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L'Inter si arrende a un grande Sassuolo: niente derby in finale, a sfidare il Milan ci vanno Sciabica e compagne

Nerazzurre che partono forte trascinate da una turbo D'Elia, ma l'inerzia del match cambia presto in maniera irrecuperabile

Inter-Sassuolo

Poteva essere derby in finale sabato al "Davide Astori" del Viola Park, e invece, a contendere lo Scudetto al Milan di Zago ci andrà - con merito - il Sassuolo. Una partita a due facce, quasi tre, in cui l'Inter parte bella e spavalda, smarrendosi strada facendo e disputando un secondo tempo totalmente scarico di opportunità, oltre che faticosissimo sul piano atletico. La partita sottotono di una giocatrice letale come Tironi è specchio di una squadra che non riesce stavolta a fare male con il suo gioco avvolgente che ha in Carolina il suo atipico terminale; l'Inter è una squadra che punta a colpire di pugnale più che ascia, che fiacca la preda a morsi piccoli. Ma questa volta la gorgone si infrange malamente contro lo "Scudo di Perseo" imbracciato da una sublime Manuela Sciabica. Tanta la delusione, perché l'obiettivo era lì a un passo, e a differenza dell'anno passato quando la squadra - fatta di diverse tra queste interpreti - venne abbastanza frullata da una Juve più pronta, questa volta era assolutamente alla portata.

FULMINE D'ELIA

Basta un solo minuto all’Inter per far correre il primo brivido, con un pallone morbido sul secondo palo che di testa Toffano manda sul palo. Sentore che trova conforto in una prima fase di gara in cui le nerazzurre mostrano il loro repertorio fatto di accelerazioni e piccoli tagli inferti all’avversario. Sprazzo fulmineo di D’Elia, conclusione debole di Razza, un’iniziativa di Ciano: tanti jab per tenere all’angolo il Sassuolo in attesa di colpire con il gancio decisivo. D’altronde, chi ha bisogno di vincere a tutti i costi sono le emiliane. Affondo che arriva più convinto quando ancora Rebecca D’Elia apre la bombola del protossido, semina tutti e mette in mezzo un pallone su cui Tironi non arriva di un’unghia. Ancora Inter, ancora D’Elia dopo il quarto d’ora: la prima chance resta lì, la sfera è preda poi di Paola Fadda che però calcia fuori da posizione invitante.

Poco dal Sassuolo nei primi 25 minuti: la posizione di Sciabica è ibrida ma inizialmente poco efficace, le punte restano piuttosto isolate e la più intraprendente è la stellina classe 2009 Giulia Guerzoni. Il pericolo più grosso per la porta di Belli è una verticalizzazione di Venturelli che porta al diagonale Bertola, tiro bloccato a terra dal portiere. Nei primi 25 minuti dicevamo, perché al 30' le neroverdi collezionano l’occasione più netta fino a quel punto dell'incontro: affondo a sinistra di Vargova, Belli esce bene a contrastare Girotto, palla a Perselli che coglie in pieno la traversa.

Foto FIGC

È il sussulto che rimette in partita il Sassuolo e fa capire all’Inter che d’ora in poi servirà qualcosa in più per arrivare all’obiettivo. Ragazze di Balugani che infatti, pur viaggiando perlopiù a luci basse, accendono improvvisamente gli abbaglianti al minuto 40: Sciabica scappa per vie centrali e dà ottimamente sulla corsa di Girotto, che controlla, rientra e scaglia un destro che colpisce la seconda traversa neroverde dell’incontro. Segnali inquietanti, che diventano spettri reali al 44’, col vantaggio emiliano: calcio d’angolo di Bertola, a ridosso dell’area piccola Perselli elude la marcatura di Toffano e devia in rete battendo belli. Partono bene e finiscono male la frazione le nerazzurre, con l'intervallo che arriva benedetto per tirare il fiato e rimettere in ordine le idee.

TANTA FATICA, NESSUNA VERA REAZIONE

Nessun cambio al Viola Park all’inizio di un secondo tempo che deve necessariamente vedere l’Inter aumentare i giri. Eppure è ancora il Sassuolo a far correre brividi. Sciabica è ormai entrata pienamente in partita e mostra tutta la sua classe: sono passati neanche cinque minuti quando la 7 controlla e lascia partire un tiro magnifico che Belli può solo guardare stamparsi sulla traversa (e sono tre). L’Inter non si scuote nei primi minuti, così Mandelli inizia a cambiare qualcosa. Fuori Pavan (buona prova nonostante una condizione comprensibilmente da ritrovare) e D’Elia, dentro Fornara e Santoro. Gara che si fa però sempre più delicata, sempre più pericolosa col passare dei minuti. Il Sassuolo pare a suo agio nel gestire un avversario che ha perso lo smalto della prima mezz’ora, e non riesce più ad armare i suoi cannoni complice anche l’ansia del cronometro che corre verso un esito sbagliato.

Dall’altra parte è Poje Mihelic - sempre più padrona del campo - a verticalizzare per Girotto, la 9 è ben marcata ma trova lo stesso il modo di girarsi e colpire fuori non di molto. Secondo slot di sostituzioni intorno al 20’ con l’Inter che prova a giocarsi la carta Di Cataldo in avanti, tentando anche Consolini bassa a destra, con Verrini che passa centale accnato a Battilana. La prima scintilla nerazzurra del secondo tempo arriva però solo al 25’ con una gran volata di Santoro sulla sinistra (sarà di fatto lei quella più vivace), palla pericolosa messa in mezzo e respinta col piede da Di Nallo. Troppo poco, però, per andare a prendere un Sassuolo che si muove con sapienza, quasi avesse trovato l’antidoto definitivo al morso del serpente. Al trentesimo del secondo tempo l'ultima mossa possibile, o quasi, con Mandelli che butta dentro Viviani per dar manforte a una Tironi che non riceve palloni. Eccezionale Verrini in chiusura su Girotto lanciata, col Sassuolo che riesce a impegnare la fase offensiva con poche giocatrici, mantenendo un grande affollamento dietro che chiude ogni spazio. È un epilogo lento ma inesorabile quello a cui va incontro l’Inter, che mai in tutto il secondo tempo riesce a calciare dalle parti di Di Nallo. Cinque di recupero, c’è solo bel cross di Consolini con lo scontro tra Tironi e Di Nallo, e in finale col Milan ci va, con merito, il Sassuolo di Balugani.

IL TABELLINO

Inter-Sassuolo 0-1
RETI: 44' Perselli (S).
INTER (4-3-3): Belli, Verrini, Compiani (30' st Viviani 6), Razza, Toffano (20' st Consolini 6), Battilana, D'Elia (9' st Santoro), Pavan (9' st Fornara), Tironi, Fadda, Ciano (20' st Di Cataldo). A disp. Capecchi, Bonsi, Bufano, Giudici. All. Mandelli.
SASSUOLO (4-3-1-2): Di Nallo, Venturelli, Vargova, Petrillo, Guerzoni (20' st Tonali), Stankova (28' st Hoxhaj), Sciabica, Poje Mihelic, Girotto, Perselli (28' st Guglielmini), Bertola (20' st Randazzo). A disp. Tortora, Dubravica, Pede, Milani, Picchirallo. All. Balugani.

LE PAGELLE

INTER
Belli 7 
Bene in un paio di situazioni in chiusura, brava nello sporcare con le dita sulla traversa. In altri frangenti sono proprio i legni ad aiutarla, ma nel complesso la sua prova è una delle più convincenti nell'Inter.
Verrini 6.5
Classe 2008, pezzo pregiato del vivaio interista che cresce col passare dei minuti. Aggiungendo anche un po' di spinta a una fase difensiva regolare, e arrivando infine stremata al fischio finale.
Compiani 6
Gara discreta e abbottonata in cui tiene d'occhio Sciabica quando scende dalla sua parte, duellando anche con la propositiva Venturelli.
30' st Viviani 6 Troppo poco tempo per entrare davvero in una partita molto difficile. Si poteva provare prima? Dirlo dopo è facile però...
Razza 7
Un computer portatile dal processore rapido. Brava a tenere il centrocampo sempre in ordine. Non le manca nemmeno un certo spirito combattivo.
Toffano 6
Parte alla grande con quel palo di testa, poi si perde Perselli in occasione del gol e il suo rendimento va progressivamente in calando, come del resto quello di tutta l'Inter.
20' st Consolini 6 Ingresso che varia un po' lo spartito tattico, ma non l'equilibrio del match. Un giallo speso bene.
Battilana 6 Rocciosa, vince molti dei duelli con Bertola e Girotto nel primo tempo. La palla che regala nel finale è però l'emblema di una squadra che in quel momento ha smarrito la strada.
D'Elia 7 Protagonista assoluta dell'incoraggiante avvio nerazzurro. Il boost non è infinito, ma a conti fatti è la migliore dell'Inter.
9' st Santoro 6.5 Ha gamba, forza e fame. L'Inter fa pochissimo nel secondo tempo, ma lo fa grazie a lei.
Pavan 6.5
Giocatrice di caratura superiore, che regala a tratti gemme di un'altra categoria. Ha ancora un'autonomia limitata, e quando esce si fa ancora più dura. Si è percepita però - almeno questa è la nostra impressione - l'alchimia non perfetta con la squadra, e più in generale con il contesto. 
9' st Fornara 6 Nemmeno una giocatrice di generosità e qualità come lei è riuscita a cambiare qualcosa.
Tironi 5.5
Vicina al gol in "estirada", poi praticamente più nulla di realmente pericoloso, stretta nella morsa tra Petrillo e Staskova.
Fadda 6
Bellissima da vedere in azione. Sembra una piccola Bonmatì. Tanti graffi, mancato però il taglio profondo che fa davvero la differenza a questi livelli.
Ciano 5.5
Partita simile a quella di Fadda seppur in un ruolo diverso, lavorando troppo in superficie. Ruba l'occhio, ma non la penna questa volta.
20' st Di Cataldo 6 E' fresca e si vede che ha tanta voglia di dare una mano. Anche lei però va sempre a sbattere contro il muro emiliano.
All. Mandelli
5.5
Una sconfitta non può e non deve deve oscurare un lavoro di sviluppo a lungo termine. L'Inter, però, esce nel momento clou della stagione in maniera abbastanza ingloriosa per la terza volta consecutiva.


SASSUOLO
Di Nallo 7
Notevole in ognuno dei fondamentali che si richiede a un portiere. Compreso un certo spirito temerario.
Venturelli 7.5
Una delle migliori in campo. Tiene e bada un cliente come Jessica Ciano trovando sempre il modo di sganciarsi per fare cose mai banali. Tanta roba.
Vargova 7
Volume della prestazione simile a quello di Venturelli. Questo Sassuolo ha negli esterni armi capaci di fare la differenza a tutta fascia.
Petrillo 7.5
Gli rimbalza tutto addosso, semplicemente. Sarà molto interessante vederla in azione anche contro l'attacco corazzato del Milan.
Guerzoni 7.5
Per l'età che ha dovrebbe giocare ancora a nove, col pallone numero 4 e i cinesini a segnare le linee. Lei non ha ancora compiuto 15 anni ed è quasi pronta per la Serie A. Spiaze che in tanti non seguano il calcio femminile, e non sappiano che in giro ci sono talenti del genere.
20' st Tonali 6.5 La batteria dei cambi riesce a incanalare la partita nella direzione giusta.
Stankova 7
Si completa con Petrillo per una coppia centrale piena di vigore e attenzione. (28' st Hoxhaj 6.5)
Sciabica 8
Le manca il gol, ma il livello e la curva di crescita della sua prestazione sui 90 minuti è ciò che ha fatto maggiormente la differenza in questa partita. 
Poje Mihelic 7.5
Anche lei come Sciabica è cresciuta col passare del tempo, portandosi dietro tutta la squadra. Una giocatrice alla Paul Scholes: pura utilità.
Girotto 7.5
La traversa le nega un gol che sarebbe stato meritato per tutto ciò che ha fatto per la squadra.
Perselli 7.5
Nella prima mezz'ora è quella che fatica a trovare la giusta collocazione, poi i suoi acuti decidono l'incontro e la sua performance va in piena fiducia. (28' st Guglielmini 6.5)
Bertola 7
Prova di spessore dell'ex Atalanta, giocatrice di pochi fronzoli e tanta sostanza. +1 al Fantacalcio per l'assist dalla bandierina.
20' st Randazzo 6.5 Ricambio utile, energia fresca per tenere a bada l'Inter.
All. Balugani 8
Nessuna giocatrice sotto il sette, una finale Scudetto dopo una qualificazione strappata all'ultima giornata proprio contro il Milan. La storia adesso è lì, a novanta minuti di distanza.

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