Under 15 Femminile
27 Giugno 2024
Silenzio. Irreale. Quando Anna Mallardi rinvia. Gigantesca, fortissima. Mancava un quarto d'ora, l'alba dell'inferno. Quando il tabellone luminoso mostra il "5". Grosso, limpido. Sono i minuti di recupero, l'inizio del tramonto. Quando Laura Mancini mette il fischietto in bocca. Tre fischi, uno dietro l'altro. È il tramonto dell'inferno. E basta. Dopo il devasto. Splendido, indimenticabile, iconico. In campo Daria Rosso la alza al cielo, talmente in alto che quasi le scappa di mano. In tribuna la curva è incontenibile. Tensione scaricata, voce schiarita. «Siamo noi, siamo noi...». Il resto si sa. La Juventus è Campione d'Italia.
Sabrina Campi e Sofia Oliva apparecchiano. Maitre da fare invidia. Anna Mallardi ai fornelli. Una prelibatezza dietro l'altra. Marta Grigolo arriva una mezz'oretta dopo, si siede e si gode la cena. «Scusate il ritardo». Entra, decide la finale (1-0) e fa piangere la Roma. Si sono visti ingressi un filo peggiori, talento mostruoso. E poi Luca Vood. Lo stratega, il condottiero. La sua Juventus è una Ferrari, lui fa meglio di Charles Leclerc. 730 giorni dopo lo Scudetto di Cesena è ancora lassù, sul punto più alto d'Italia. Per la terza volta dopo il tricolore messo in bacheca anche con le 2004. E scusate se è poco...
Sabrina Campi e Sofia Oliva. Attente a quelle due. Lì davanti ancora loro, sempre loro, solo loro. Si scrive Sabri, si legge Karim. Fasciatura al polso come Benzema, il resto lo fanno i piedi. Due assist, uno più bello dell'altro. Un calcio d'angolo, perfetto. Un'imbucata, geniale. Si scrive Sofi, si legge... tanto, troppo. Una zampata a metà, rimpianti (10'). Un dribbling sopraffino, ancora rimpianti (11'). E nell'occasione un'uscita splendida di Pezzi, applausi. Mal di testa per Cossa, goduria per Vood. Tradotto: Roma giù, Juventus su.
Sembra lo Juventus Stadium. Curva sud? No, curva ovest. Magliette, bandiere, trombette e un megafono. Quindi un botta e risposta. «Marta» dice il capo ultras. «Grigolo» dicono tutti gli altri. Urlando, saltando. Quattro minuti, vantaggio Juventus. Entra e spacca. «Ecco Grigolo» dicono gli esperti. Fattuale. È la più attesa. Garbin inventa, poi il diagonale che vale un'intera vita. Sono cinque minuti di fuoco. La Roma chiede un rigore per fallo di mano di Grigolo (sembra esserci), la Juventus flirta con il raddoppio. Si rivede Campi, ma se n'era davvero andata? Invenzione fantasmagorica, surreale. Messa calcia alto. Occasione colossale.
All'ultimo e decisivo tempo mancherebbe giusto un quarto d'ora, non per Mancini di Macerata. Altri sei minuti, si scatena l'inferno. Noemi Ottaviani si ricorda di essere straordinaria e si mette in proprio. È la "diez" della Roma, talento per definizione. Dalle parti di Trigoria quel numeretto sulla schiena pesa giusto un filo. Ottima l'invenzione, senza senso l'uscita bassa di Anna Mallardi. Un'altra che ce l'ha nel sangue. «Un fenomeno, per molti la miglior promessa nel ruolo». Tutto confermato.
Un'idea di cosa possa riservare il terzo tempo arriva dall'azione di Siria Crotti. Piccolissima e fortissima. Imprendibile. Salta tutti ma manca nel momento più importante. Glielo si può perdonare. Si legge Siria Crotti, si legge Roma. Lei contro tutti. E mentre Vood inserisce forze fresche per non prenderlo e chissà, magari provare a chiuderla, Cossa prova il tutto per tutto. Invano, col senno di poi. L'occasione più grossa ce l'ha ancora la Juventus sull'asse Oddina-Grigolo: tutto perfetto, forse troppo. Sul più bello manca la mira (22' tt). Mancini decide per altri cinque minuti, puntualmente diventati quasi il doppio. Poi fischia tre volte e sentenzia: Juventus Campione d'Italia.
JUVENTUS-ROMA 1-0
RETE: 4' st Grigolo.
JUVENTUS (2-4-2): Mallardi 8.5, Abbondanza 8.5 (25' tt Solio 7), Marinotto 9, Rosso 9, Messa 8, Formato 7.5 (16' st Oddina 8), Garbin 8 (24' st Pozzo 7), Campi 8.5 (17' tt Pronzati 7), Oliva 7.5 (1' st Grigolo 8.5). A disp. Avolio, Marco, Bosco, Bavosio. All. Vood 9. Dir. Portas.
ROMA (3-3-2): Pezzi 7, Andreangeli 7, Cacace 6.5, Tesolin 7 (17' tt Leopardi 6), Pietrantoni 6.5 (16' st Ambrosi 6.5), Grilli 6 (1' tt Crotti 7.5), Ottaviani 7, Grigoli 7 (31' tt Marziale sv), Grassi Chiara 6 (16' st Grassi Giulia 6.5). A disp. Rossitto, Marsella, Cerica, Pretto. All. Cossa 6.5.
ARBITRO: Mancini di Macerata 7.
ASSISTENTI: Silenzi di San Benedetto del Tronto e Compagnucci di Macerata.
AMMONITI: 9' st Garbin (J), 13' tt Oddina (J).