Primavera Femminile
09 Maggio 2024
Doveva finire, prima o poi. L’egemonia giallorossa spostatasi da due anni anche sulla Serie A conosce il suo glorioso epilogo al cospetto di un Milan monumentale. A Tirrenia le giallorosse avevano spettinato il Diavolo. A Cologno ne avevano messo alla prova nervi e convinzioni involandosi verso l’ennesimo scudetto. Stavolta, invece, è stato tutto diverso. La squadra di Zago è perfetta nell’approccio, nell’interpretazione dei momenti, nella gestione e nel confezionamento di un calcio bello e vincente. Della Roma pluricampione d’Italia e prima nella regular season pervengono solo il talento e la velocità di Giulia Galli, il cuore infinito di Catena e un portiere - Merolla - che dopo le incertezze iniziali evita un passivo peggiore.
Notevole l’approccio del Milan nei primissimi minuti con il vigore esplosivo di Appiah e il bel piglio di Arrigoni in mezzo al campo. Proprio lei a propiziare la prima occasione al minuto 7, quando col destro pesca nel cuore dell’area il taglio di Stokic, ma il tocco della serba è alto. La Roma è prudente, attendista quasi, ed è un atteggiamento rischioso che viene ben presto punito dalla foga rossonera. Corre il 9' quando una scatenata Appiah trova l’appoggio profondo per Longobardi, il primo tentativo del centravanti è contrastato, ma la palla resta lì, e al secondo giro Anna non perdona. Tutto perfetto per Zago e le sue in una prima parte di gara infuocata, la cui fiamma è però presto ravvivata anche dalle giallorosse. Giulia Galli la lama che fende da sinistra sull’invito di Sofia Testa; la 7 è una scheggia che anticipa anche l’uscita di Tornaghi cagionando un contatto che per l’arbitro è da rigore. Dal dischetto Ventriglia incrocia col destro e rimette subito la situazione su un pari che alla Roma basterebbe per passare. Tutto da rifare per il Diavolo, o quasi. Perché non c’è neanche il tempo di accusare il colpo che Karen Appiah firma il suo secondo bonus di questa semifinale. L’ex Lumezzane riceve sul lato piccolo dell’area, si beve Pieri e poi scarica sul primo palo un destro vincente che non vede Merolla esente da ogni colpa.
Dopo venti minuti folli la gara si stabilizza. Zago inverte Appiah e Renzotti, dall’altra parte il pericolo numero uno è sempre una fulminante Galli, fermata prima da una Tornaghi in cerca di riscatto, poi contenuta in qualche modo dalla difesa. Gara stabilizzata dicevamo, anzi no, perché il match si riaccende subito in maniera clamorosa regalando un finale di frazione senza senso. L’azione costruita in velocità sulla sinistra da Pomati, Arrigoni e Renzotti è da Playstation al 30’, poi il momento clou quando Stokic mette fuori causa Emanuela Testa con una finta, involandosi a rete e costringendo la 4 giallorossa al fallo da espulsione. E non è finita, perché sulla stessa punizione Sara si inventa una punizione arcobaleno che porta il milan sul 3-1 a fine primo tempo, in 11 contro 10. Viglietta corre ai ripari togliendo una impalpabile Zouhir per coprire il buco in difesa con Michela Fuzio, ma è ancora il Milan a non andare lontano dal gol con un colpo di testa di Longobardi prima dell'intervallo.
Foto FIGC Femminile
Nessun cambio all’inizio del secondo tempo, con Stokic che si conferma ancora arma letale. Sul lancio di Sorelli scappa ancora via a Falzone ma davanti a Merolla calcia non angolato. I minuti scorrono e alla Roma serve un episodio per rientrare in una partita che la sta vedendo solo nel ruolo di comparsa. Giallorosse che vivono sulla determinazione incrollabile di Catena e sulla battaglia nel traffico di Ventriglia, ma dopo l’assist in occasione del rigore non riesce più accendersi Sofia Testa, e ancor più difficoltà mostra l’attesissima Pellegrino Cimò. Milan che dal canto suo gestisce, provando a innescare una Renzotti in crescita e la solita imprendibile Appiah. Arrivano intanto i primi cambi al quarto d’ora. Zago mette Boldrini per Pomati, ammonita e sempre con una condizione da gestire attentamente, e Donolato per Stokic. Giallorosse che tolgono Pieri per Martina Cherubini passando a una difesa a tre affidata alle sole Fuzio, Falzone e Pizzuti. Sempre e solo il Milan a essere pericoloso tanto che serve un miracolo di Merolla per evitare il 4-1 sull’iniziativa di Renzotti. Monica passa di nuovo a sinistra, e un attimo dopo il gol è realtà. Solita accelerazione travolgente e destro chirurgico della 11 che batte il portiere sul primo palo. Sul filo del fuorigioco Galli, ancora su invito di testa, ma fermata in offside in uno spartito giallorosso in cui risuona comunque un solo accordo.
Il Milan non ha fretta ma non rinuncia a provarci sfruttando la superiorità numerica in una fase di gioco in cui la stanchezza comincia a farsi sentire. Altri cambi, altre schermaglie che non mutano la sostanza sino al nuovo miracolo di Merolla su Appiah a evitare il pokerissimo, al tentativo estremo e orgoglioso di Giada Pellegrino Cimò, e all’ennesima incursione di Appiah. a cui manca solo un pizzico di lucidità in più per essere letale.
Roma-Milan 1-4
RETI (0-1, 1-1, 1-4): 9' Longobardi (M), 15' rig. Ventriglia (R), 16' Appiah (M), 37' Stokic (M), 20' st Renzotti (M).
ROMA (4-3-3): Merolla 6.5, Pieri 5 (15' st Cherubini Martina 6), Pizzuti 6 (33' st Bernardi sv), Testa Emanuela 5, Falzone 6 (33' st Canale sv), Catena 7, Galli 7.5, Zouhir 5 (37' Fuzio 6.5), Ventriglia 7, Testa Sofia 6, Pellegrino Cimò 5.5. A disp. Valeri, Losco, Cherubini Maya, Viesti, Caruso. All. Viglietta.
MILAN (4-3-3): Tornaghi 6.5, Zanini 6.5 (35' st De Marco sv), Gemmi 7, Arrigoni 7.5, Sorelli 7, Pomati 7 (16' st Boldrini 6.5), Appiah 8.5, Cesarini 7.5, Longobardi 8 (35' st Cappa Maria Vittoria sv), Stokic 8.5 (16' st Donolato 6.5), Renzotti 8 (23' st Mikulica 6.5). A disp. Lorenzi, Carotenuto, Minnei, Zanisi. All. Zago.
ARBITRO: Ammannati di Firenze 7.
ASSISTENTI: Scorteccia di Firenze e Orsini di Pontedera.
ESPULSA: 36' Testa Emanuela (R).
AMMONITA: Pomati (M).
ROMA
Merolla 6.5 Il gol di Appiah passa dove non doveva passare, ma poi il capitano si riscatta con almeno un paio di miracoli veri.
Pieri 5 In costante difficoltà sia sull’ex Lumezzane che su Renzotti quando questa viene dalla sua parte.
15’ st Cherubini Martina 6 Prova a ravvivare la manovra in un frangente dove ormai è tutto praticamente già scritto.
Pizzuti 6 Meglio di Pieri, ma anche lei lontana dai suoi livelli migliori. (33’ st Bernardi sv)
Testa Emanuela 5 Gara macchiata dall’espulsione, ma prima ancora dalla lettura sbagliata su Stokic che la costringe poi al fallo.
Falzone 6 Le rossonere entrano da tutte le parti, lei comunque riesce a chiudere a testa alta. (33’ st Canale)
Catena 7 La migliore della Roma insieme a Galli. Prestazione commovente, a tratti dà l’idea di tenere in piedi da sola la squadra.
Galli 7.5 Un treno ad alta velocità. Alla lunga la giocata su di lei diventa più prevedibile ma rimane sempre un pericolo, e stiamo parlando di una 2008.
Zohuir 5 Primo tempo totalmente in ombra o quasi, richiamata in panchina quando c’è da ridisegnare l’assetto.
37’ Fuzio 6.5 Ordinata e concentrata, fa quello che è chiamata a fare.
Ventriglia 7 Un rigore trasformato alla perfezione e una prova nel complesso generosa. Lei il suo l’ha fatto.
Testa Sofia 6 Bellissimo il lancio sull’azione del rigore, giocata riprovata anche più avanti. Qualche altro sussulto, ma non basta contro questo Milan.
Pellegrino Cimò 5.5 Il primo pericolo vero da lei arriva a gara finita. Giocatrice tra le più promettenti di tutto il panorama nazionale, forse quella che è mancata di più alla Roma in questa semifinale.
All. Viglietta 5.5 Dura doversi giocare una stagione comunque comandata in gara secca. Durissima restare in dieci dopo meno di quaranta minuti. Il verdetto del campo però racconta di una Roma quasi mai in partita contro il Milan migliore della stagione.
MILAN
Tornaghi 6.5 Non è perfetta nei tempi di uscita, non soltanto in occasione del rigore, ma a parte questo si dimostra affidabile.
Zanini 6.5 Galli imperversa dalla sua parte e tenerla bada non è facile. Concede qualcosa ma offre in compenso una prova di ottima sostanza (35’ st De Marco)
Gemmi 7 Ennesima partita che abbina lucidità difensiva a intraprendenza palla al piede. Tra i punti fermissimi di questa squadra.
Arrigoni 7.5 Dominante in mezzo al campo, fin da subito. Partita gigantesca di fronte alla squadra più temuta d’Italia.
Sorelli 7 Che rivincita dopo la semifinale persa lo scorso anno. Battagliera in difesa, concentrata quando alza la testa e rilancia.
Pomati 7 Azione emblematica: Sorelli sbaglia, Pomati chiude e calamita via il pallone dall’avversaria. Il giallo la limita un po’ ma è la solita immensa promessa.
16’ st Boldrini 6.5 Entra e fa valere tutta la sua esperienza normalizzando svariate situazioni di pericolo.
Appiah 8.5 Forza della natura, a tratti pare una MotoGp in mezzo alle 250. Un assist e un gol, bottino che è pure poco per tutto quello che ha creato in questa semifinale.
Cesarini 7.5 Maturità che fa rima con qualità. Prova solo apparentemente a fari spenti per Erin, che tiene oliato il motore del centrocampo per tutta la partita.
Longobardi 8 Una che fa sempre contare i fatti. Chi è che segna il primo gol della Final Four mettendo la Roma spalle al muro? La Napoletana che ha conquistato Milano, e che ora vuole prendersi tutta Italia. (35’ st Cappa sv)
Stokic 8.5 Le basta un istante per “uccidere” la partita. Prima manda al bar l’avversaria con una finta da panico, poi segna il gol del 3-1 con una punizione perfetta.
16’ st Donolato 6.5 Bell’ingresso, tiene in apprensione la retroguardia giallorossa rispondendo presente.
Renzotti 8 Quando gioca il Milan state pur certi che Monica Renzotti sarà tra le migliori in campo. Un’altra gara leggendaria giocata con gli occhi della tigre. Una gemma assoluta il gol.
23’ st Mikulica 6.5 Dà il cambio a Monica e si cala bene in una partita da accompagnare in porto senza sbavature.
All. Zago 8 Una vittoria storica, che pone fine all’impero della Roma in primavera. Prestazione totale delle sue ragazze in una partita che poteva finire anche con un risultato più largo. Emozioni incredibili per lui che ha “cresciuto” molte delle ragazze interiste che potrebbe ritrovare da avversarie in finale.