per tutto il tempo sul recuperare palloni dai piedi delle avversarie.
7.5 • Le finali non sono mai una passeggiata, al di là dei valori in campo. Lei lo sa molto bene e infatti è attentissima in difesa, zona in cui viene impegnata più del solito rispetto ad altre volte: chiude molto bene su quasi tutte le avanzate che riguardano la sua area di competenza e anche quando sbaglia è rapida a tornare sulla sfera per rimediare ai suoi errori.
7 • Si parte subito da una cosa: l'errore in occasione del gol del momentaneo pareggio dell'Emilia è oggettivo e rischia di cambiare l'andamento della partita, anche perché la squadra avversaria gioca. La sbavatura però non deve ingannare: al di là di quell'episodio gioca una buona partita, fatta di buone chiusure e di interventi puliti per spazzare via i tentativi delle emiliane, che si dimostrano comunque avversarie da non sottovalutare.
8 • Particolarmente pimpante sulla fascia: spinge tantissimo sulla corsi laterale riuscendo a sfondare sia restando sulla linea laterale che andando per vie centrali. Quando infatti si accentra palla al piede manda in totale confusione la retroguardia dell'Emilia Romagna e fermarla non è così facile. Anche quando la raddoppiano nel primo tempo per provare a fermarla lei mantiene la calma e riesce a sgusciare via.
10 • Le parole per descriverla stanno veramente finendo: a centrocampo è dominante come sempre e la quantità di palloni che smista per le compagne sono difficili da contare visto quanti sono. Anche questa volta, non contenta di primeggiare in mezzo al campo, segna il gol del 2-1 con un'incornata che schiaccia di potenza il pallone in porta. Forse era nel destino, dopo i tanti cori per lei, che fosse proprio Serena a decidere la finale che vale l'undicesimo Scudetto. (38' st Prederi sv).
9 • Sarà l'aria della finale, sarà la voglia di alzare il suo secondo Scudetto, sarà quel che sarà ma gioca una partita ai limiti della perfezione. Se non fa tutto giusto, c'è veramente poco di sbagliato nella sua gara: buonissimi gli interventi per spezzare la geometrie emiliane e quando recupera il pallone prova anche ad andare in percussione. Aggressiva, decisa, tosta: sente la grande occasione e si comporta da grandissima giocatrice.
10 • Com'è possibile? Com'è possibile dopo una semifinale da triplo assist e un gol avere ancora così tanta energia in corpo da giocare - il giorno dopo - una finale di questo livello? Ha dichiarato di ispirarsi ad Andrea Pirlo e si vede, eccome: i gol di Vischi e Porro arrivano su suo suggerimento. Torna a casa con la Coppa, lo Scudetto e con due assist vincenti in finale e come se non bastasse infila anche il gol che che chiude definitivamente la partita: baller assurda. Assurda.
7.5 • Come in semifinale, le manca il gol ma in mezzo al campo è viva. Si lancia sempre sul pallone e la volontà di fare la differenza c'è. Forse paga lo svantaggio fisico rispetto alle avversarie e quindi non riesce a graffiare come vorrebbe, ma non esce veramente mai dalla partita e dà sempre l'impressione di poter essere pericolosa quando il pallone finisce tra i suoi piedi.
7 • Grandissima accelerazione in attacco per provare ad arrivare sui filtranti messi da Porro e Galdini: a differenza della semifinale non riesce a trovare il gol ma si sbatte tantissimo lì davanti, soprattutto per andare a rincorrere le avversarie con il pallone tra i piedi, cercando di creare così la superiorità numerica all'improvviso per la Lombardia. Le compagne le si muovo attorno, lei è il riferimento offensivo della Lombardia. (25' st Pagnoni sv).
9 • Dall'Emilia Romagna all'Emilia Romagna. Dal gol di capitan Citaristi al gol di capitan Vischi. La numero 20 con la fascia al braccio rompe il ghiaccio e apre le marcature nella finale con una tranquillità e indifferenza che fanno capire di che tipo di giocatrice si stia parlando: una giocatrice forte. Da vera e propria guida della squadre combatte su tutta la fascia e in alcuni momenti la si vede anche a tutto campo. Alzala capitana, alzala!
All. Luca Cattaneo 9 Chiamato a fare le veci di Mignani, guida alla vittoria un gruppo che in ogni partita fa sostanzialmente solo due cose: convince e domina. Ma soprattutto, vince. Le sue ragazze hanno qualità da vendere ma sopra ogni cosa sono un gruppo fantastico, che scende in campo con la voglia di fare la storia e con la voglia di divertirsi: missione compiuta, lo Scudetto resta sul petto della Lombardia.