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Serie B Femminile

Festa salvezza sul campo di casa, tripudio di gioia per la neopromossa

Bella gara da ambo le parti, cuneesi salvate dai legni, ottengono l'ennesimo risultato utile sul Paschiero contro la settima

SERIE B FEMMINILE FREEDOM-GENOA 0-0

Serie B femminile Freedom-Genoa 0-0: la festa delle biancoblù (foto Susanna Gerbaudo)

Ci sono storie che valgono la pena di essere raccontate. Storie che emozionano, che appassionano, che uniscono. Che molto spesso solo il calcio sa descrivere. Viaggi lunghi, sentieri tortuosi con l'obiettivo di raggiungere quella meta, così lontana e in un attimo così vicina. È la storia della Freedom, che oggi festeggia con il proprio pubblico quella che è definibile un'impresa, una salvezza agguantata con due giornate d'anticipo, con una squadra che a fine girone d'andata navigava al terz'ultimo posto senza una precisa identità.

È la storia di Michele Ardito che accumula il doppio dei punti raccolti nella prima parte di stagione, cambia il volto della squadra e quasi trasforma questo campo da tabù a fortino. È la storia di Zito e Martìn, i volti nuovi di questa squadra, protagoniste assolute della rimonta, simbolo del lavoro di una società sempre sul pezzo e che anche oggi hanno confermato di essere decisive.

La Freedom saluta così il Paschiero con un pareggio a reti bianche, 0-0 contro un ottimo Genoa che è stato fermato solamente da due traverse, ma che a sua volta arrivava al Paschiero senza aver più nulla da chiedere alla classifica, se non cercare di migliorare la posizione nel tabellone che comunque lo vede al 7° posto, dopo una stagione sicuramente positiva. Un pareggio che all'apparenza alluderebbe ad una brutta gara, che invece è stata ben giocata da entrambe le parti, forse addirittura una delle piu belle dal punto di vista tattico, del gioco e delle trame costruite. Questo l'esito della gara relativa alla 29° giornata di Serie B, utile chiaramente a livello meramente statistico. Si aspettava di fatto soltanto il fischio finale, che poi ha scatenato la festa di tutta la squadra con i tifosi, come al solito accorsi in gran numero per celebrare la prima storica salvezza della squadra in Serie B. Ripartirà da qui, da questo entusiasmo, la Freedom, nella prossima stagione, ma prima c'è da andare in trasferta contro il Chievo per quella che sarà l'ultima gara del campionato.

LA CRONACA

FREEDOM-GENOA

Novità tattiche e traversa che salva la Freedom

Solito modulo ma interpreti diversi per Michele Ardito che scende in campo con il solito 3-5-2. Nucera ritorna tra i pali, Ara prende il posto di Asta sulla sinistra, con il terzino goleador che va a fare la punta al fianco di Burbassi, arretrando la posizione di Martìn che si abbassa tra i centrocampisti per agevolare la manovra. Dall'altra parte 4-3-3 per Filippini che riconferma Macera in porta e punta tutto sulla velocità e la fame di Bargi a caccia di reti pesanti per mantenere il primato nella classifica cannonieri, e la fisicità di Ferrato.

Pronti-via e la gara si dimostra subito molto bloccata nonostante le buone trame di gioco sviluppate da entrambe le formazioni. Il primo pericolo arriva al 15' con la conclusione da fuori di Tardini che termina alta non di molto. Fase centrale del match dove nessuna squadra riesce a prevalere sull'altra tenendo il pallino del gioco, e allora come al solito si rivelano letali le palle inattive. Al 28' Fernandez, dopo uno scambio corto da calcio d'angolo, fa partire un velenosissimo tiro-cross che si stampa sulla traversa a Nucera battuta. Ma immediata la reazione delle piemontesi che si riversano davanti un minuto più tardi. Ottimo spunto di Devoto che converge, allarga per Cocco, e pallone in mezzo per Asta che non arriva di un soffio, sul proseguimento dell'azione prova il destro Martin debole tra le braccia di Macera. Buon momento per la Freedom che ci riprova nuovamente 3 minuti più tardi con Devoto, la cui conclusione da fuori area si abbassa ma non a sufficienza e termina di poco alta sulla traversa.

L'ultima occasione dei primi 45' ovviamente è sui piedi di Bargi che non ha giocato una partita semplice, ha toccato pochi palloni, ma gliene serve uno per depositarlo in rete al 43' dopo un rimpallo che alla fine la favorisce e le permette di battere Nucera. Tutto fermo però, posizione irregolare, tra le proteste della panchina ospite, e dunque prima frazione che termina con il punteggio inchiodato sullo 0-0.

Altra traversa, poi la festa liberatoria

Secondo tempo che riprende con le stesse interpreti. Squadre che spesso si ritrovano scoperte in ripartenza, spaccate in due, ma paradossalmente le vere e proprie azioni da gol sono pochissime, ancora meno rispetto a quelle del primo tempo. Ne beneficia sicuramente lo spettacolo, ma alla fine a spiccare si rivelano essere soprattutto le difese, Bruni da una parte e Giles dall'altra su tutte, in una giornata dove entrambi gli attacchi hanno steccato.

La prima vera e propria occasione da gol arriva al 69' con il calcio d'angolo di Mele, traiettoria a rientrare che già nel primo tempo stava per beffare Nucera, in questa occasione è nuovamente la traversa a salvare l'estrema difensora piemontese con nessuna giocatrice del Genoa in area che è poi riuscita a correggere in rete. Al 76' per la Freedom ci ha provato Mellano, entrata da qualche minuto, di fatto con l'unica vera occasione pericolosa della ripresa per la squadra di Ardito, con un tiro dal limite che di poco non trova il bersaglio grosso, ovvero l'incrocio dei pali.

Nel finale ci vuole una super Nucera, ancora una volta, per tenere in vita la Freedom e il risultato. Bargi protagonista, si avventa su un pallone sulla quale c'è la doppia copertura di due difensore, entrambe bruciate in velocità dalla bomber ligure che passa in mezzo, cerca di allungarsi la sfera per superare Nucera in uscita, ma l'intervento della portiera classe 2004 è perfetto, al limite della sua area di rigore, bloccando in tuffo. Strozzato in gola l'urlo di gioia per quello che sarebbe stato il 23° gol stagionale per Bargi, appuntamento da rimandare. Termina qui la gara, con tutta la Freedom munita di maglia celebrativa, compreso lo staff, che al fischio finale si lascia andare ad un urlo di gioia che darà inizio ai festeggiamenti con tutto il pubblico.

IL TABELLINO

FREEDOM-GENOA 0-0

FREEDOM (3-5-2): Nucera 6.5, Bruni 6.5, Zito 6.5, Giatras 6.5, Devoto 6.5, Di Lascio 6.5 (12' st Battaglioli 6), Cocco 6 (31' st Fadini sv), Ara 6 (12' st Mellano 6), Martìn 6, Burbassi 6.5, Asta 6 (42' st Vazquez sv). A disp. Servetto, Marrone, Serna, Passarella, Aime. All. Ardito 6.5 - Galletto 6.5 Dir. De Luca.

GENOA (4-3-3): Macera 6.5, fernandez 6.5 (36' st Oliva sv), Lucafò 6, Giles 7, Mele 6.5, Scuratti 6 (21' st Campora 6), Tardini 6.5, Bettalli 6 (36' st Abate sv), Acuti 6, Ferrato 6 (27' st Parodi sv), Bargi 6. A disp. Errico, Forcinella, Rossi, Parolo, Costi. All. Filippini 6.5.

ARBITRO: Riahi di Lovere 6

AMMONITE:  Mele (G), Cocco (F), Burbassi (F).

LE PAGELLE

FREEDOM

Nucera 6.5 Bene nelle uscite e sicura nelle prese alte. Graziata due volte dalla traversa, salva il risultato con un intervento formidabile in uscita su Bargi nel secondo tempo.

Bruni 6.5 Gran bella gara per il centrale di Ardito, ormai stabilmente in posizione di braccetto destro. Protagonista di diversi ottimi interventi contro clienti scomodi come Bargi, bene anche in impostazione.

Zito 6.5 Come al solito, il baluardo della difesa piemontese. Rimangono impressi quei due interventi pulitissimi in scivolata dentro l'area di rigore a salvare due potenziali occasioni pericolosissime per le avversarie. E il pubblico ha gradito.

Giatras 6.5 Partita ottima anche per lei che inevitabilmente concede qualcosa in velocità a Bargi, ma ha lottato su ogni pallone rendendo la vita difficile alle attaccanti di Filippini. Spesso le azioni palla a terra dalla difesa partivano proprio da lei.

Devoto 6.5 La migliore della Freedom nel primo tempo, con la solita tecnica abbinata a grande corsa che le permettono di fare la differenza sul settore di destra. Spesso viene in mezzo al campo a giocare con le compagne.

Di Lascio 6.5 La regia è sempre la sua, e se oggi si sono viste gran belle trame di gioco il merito non può che essere della centrocampista di Ardito che è nettamente salita di livello in questa seconda metà di stagione.

12' st Battaglioli 6 Meglio in fase difensiva dove dà un grande mano, rispetto a quella offensiva dove riesce a proporsi poco.

Cocco 6 Partita di sostanza di Cocco, che ha dato una grande mano in costruzione e in accompagnamento della manovra offensiva.

Ara 6 Parte da titolare dopo diversi mesi e per la prima volta sotto la guida di Ardito. Schierata da quinta a sinistra, ha ripagato la fiducia dell'allenatore con una discreta partita.

12' st Mellano 6 Entra bene in campo, ha cercato di dare quel qualcosa in più e per poco non trovava la rete con un gran tiro dal limite.

Martìn 6 Ormai la regista offensiva della squadra che viene in mezzo al campo per giocare il pallone con la sua qualità. Un po' di imprecisione, ma in generale poche chance avute per far male a Macera.

Burbassi 6.5 Ha salutato il Paschiero mettendoci la grinta e la voglia di sempre. Con la solita sensazione che possa sempre creare scompiglio quando parte palla al piede. Tra le giocatrici dal quale ripartire il prossimo anno, uno dei punti fermi non può che essere lei.

Asta 6 Dove la metti sta. Oggi Ardito sperimenta, partendo dall'inizio con lei punta al fianco di Burbassi, per lasciare spazio ad Ara sulla sinistra. Chiaramente non il suo ruolo prediletto, ma è riuscita a non sfigurare nemmeno in quella posizione. Definizione di duttilità.

All.Ardito 6.5 Altro risultato utile contro una squadra sicuramente più attrezzata come il Genoa. La squadra dimostra di stare sempre sul pezzo, in grado spesso di divertirsi e divertire con un buon gioco. Alla fine è festa meritata con il pubblico per la storica salvezza ottenuta con due giornate d'anticipo.

GENOA

Macera 6.5 Con la sicurezza degna di una titolare affermata, si distingue per la sua ottima tecnica con i piedi che la porta spesso ad abbandonare i limiti dell'area per impostare, permettendosi anche qualche rischio dribblando gli avversari in pressione. Ha sempre avuto ragione lei

Fernandez 6.5 Quanto ha spinto il terzino di Filippini. Ha accompagnato moltissimo la fase offensiva, senza dimenticarsi di dare una mano dietro. Sfiora la prima gioia personale del campionato con una traversa colpita nel primo tempo

Lucafò 6 Sempre tanto spazio per impostare per lei, e spesso ha eseguito bene. Dietro sicura negli interventi e nella gestione del possesso

Giles 7 Dalle sue parti oggi non si passava, non c'era nulla da fare. Con la straordinaria capacità di riuscire anche a ribaltare l'azione partendo palla al piede come un treno dalla difesa.

Mele 6.5 Quanta corsa, quanto sacrificio. Ha fatto su e giù mille volte sulla fascia sinistra, sfiorando anche il gol da angolo, colpendo la seconda traversa di giornata per il Genoa

Scuratti 6 Ha provato diversi inserimenti, per il resto è sembrata la più in ombra del centrocampo di Filippini

21' st Campora 6 Entra bene ma non riesce a incidere.

Tardini 6.5 Il faro del centrocampo del Bologna. La tuttofare che imposta, recupera, gestisce e spesso va anche al tiro. Preziosissima

Bettalli 6 Qualche incursione, qualche spunto in dribbling, è mancata però la zampata vincente in una giornata dove gli attacchi non hanno proprio brillato

Acuti 6 Generosa anche la sua prestazione, sulla destra dove ha provato a mettere diversi cross interessanti.

Ferrato 6 Partita complicata per lei spesso costretta a giocare unicamente spalle alla porta. E con avversari come Giatras non è mai semplice. Ha vinto comunque qualche duello, smistando bene il pallone e favorendo spesso Bargi con le sue spizzate.

Bargi 6 Sarebbe da 5.5, da lei ci si aspetta sempre qualcosa in più. Oggi ha gestito male qualche situazione interessante incaponendosi spesso nell'azione personale. Ha toccato pochi palloni ma nonostante ciò aveva realizzato una rete annullata per fuorigioco e con uno scatto fulminante ha costretto Nucera al miracolo in uscita. Impressionante la sua fame e la sua velocità.

All.Filippini 6.5 Squadra che arriva al Paschiero senza chiedere più nulla alla classifica e che mostra comunque un ottimo calcio, con diverse trame e diversi spunti davvero interessanti. Ci sarebbe voluto un po' di pizzico di fortuna in più. Il futuro è sicuramente roseo per il Genoa

LE INTERVISTE

Antonio Filippini (tecnico Genoa): «Partita dove loro avevano già raggiunto la salvezza e noi volevamo migliorare la nostra classifica. Oggi abbiamo fatto una buona gara sotto l'aspetto del gioco, ci è mancato solo il gol, ma abbiamo dominato tutta la gara aldilà di qualche contropiede. Dobbiamo migliorare su questo aspetto per la prossima stagione. L'obiettivo stagionale era quello di alzare il livello e ci siamo riusciti, raggiungendo squadre come Verona e Chievo. Volevamo essere la quinta forza del campionato ma non ci siamo riusciti, ma la stagione rimane comunque positiva. Sappiamo dove migliorare per il prossimo anno, cercando sempre di fare meglio».

Michele Ardito (tecnico Freedom):«Ci tenevamo a chiudere bene in casa, vista la prima parte di campionato dove giocare in casa sembrava un tabù. Ringrazio sempre il pubblico che ci sostiene sempre, anche in trasferta. Chiaro che volevamo vincerla ma davanti c'era un avversario di spessore e quindi le ragazze son state brave a interpretare bene la partita. Forse una delle partite più belle a livello tattico da parte di entrambe. Sull'evoluzione della squadra, ho trovato inizialmente una squadra demotivata, frutto di una prima parte di campionato contraddistinta da tanti risultati negativi, non poteva essere altrimenti. Il mio segreto è stato lavorare sui principi di gioco con le mie giocatrici, con il mio staff, con precise regole di spogliatoio e cercando di proporre un bel calcio, secondo le mie idee tattiche che oggi le giocatrici hanno messo in campo. È stato un bel percorso di cui ringrazio pubblicamente tutti. Anche oggi nessuno si è tirato indietro nonostante davanti avessimo contro una ottima formazione, con la Bargi che voleva mantenere il primato di capocannoniere. Il nostro obiettivo rimaneva quello di non perdere in casa, anzi provare a vincere e penso che alla fine il risultato sia giusto. Non posso rimproverare niente a nessuno, e dedico questa salvezza a tutti, giocatrici, squadre, staff, famiglia e tutti coloro che mi sono stati accanto. Senza di loro non avrei potuto far nulla. Posso vantarmi, e ne sono orgoglioso, di aver aiutato, insieme al presidente Merlo, nel mantenimento in questa categoria in una piazza importante come Cuneo. Contemporaneamente alle uscite (Pinna ndr), si sono aggiunti infortuni come quelli di Franco, Armitano, Parscandolo e innesti come Zito e Martin si sono calate benissimo in questa realtà. Questa squadra sicuramente non ha avuto fortuna, ma questa è iniziata a girarci appena abbiamo cominciato a lavorare, perché il lavoro paga sempre. Conosco le ambizioni del Presidente, l'obiettivo del prossimo anno sarà quello di non far soffrire così tanto la società e avrà capito che la serie B è una categoria importante. Quindi son sicuro che la Freedom il prossimo anno farà parlare di lei ai nastri di partenza. Il progetto è sicuramente importante».

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