Primavera Femminile
17 Maggio 2024
Lavin
C’è un po’ di Brianza nel primo Scudetto Primavera della storia rossonera. Capitanata dall’arcorese Nadine Sorelli, la squadra rossonera Under 19 di Matteo Zago ha schierato tra i pali una ragazza di Correzzana che già aveva fatto parlare di sé e del suo talento in passato, e non soltanto nel calcio. Lavinia Tornaghi, classe 2006, ha chiuso al Viola Park di Firenze il cerchio di un anno incredibile, faticoso, ma alla fine bellissimo. Una stagione di riscatto, sportivo e umano, che accomuna in qualche modo il suo destino a quello dell’allenatore che, proprio come lei, in estate aveva salutato l’Inter per approdare in rossonero.
È il 25 giugno del 2023 a Senigallia, e indossando la maglia nerazzurra, la stessa che veste da tanti anni ormai, Lavinia Tornaghi viene eliminata nella semifinale per lo Scudetto da quelle che poi sarebbero diventate le sue compagne (Pomati, Gemmi, De Marco e Longobardi erano titolari in quella partita). Ma questo lei non lo sa ancora. Perché quella partita - caratterizzata soprattutto dall'errore che concede il gol che rimette il Milan in partita, e da una sostituzione arrivata subito dopo il pareggio rossonero - prelude a un momento di grande sconforto, che la porta quasi al punto di decidere di smettere col calcio.
Si dice, però, che quando sei convinto di essere arrivato alla fine, in realtà quello è soltanto l’inizio. E così è anche per lei che, conclusa l’esperienza con l’Inter, trova nel Milan l’opportunità di ricominciare daccapo, per far conoscere una nuova versione di Lavinia Tornaghi, prima di tutto a se stessa. In rossonero Lavinia riesce a rigenerarsi, a "riprogrammarsi" un po' come nei problemi che risolve con la Nazionale di Informatica con la quale ha ha vinto titoli e medaglie anche a livello europeo. E al Milan ritrova dopo qualche mese proprio Matteo Zago che aveva nel frattempo compiuto un passo analogo. Prima come dirigente, poi come allenatore quando la società promuove Davide Corti in prima squadra affidando a tecnico di scuola Enotria la guida della Primavera.
Nasce così una nuova storia, che racconta la crescita di un gruppo che diventa strada facendo sempre più forte, mese dopo mese. Il Milan a dicembre va a Torino e rifila quattro gol alla Juve, poi vince per la seconda volta il Torneo di Viareggio femminile cementando in quell’esperienza i legami di squadra, dentro e fuori dal campo. Rossonere che arrivano così alla Final Four di Firenze con tanta voglia e tanta convinzione, così tanta da stravincere la semifinale contro una Roma che dominava la categoria da anni. E poi l’ultimo brivido, sabato 11 maggio, contro quel Sassuolo arresosi solo ai supplementari, ma che non è riuscito a rovinare la stagione del Milan, e di una ragazza che voleva smettere, ma che invece è andata a prendersi il ruolo più delicato nella squadra Campione d'Italia.