Anche il club più titolato d'Italia è pronto a sbarcare nel calcio femminile

Il calcio femminile è una realtà che attira sempre più attenzione, e tante società, anche molto importanti, stanno aprendo le porte dei loro centri alle ragazze. Tra queste c'è anche l'Aldini che, dalla prossima stagione, aprirà il suo settore femminile: le “Aldini Queens”. Per questo passo in via Orsini ci si è affidati ad Antonio Cimino, tecnico di grande esperienza nel maschile che da due anni allena anche la Rappresentativa di Milano Under 15 femminile al torneo delle Province, e che da secondo di Rivetti ha vinto per due volte di fila quello maschile. «All'Aldini sono pronti e ci credono molto - racconta il nuovo ds - prima di tutti il presidente». Primo passo gli Open Day del 22 giugno e 6 luglio: «Essendo agli esordi non c'è ancora una direzione precisa, il consiglio che ho dato io è quello di andare per gradi. Vedere come andranno gli Open day e che squadre si formeranno. Se ci saranno le giocatrici per farlo, si potrà pensare di competere già in campionati importanti».

Cimino ha specificato inoltre la necessità che le ragazze siano trattate alla pari della controparte maschile: «Mi hanno assicurato che ci sarà un trattamento egualitario, e questo è molto importante visto che in molte società non è ancora così». Per l'Aldini è una nuova avventura ma Cimino conosce già il mondo femminile: «L'esperienza con la Rapp è stata la mia prima come allenatore, e mi ha mostrato che c'è differenza tra allenare nel maschile e nel femminile. L’approccio è diverso». Cimino era già operativo dal 2018/2019 nel settore femminile de La Benvenuta: «Le ragazze che cominciano a giocare a calcio lo fanno per un reale desiderio di stare in campo. Non che i maschi non lo facciamo, ma molti iniziano per qualche amico, mentre le bambine solitamente lo desiderano di più. Sono sempre attente, curiose a hanno tanta voglia di imparare». E sul futuro: «Ci sono molti progetti e vorrei continuare la mia esperienza con la Rapp. Il calcio femminile non ha ancora la visibilità di quello maschile e questi tornei danno una possibilità in più di alle ragazze di mettersi in mostra».