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Under 17 Femminile

In dieci per settanta minuti, rimontano dal 4-1 al 4-3 tenendo tutto aperto in vista del ritorno

Bianconere che non riescono a dare il colpo di grazia e subiscono il ritorno rossonero: contestatissima la direzione, ma una partita del genere senza terna è un insulto al calcio femminile

Milan-Juve

Annais Stendardi e Marta Iannaccone

Ci sarebbe materiale per un romanzo intero da una partita che definire "folle" non è riduttivo. In termini tecnici, in termini emozionali, in termini di spettacolo. Un quarto di finale Scudetto tra il meglio che il calcio giovanile femminile possa offrire, tra due squadre che si chiamano Milan e Juventus, non basta però per avere una terna arbitrale a dirigerlo. Cosa che non è mai mancata - per esempio - in tutte le fasi dai playoff in avanti nelle giovanili maschili regionali. Perché se l'arbitraggio di Lucente da Pavia si può discutere, e tanto, il fatto che un giovane arbitro si trovi da solo a gestire una partita così importante, è un vero e proprio insulto a ragazze del genere.
Si torna a casa dal Vismara con tante immagini forti impresse nella mente. Quella di Bianca Artioli che esce dal campo in lacrime, espulsa dopo venti minuti, è accompagnata dal rumore di un sogno che si spezza. Quella di un Milan che segna due gol inferiorità numerica, dopo essere finito sul 4-1 a inizio secondo tempo, ha il colore e il calore di una fiamma che non si è mai spenta. In mezzo tanta Juve: una squadra sontuosa, tecnicamente e atleticamente splendida, ma che non può tornare a Torino pienamente soddisfatta per aver sciupato un triplo vantaggio in superiorità numerica.

MILAN IN DIECI DOPO 20 MINUTI


Treccani conferma la sua formazione tipo ma con la rientrante Pomati bassa a destra al posto di Rabbolini. Fiducia a Hu sulla trequarti con Stendardi prima punta e Appiah-Montaperto sugli esterni d'attacco. Due trequartiste per Scarcella (Iannaccone-Piccardi) con Demarchi in cabina di regia. Davanti parte Perfetti a sinistra con Copelli inizialmente in panchina. Juve che si fa ampiamente preferire nella prima porzione di gara con Tosello che fa un lavoro devastante, Bertora che troneggia, Ferraresi che sprizza personalità al centro dell'attacco. Bene anche Piccardi, che scocca il destro al nono, poi serve per il colpo di testa debole di Iannaccone. Sembra - in questa fase - un confronto tra una squadra armata di spada, e una soltanto di bastone. Superiorità che si concretizza in una clamorosa discesa proprio di Tosello, al 19', che scambia nello stretto con Di Bello e costringe Rai al miracolo. Un attimo dopo l'episodio chiave: mischione in area rossonera e pallone che schizza sul braccio di Artioli al minuto 20. L'arbitro valuta l'interruzione di una chiara occasione di gol, concedendo rigore ed espellendo Bianca nel putiferio generale. Un rigore che pare esserci, sul rosso invece si entra nella delicata questione tra ciò che dice il regolamento, e ciò che un arbitro di esperienza e buon senso può e dovrebbe fare in certi momenti. Una cosa è certa, se prendi un'espulsione del genere diventi pazzo e non puoi non provare un forte senso di ingiustizia. E la sensazione è che anche a parti invertite il sentimento sarebbe stato lo stesso anche da parte juventina. Dal dischetto Iannaccone non perdona, il Milan si riassesta con un 4-2-3 arretrando Peres in difesa ma dieci minuti dopo prende anche il secondo. Altra discesa spaventosa di Tosello che dà a Ferraresi, il tiro di Eleonora è leggermente fuori misura ma trova sulla deviazione la sfortunata deviazione in autorete di Rebecca Rai

Il Milan soffre, ma è vivo. Treccani scambia Appiah con Montaperto e partendo da sinistra Karen ha la prima grande chance in velocità chiamando Mallardi a mostrare tutte le sue qualità. È una scarica di adrenalina che prelude al gol del 2-1. Calcio d'angolo di Hu e deviazione vincente di Stendardi che trasforma in oro il primo vero pallone toccato. Esultano le rossonere, ma cinque minuti dopo la Juve segna ancora con una spaccata volante di Piccardi, e Milan che protesta di nuovo per un possibile fuorigioco sul nascere dell'azione, in prossimità della linea di fondo.

EL TACONAZO DI MARTA

L'unico cambio a inizio ripresa è Copelli per Perfetti, con il talento veneto della Juve che ci mette una manciata di secondi ad andare in gol. Mezza rete però è di Iannaccone, che illumina il Vismara con un assist di tacco che manda letteralmente in porta la compagna. Sotto 4-1, in dieci contro undici, il Milan è metaforicamente sotto un treno, ma a trascinarlo via dai binari ci pensa ancora una volta Stendardi. Fantastica giocata nello stretto di Annais che costringe Messa al fallo da rigore: dagli undici metri va proprio l'attaccante col fiocco azzurro, che trasforma per il 4-2. È un momento chiave, perché Treccani toglie un attimo dopo proprio Stendardi e Montaperto per Lupatini e Rabbolini, restituendo Peres al centrocampo in un sistema 4-3-2. Inizia allora una fase di gioco in cui la Juve gioca, ma per quanto sia bella non riesce ad affondare. Il Milan resta allora orgogliosamente in partita, opponendo fiera resistenza e provando a sfruttare la freschezza di Lupo e il vigore di Appiah. Bianconere vicine al gol con il piatto sottomisura di Santarella assistita da Copelli e con una bella serpentina di Di Bello. Milan che si vede negato un altro rigore abbastanza solare per contatto di Mallardi sulla lanciatissima Appiah. Al minuto 38', però le rossonere ce la fanno e segnano un gol di capitale importanza nell'economia del doppio incontro. Strepitosa Lupatini nel guadagnarsi lo spazio per servire Appiah, con Karen che - solo lei sa come - si gira e trova lo spazio per scaricare in gol il 3-4. Nel finale la Juve reclama per un contatto in area su Copelli, a coronamento di una direzione arbitrale "da incubo", ma il risultato non cambierà più. Juve bella, tanto forse da specchiarsi, Milan che finisce col sangue fra i denti, ma col fuoco acceso negli occhi. E a Torino si preannuncia un'altra incredibile battaglia.

IL TABELLINO

Milan-Juventus 3-4
RETI (0-2, 1-2, 1-4, 3-4): 21' rig. Iannaccone (J), 33' aut. Rai Rebecca (M), 40' Stendardi (M), 44' Piccardi (J), 3' st Copelli (J), 8' st rig. Stendardi (M), 38' st Appiah (M).
MILAN (4-2-1-3): Rai Giulia 7, Pomati 7, Rai Rebecca 6, Peres 6.5, Artioli 6, Bonanomi 7, Montaperto 6.5 (9' st Rabbolini 6.5), Zapelli 6 (34' st Abbatangelo sv), Stendardi 8 (9' st Lupatini 7.5), Hu 6.5, Appiah 8. A disp. Lopez, Atamo, Nicosia, Tomaselli, Franco, Di Falco. All. Treccani 7.
JUVENTUS (4-1-2-3): Mallardi 6.5, Bertero 6.5 (14' st Mariotti 6), Tosello 8 (35' st La Greca sv), Messa 6.5, Bertora 7.5, Demarchi 7, Di Bello 7, Piccardi 7.5, Ferraresi 7, Iannaccone 7.5 (10' st Santarella 6.5), Perfetti 6.5 (1' st Copelli 7.5). A disp. Sossai, Ursillo, D'Ettorre, Lauriola, Giaquinto. All. Scarcella - Lombardo 7. Dir. Lezoli.
ARBITRO: Lucente di Pavia 4.5.
ESPULSI: 20' Artioli (M), all. Treccani (M).

LE PAGELLE

MILAN

Rai Giulia 7 Prende 4 gol ma nessuno con evidenti responsabilità. In compenso si esalta con diversi interventi decisivi che evitano al Milan di andare sotto prima. Sicuramente tra le più positive.
Pomati 7 Inizio non dei più semplici. Cresce col passare dei minuti e in particolar modo quando viene rimessa al centro della difesa. Nell'ultima fase della partita la sua personalità permette al Milan di restare sempre in partita a testa altissima.
Rai Rebecca 6 Pesa l'autorete in una prestazione generosa in cui soffre sicuramente Di Bello, ma riesce molto spesso a limitarla.
Peres 6.5 Avvio non positivo in cui soffre la forza e la qualità del duo Piccardi-Iannaccone. Si sacrifica bene nel ruolo di difensore centrale, riesce a far vedere buone cose nell'ultima fase del match quando il Milan riesce a gettare il cuore oltre l'ostacolo e a rimettere in ballo la qualificazione.
Bonanomi 7 La sua cpu stavolta si surriscalda parecchio, ma il sistema operativo non crasha mai. Meno dominante del solito, ma affrontava il massimo livello di difficoltà. Risolve tante situazioni spinose alleggerendo sempre con intelligenza la pressione.
Artioli 6 Quasi impossibile da giudicare. L'avvio di gara è in apnea, ma come per tutto il Milan, poi l'espulsione che toglie dai giochi - anche per il ritorno - una delle più belle rivelazioni stagionali della squadra.
Montaperto 6.5 Una di quelle che ci prova di più nel primo tempo, anche su punizione. Non è però al top in quanto a condizione, e per questo non ha la brillantezza dei tempi migliori.
9' st Rabbolini 6.5 Riprende posto nel ruolo di terzina con Pomati che scala in mezzo, dimostrandosi nel complesso sempre affidabile. 
Zapelli 6 Fatica stavolta a tenere il passo delle avversarie e il ritmo che la Juve impone alla partita. Si spende sempre tanto per bilanciare il centrocampo, ma la sua gara è parecchio in affanno. (34' st Abbatangelo sv)
Stendardi 8 Come già accaduto con l'Inter non sembra adeguatamente assistita né dal centrocampo né dalle fasce. E allora Annais ci pensa da sola. Letale sul corner di Hu alla prima palla, nella ripresa si guadagna il rigore con una giocata da fuoriclasse e poi va lei stessa a trasformarlo.
9' st Lupatini 7.5 Il Milan può rimettere a posto il centrocampo perché davanti che lei che lotta e corre per due. Eccezionale la giocata che porta al gol di Appiah.
Hu 6.5 Prestazione di buon spessore arricchita anche dal corner che porta al gol di Stendardi, e da tutti gli altri ben calciati. Apprezzabile per spirito battagliero, per la gestione nello stretto, per la voglia di venirsi a prendere il pallone anche a ridosso della difesa. Manca però sempre d'incisività, di pericolosità e di giocate davvero illuminanti.
Appiah 8 La Juve ha dimostrato di essere probabilmente più forte. Ma una giocatrice così non ce l'ha. Una grande occasione nel primo tempo, una progressione che la porta a un probabilissimo rigore non fischiato nel secondo, poi un gol pesantissimo raccogliendo il pallone e lavorandolo da campionessa.
All. Treccani 7 Si affida alla formazione che gli dà più certezze, ma nei primi 20 minuti la Juve spadroneggia. La squadra tuttavia resta sempre in partita anche in inferiorità numerica. Vincente la mossa di privarsi di Stendardi per ripristinare difesa e centrocampo, affidando l'attacco a due attaccanti più di corsa come Appiah e Lupatini.

JUVENTUS

Mallardi 6.5 Settembre 2009 sulla carta d'identità per quella che da molti è considerata il portiere di più grande prospettiva di tutto il panorama nazionale. Dimostra perché murando Appiah nel primo tempo e giocando con grande tranquillità. Il contatto della ripresa su Karen era però con tutta probabilità da rigore.
Bertero 6.5 Bene soprattutto nella prima fase della partita, dove guerreggia a testa alta con Montaperto partecipando anche alla manovra offensiva.
14' st Mariotti 6 Dà il cambio a Bertero in una fase strana della partita in cui la Juve non dà più quella sensazione di superiorità vista nel primo tempo.
Tosello 8 Tolti i bonus dei gol e degli assist è probabilmente la migliore in campo in assoluto. Arcigna in difesa, davanti si sgancia come e quando vuole andando sempre a creare superiorità numerica sul fronte offensivo. Un'affettatrice. (35' st La Greca sv)
Messa 6.5 Causa il rigore che rimette in partita il Milan, e se il Milan non segnava in quei minuti era finito. Ha però due attenuanti: Stendardi fa una giocata sensazionale, e ricordiamoci sempre che è una 2009.
Bertora 7.5 Pur con qualche piccola sbavatura si conferma ancora una volta una giocatrice sublime. Nella Top 11 ideale di Sprint e Sport, da quando Sprint e Sport segue il calcio femminile, un posto al centro della difesa è di Carolina Bertora.
Demarchi 7 Juve che gioca con cinque giocatrici ampiamente offensive, lasciando a Milly il compito di tenere il centrocampo pulito. Giocatrice deliziosa, per palati fini.
Di Bello 7 Graffiante e imprevedibile come gli artigli di un gatto. Nella varietà di soluzioni della Juve le sue caratteristiche sono uniche e preziose.
Piccardi 7.5 L'ultima volta l'avevamo vista qui a Milano ai tempi dell'Under 15 di Vood. Ritroviamo una ragazza con la stessa grande attitudine di allora, ma che ha avuto nel frattempo un'evoluzione fisica straordinaria.
Ferraresi 7 La determinazione e la fierezza che c'è nei suoi occhi, e nel suo modo di giocare, ricorda quella di Monica Renzotti. Una tigre a strisce bianche e nere.
Iannaccone 7.5 Un mix di forza fisica e tecnica, ma nel suo bagaglio c'è anche un pizzico di follia, e quella spensieratezza e felicità nel giocare che si trovano solo nel calcio femminile.
20' st Santarella 6.5 Prende posto come prima punta con Ferraresi che arretra al posto di Iannaccone. Garantisce un buon riferimento, lascia però una bella occasione sul piatto.
Perfetti 6 Nel notevole primo tempo della Juve è quella che riesce a essere forse meno esuberante. Complice anche il fatto che agisce nella zona presidiata da un drago come Pomati.
1' st Copelli 7.5 Un gol istantantaneo, un ottimo assist per Santarella, un rigore che ci poteva stare. Paradossale il fatto che con lei in campo la Juve finisca per farsi (parzialmente) rimontare.
All. Scarcella 7 Le sue ragazze esultano giustamente a fine partita, perché comunque sia sono venute a vincere in casa del Milan, offrendo sprazzi di grandissimo calcio. Per come si era messa, però, non può essere del tutto contento del risultato finale.

ARBITRO

Lucente di Pavia 4.5 Fischietto che giostra tra campionati regionali e nazionali, quindi non uno sprovveduto. Se ha visto il tocco di mano di Artioli su un pallone che stava entrando in porta (dalla tribuna non era chiarissimo), ci stava da regolamento anche il rosso. Però porca miseria... Questa era la prima partita VERA di tutta la stagione per delle ragazze che fino a marzo sono state messe a giocare fuoriclassifica coi maschi, e poi hanno "passeggiato" o quasi nel girone che ha portato a questo scontro diretto. Lui questo probabilmente non lo sapeva, ma non c'era nemmeno una terna a dargli una mano. Questo è lo scandalo vero. Oltre al rosso, però, ci sono dubbi anche sul terzo gol della Juve per un possibile fuorigioco, mancano un rigore su Appiah e probabilmente anche uno su Copelli. 

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