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Under 15 Femminile

Segna il gol della vita e tiene il Milan in corsa per lo Scudetto (evitando la quarta sconfitta su quattro derby)

Apre la vipera Bersani dopo soli due minuti, l'Inter però non riesce a chiuderla e nel finale subisce il pareggio con il gol dell'anno di Gonzalez

Milan-Inter

Sofia Bersani dell'Inter e Sophie Gonzalez (Milan)

Come un lampo nel buio. Come un fulmine improvviso che squarcia le tenebre e illumina la notte quando tutto ormai sembrava perduto. Se il Milan Under 15 è ancora appeso a una grossa fune nella corsa alla qualificazione, e non a un filo invisibile, lo deve al mancino magico di Sophie Evelyn Gonzalez Gallardo, che al calar del derby, dalla distanza, si inventa il gol della vita incastrando un pallone all'incrocio dei pali che nemmeno nei sogni di bambina. Potevano riprenderla forse soltanto così le rossonere, la sensazione forte era proprio questa a dieci minuti dalla fine: con un'invenzione di Galluzzi, o con una magia improvvisa tirata fuori dal pozzo dell'orgoglio e del talento. E attenzione, perché se il quarto incrocio stagionale (3 vittorie nerazzurre più un pareggio), ha sancito che l'Inter ha sicuramente qualcosa in più in termini di rosa, momenti come questo sono spesso i classici "turning point" di una stagione, quelli che spezzano il corso del destino e permettono di scrivere storie fatte non solo di valori tecnici, ma anche e soprattutto di cuore.

LA VIPERA MORDE SUBITO

Il derby del 25 aprile è "avvelenato" subito dalle zanne di Sofia Bersani. Sono passati infatti soltanto due minuti quando una visionaria verticalizzazione di Occhipinti smarca tutta sola la nove sulla trequarti. Di campo ce n'è ancora, le avversarie sono alle calcagna, ma un'occasione del genere per The Viper è come quelle azioni scriptate della Playstation, dove sai già come andrà a finire. 1-0 immediato, dunque, per un'Inter al solito quadrata e possente, che dà subito l'idea di voler chiudere i conti prima con la combinazione Mazzarola-Ciurleo, poi con la botta dalla distanza della solita ineffabile Occhipinti. Inter che sente di avere evidentemente in mano la partita, e con essa il destino - mai così fragile - delle cugine; tanto da sembrare un po' "accontentarsi" di gestire un avversario costretto a sostituire prima Dan e poi Cappello in attacco, e che più in generale fatica ad andare oltre le iniziative del suo capitano. Se cresce Galluzzi, però, cresce di riflesso tutta la squadra in quella che è la chiara caratteristica, e per certi versi anche il limite di questo Milan, che carica di enormi responsabilità le spalle di Giorgia. Ci vuole un grande anticipo di Clericetti per negarle il gol di testa su corner, poi una gran parata di Citterio per murarla dopo il gioco di prestigio di Spagliardi. Portiere dell'Inter che si rivela ancora miracolosa in chiusura di frazione, nello sventare un pericolo enorme nato ancora su corner di Gonzales.

IL SERPENTE PROVA A IPNOTIZZARE IL DIAVOLO

Il secondo tempo prosegue sullo spartito visto nel primo. Inter in controllo con una Matteoni guizzante, una Bersani che gioca bene anche in appoggio e una Mazzarola che dà sempre una grande sostanza alle sue iniziative. Milan che prova a dimenarsi tra il filo spinato ma senza dare l'idea di riuscire a sbrogliarne la trama, imprigionato tra le spire di un avversario che gioca da 6.5, e sembra bastargli così. Ci pensa allora Spagliardi a ridestare le compagne con una gran botta da lontano, seguita da Galluzzi che ruba palla a Di Summa, ma poi conclude debole.

Cappelletti capisce forse che questo stallo è pericoloso, e cambia pelle alla sua Inter inserendo una clamorosa Beatrice Ascone, e Colantuono al posto di una Ciurleo al di sotto dei suoi livelli, irrobustendo la mediana e dando a Mazzarola compiti di maggior supporto a Bersani. Ne scaturisce una terza frazione più vogliosa da parte dell'Inter, con la nove che riacquista pericolosità, e con Ascone che come detto è la migliore in campo per dinamismo ed efficacia.

Il Milan dal canto suo provava una coraggiosa Fiore davanti, e inseriva Bertoni e La Rocca per Toschi e Marti. A dieci minuti dalla fine, però, la sensazione era proprio quella descritta in apertura: solo con un colpo di scena le rossonere potevano evitare la quarta sconfitta su quattro derby. E come un'eroina dei fumetti arriva nel momento del bisogno Sophie Gonzalez, che lavora il pallone dopo una combinazione su palla inattiva, e regala al match ancora qualche minuto di grande ed emozionante tensione.

Un punto di importanza indescrivibile per il Milan, che tiene giù "per i capelli" l'Inter lasciando scappare via la Fiorentina vincente sul Sassuolo, e che battendo la Ternana (impensabile non fare i tre punti contro le umbre), raggiungerebbe proprio le nerazzurre a quota sedici punti. 

IL TABELLINO

Milan-Inter 1-1
RETI: 2' Bersani (I), 18' tt Gonzalez (M).
MILAN: Di Lello, Parolo, Gonzalez, Marti (1' tt Bertoni), Toschi (1' tt La Rocca), Galluzzi, Elshamy, Spagliardi, Dan (13' Cappello, 11' st Fiore). A disp. Aio, Bestetti, Salvalaggio, Raso, Caballero. All. Zatelli.
INTER: Citterio, Dall'Ava, Occhipinti, Clericetti (18' st Di Summa), Mazzarola, Artesani, Matteoni (21' st Ascone), Ciurleo (1' tt Colantuono), Bersani. A disp. Bottarelli, Bruno, Girolimetti, Tatti. All. Cappelletti.
ARBITRO: Chiappa di Milano.

LE PAGELLE

MILAN
Di Lello 7
Si sta facendo apprezzare, e non poco. Piace soprattutto la personalità con cui interpreta il ruolo più delicato di tutti.
Parolo 7
Affidabile e carismatica al netto di qualche sbavatura in un Milan che gioca con solo due difensori puri. Tra i pilastri della squadra.
Gonzalez 10
Esagerato? Che voto merita secondo voi un difensore che salva la stagione del Milan ad un passo dal baratro, e lo fa segnando una rete di una bellezza spaventosa? Il tutto dopo una partita giocata su alti livelli accanto a Parolo.
Marti 6
Tanta volontà, buona gamba, tanti spunti. Nessuno di questi però lascia davvero il segno, e il duello da quella parte lo vince Clericetti stavolta.
1' tt Bertoni 6
Dà il cambio a Marti e porta un po' di freschezza in una frazione in cui l'Inter torna ad alzare il ritmo.
Toschi 6.5
Elshamy e Galluzzi la devono lasciare spesso sola nella morsa nerazzurra. Paga a livello di stazza e muscoli, è costretta più a contrastare che non costruire, ma la sua partita è comunque un grande esempio di impegno e abnegazione. Brava brava.
1' tt La Rocca 6
Un tempo anche per lei, che sicuramente regge di più l'impatto fisico con le avversarie.
Galluzzi 7
Tutto passa da lei, il che rende a volte leggibile, se non addirittura prevedibile, la manovra rossonera. Va più volte vicina al gol, trascina le compagne, prende colpi; alla fine sembra non crederci più tanto, ma la magia di Gonzalez è anche un messaggio d'incoraggiamento al suo capitano. La battaglia non è ancora finita.
Elshamy 6.5
Se Galluzzi è Batman, lei è Robin. Apprendista di grandi speranze. Ha classe da vendere, e anche tanto carattere. Stavolta però l'Inter riesce quasi completamente a neutralizzarla.
Spagliardi 7
Altro grande fattore della squadra, non a caso chiamata con Galluzzi in Nazionale. Il doppio incarico a tutta fascia la limita forse un po', ma non le impedisce di prodursi in giocate mai banali, in proprio e per le compagne.
Dan sv
Deve abbandonare troppo presto, peccato davvero che non abbia potuto godersi una partita così importante.
13' Cappello 6.5
 Fa a sportellate, prende una brutta botta, si rialza e torna a lottare. Partita apprezzabile per il sacrificio.
11' st Fiore 7
Voto forse un po' generoso in relazione ai pericoli creati da prima punta, ma l'impressione è che abbia dato davvero tutto, e anche di più, spendendosi tantissimo anche in coperture. A un certo punto in difesa c'era lei a chiudere su Occhipinti, una roba da multiverso.
All. Zatelli 6.5 L'impressione è che se Bersani non segna dopo 2 minuti si poteva vedere un'altra partita. Vicino a perdere un altro derby, è vero, ma tutte le volte non è che gli sia mai girata troppo bene (pensiamo al primo tempo della Finale Annovazzi). Il pareggio rimette la squadra in corsa e dà una scarica di adrenalina al gruppo; la rosa è più limitata rispetto a quella che (al completo) vinse lo scudetto un anno fa, ma questo Milan ha ancora tanto da dire.

INTER
Citterio 7.5 Mostruosa in almeno un paio di occasioni. La partita dell'Inter è in controllo sì, ma se lei non fa quelle parate parliamo d'altro.
Dall'Ava 7 Risponde benissimo, sbagliando poco o nulla inventando anche un grande assist per Bersani. 
Occhipinti 8 Imperiosa, matta e spavalda. Giocatrici così fanno innamorare del calcio femminile e ne rappresentano il patrimonio del futuro. 
Clericetti 7 Dominante per tutta la prima parte di gara. Toglie un gol dalla testa di Galluzzi, oltre a difendere alimenta anche la fase offensiva con grande temperamento.
18' st Di Summa 6 Decisiva all'Annovazzi con un gol indimenticabile, stavolta fa il suo senza strafare.
Mazzarola 7 Grande giocata in avvio per Ciurleo, tantissimo volume di gioco, è mancata solo la stoccata vera verso la porta.
Artesani 7 Porta la fascia e gioca nel cuore del campo con la stessa tranquillità di quando porta a spasso il cane (se ne ha uno, ma ci siamo capiti). Intercetta, amministra, interviene, tutto con grande maturità.
Matteoni 7.5 Ogni volta che la vediamo ci piace sempre di più. Centrocampista di slancio che fa tutto bene, e che si mette al 100% al servizio della squadra. Non ricordiamo una sua giocata fine a se stessa.
21' st Ascone 7.5 "Ma come, toglie Matteoni?" pensiamo... poi entra lei e fa una partita da panico. Riaccende l'Inter e scaglia saette verso la porta rossonera.
Ciurleo 6.5 Parte bene e ci prepariamo a vederla spadroneggiare come al solito. Giocherà invece "solo" una buona partita, il che è una notizia per lei.
1' tt Colantuono 6.5 Fa ciò per cui viene messa in campo, cioè irrobustire la mediana per fiaccare la manovra rossonera.
Bersani 7.5 Trasforma in oro il primo pallone che le capita, poco servita per tutta la fase centrale in cui è brava a giocare per la squadra. Si riaccende nel finale in cui non va lontana dalla doppietta. 
All. Cappelletti 6.5 Dopo il vantaggio lampo fa bene ad impostare una partita più tranquilla e prudente, ma la sensazione è che forse la squadra se la sia presa anche un po' troppo comoda. L'Inter si riaccende nel terzo tempo, sembra fatta, ma quel gol rimescola tutto. Ha dalla sua il vantaggio negli scontri diretti col Milan, e quindi tutto il destino in mano. Batoste come quella col Sassuolo, però, non se le può più permettere nemmeno questa Inter.

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