Under 15 Femminile
09 Giugno 2024
UNDER 15 Femminile: Dalila Giacomello e Giulia Farina
Un cammino lunghissimo, cominciato con la fase regionale e poi splendidamente vissuto tra le mille salite dei playoff e della fase interregionale. Tutto per arrivare fino a qui, tra le migliori otto d'Italia e ad una manciata di partite dalla gloria eterna. La Pro Sesto ha vissuto ognuna di queste fasi aumentando il proprio livello e le proprie ambizioni, arrivando a guardare in faccia e sfidare il gotha del calcio femminile. Oggi però il terreno era ancora inesplorato e sul proprio cammino la squadra di Terranova ha dovuto fare i conti con una Dea partita con ambizioni superiori e presentatasi a Sesto dopo aver dominato il proprio girone. Sulla carta la sfida doveva essere sbilanciata, ma ancora una volta le padrone di casa hanno saputo superarsi e far fronte ad un avversario più qualitativo. Così per tre tempi l'incertezza è stata il comune denominatore di una partita a ritmo alto, con continue oscillazioni tra una metà campo e l'altra. Alla fine però, proprio sul più bello, l'Atalanta ha sorpassato e la Pro Sesto è caduta, come Icaro che precipita ad un passo dal sole. Nulla però è ancora definitivo, anche se, in vista del ritorno, servirà una vera impresa per superare l'Atalanta tra le sue mura.
Nonostante il peso del match le due squadre iniziano con grande determinazione e il ritmo è fin da subito godibile. A gestire maggiormente il possesso è l'Atalanta, che orchestra una buona costruzione, diretta dalla visione e la saggezza tattica di Norscia. La leader nerazzurra è il fulcro di ogni azione e con il sostegno di Krafia cerca con insistenza di azionare le tre velociste in attacco. Ad essere particolarmente devastante nella prima frazione è Boldrini, ala destra della Dea che più volte si concede delle fughe "maradoniane" che creano scompiglio nella retroguardia biancoblù. Così la Pro prova a fronteggiare questo assetto con coraggio, andando a pressare le nerazzurre e accettando l'uno contro uno in difesa. La fase di contesa dura però soltanto pochi minuti, perché al 9' Boldrini strappa per l'ennesima volta alle spalle della difesa avversaria e serve un pallone delizioso a Farina, che apre le danze. I primi segnali dopo l'1-0 portano a pensare ad una partita ormai indirizzata, dove la favorita ha tutte le carte per chiuderla. Eppure, come già successo in altre tappe decisive di questo percorso, la Pro trova la forza per reagire. A guidare la svolta è Nuzzi, che si inventa un gol in cui è concentrato tutto quello che serve per fare la differenza: c'è la voglia e la grinta, con cui va a strappare il pallone ad un'avversaria, la forza fisica, con cui resiste all'inseguimento di mezza Atalanta, ed infine la tecnica e la freddezza, per metterla all'angolo superando il portiere e scrivendo 1-1 sul tabellino.
Il pareggio al 14' spalanca le porte ad un finale di tempo al cardiopalma e regala un duello a distanza tra due giocatrici in stato di grazia, che dopo aver realizzato le prime reti banchettano ancora fino all'intervallo. Da una parte Farina, che si trova sempre nel posto giusto per insaccare a ripetizione, prima sfruttando una palla geniale di Norscia e poi sbucando nella confusione di un calcio d'angolo, calando un tris perentorio dopo soli venti minuti. Dall'altra Nuzzi, che ancora una volta rialza la testa alle compagne dopo l'1-3 letale realizzato nel giro di tre minuti. Per farlo non si accontenta di un gol semplice, ma sceglie un colpo folle, magari anche fortuito, disegnando un arcobaleno che dalla bandierina vola fino a precipitare sotto la traversa: gol olimpico e partita riaperta.
La partenza dei blocchi dopo il primo intervallo è una marea nerazzurra, con le frecce atalantine che scappano incontrollabili e la Pro che deve alzare un muro davanti a Patrizio per resistere. Le occasioni per le bergamasche piovono una dopo l'altra, ma il muro regge grazie ad una super numero uno, alle chiusure decisive di Orsatti e al perfetto sacrificio corale della formazione di Terranova. E poi ci pensa anche un po' la sfortuna, che ferma tante volte la Dea sul più bello, come sulla splendida punizione di Farina che sfiora il poker trovando la punta delle dita di Patrizio e una clamorosa traversa. Poi a provarci è soprattutto Boldrini, che cerca di coronare una partita splendida con una rete sfiorata a più riprese. Intanto la Pro fatica ad uscire e l'assedio bergamasco continua per tutto il secondo tempo, in cui anche Krafia mette in mostra tutti i cavalli del suo motore bruciando il campo e andando più volte alla conclusione. Il fischio di Bozzetti è quindi un autentico salvagente per le padrone di casa, che scampano alle onde alte della Dea senza subire il colpo del ko.
Così, con un altro intervallo, la Pro si riorganizza e torna in campo rigenerata, spinta anche dagli ingressi di Karabelyova, eroica anche con un salvataggio in tackle, e Di Matteo. E mentre le sestesi risalgono, l'Atalanta inizia ad imbarcare un po' d'acqua. La formazione di De Maria perde qualche misura e concede sempre campo alla Pro, faticando anche a ripartire. Così Ottolini e compagne riprendono coraggio e bombardano l'area atalantina con cross e filtranti precisi, mettendo in mostra grande qualità ed un gioco fluido, con cui trovarsi quasi a memoria. A fare la differenza poi è ancora un piazzato, arma in più sempre utile in questi frangenti. A batterlo è sempre Nuzzi, che disegna una traiettoria precisa su cui Karabelyova si avventa e fa da sponda, regalando a Di Matteo un gol da vera attaccante, quello del 3-3 che manda in estasi la Pro.
Il momento da sogno dura però solo pochi minuti, due ad esser precisi, perché lo schiaffo del pari risveglia le ospiti che al 16' ritornano avanti grazie alla sciabolata dalla distanza di Giacomello. Un tiro affilato e preciso, che incontra l'angolo e spegne definitivamente il fuoco d'entusiasmo delle avversarie, aprendo un finale in cui poter aumentare il margine. Eppure questo non accade, perché più volte alle attaccanti manca un po' di freddezza e soprattutto perché il braccio di Bozzetti va alto due volte, negando a più riprese la rete del 3-5 che avrebbe chiuso ogni cosa. Le chiamate del direttore di gara sembrano corrette, anche se lasciano un margine di dubbio e fanno riflettere sull'opportunità di portare una terna completa anche in questa categoria, soprattutto considerando la grande importanza della partita. In ogni caso, il verdetto del campo è chiaro e consegna alla storia un 3-4 meritato per le bergamasche, in una partita ricca di gol e giocate sorprendenti. Ora alle due squadre restano sette giorni per preparare l'atto finale che, dopo quanto visto oggi, potrà essere sbilanciato, ma sicuramente non chiuso. All'orizzonte intanto resta il sogno semifinali, il traguardo più prestigioso, alla fine di un cammino eccezionale.
Pro Sesto-Atalanta 3-4
RETI: 9’ Farina (A), 14’ Nuzzi (P), 18’ Farina (A), 21’ Farina (A), 24’ Nuzzi (P), 14’tt Di Matteo (P), 16’tt Giacomello (A)
PRO SESTO: Patrizio, Ottolini, Ghioni, Nave, Dalla Mora (1’ tt Di Matteo), Sala (22’ st Karabelyova), Ferretti (1’ st Alloni 10’ tt D’Angiolillo), Nuzzi, Orsatti. A disp. Reina, Dallera, Conti, Costanzo. All. Terranova.
ATALANTA: Marcheselli, Bonacina (20’ st Saccomandi), Giacomello, Bacchio, Norscia (22’ tt Longaretti), Krafia (22’ st Pezzotta), Farina (23’ tt Corraini), Boldrini (23’ tt Villa), Fumagalli (16’ st Marano). All. De Maria
ARBITRO: Bozzetti di Crema.
AMMONIZIONI: Nave (P), Ottolini (P).