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Serie C Femminile

Nuovo allenatore, nuovo ds, stesse ambizioni: «Femminile in crescita, ma accanto alle parole servono più fatti»

La grande "lady" della Pro Sesto illustra tutte le novità societarie: cinque acquisti top per la prima squadra di Simone Santoni

Elena Tagliabue

Elena Tagliabue

È un’estate di grandi cambiamenti in casa Pro Sesto. Per il maschile, ma anche per la divisione femminile facente sempre capo a Elena Tagliabue, vera e propria pioniera del movimento italiano. Nomi freschi sia per la panchina (Simone Santoni), sia per la direzione sportiva (Irene Villa): «Per quanto riguarda l’allenatore - spiega Tagliabue - stavo cercando una figura che potesse sostituire mister Alessandro Ruocco, che ringrazio per il lavoro svolto. In questi due anni l’obiettivo era la salvezza in Serie C, e lui l’ha ottenuto pur lavorando con un gruppo molto giovane, di grande qualità tecnica ma ancora inesperto. Ruocco non poteva continuare per motivi lavorativi extra calcio, e tra le varie figure che mi sono state proposte la mia scelta è ricaduta su Santoni. Per il suo percorso nel femminile - avendo già allenato una C a Roma, ma soprattutto per la sua considerazione nei confronti delle calciatrici più giovani, per le quali io ho sempre avuto particolare attenzione. In questi 24 anni nel femminile mi sono sempre impegnata per crescita e lo sviluppo dei settori giovanili: la vera risorsa per poter puntare ad avere nel futuro giocatrici valide anche in prima squadra. In lui ho visto professionalità e determinazione nel voler continuare in questa direzione. Nel prossimo campionato scenderà in campo una squadra sempre molto giovane, ma con la voglia di dare il massimo. 20 giocatrici sono state confermate, abbiamo tuttavia inserito 5 giocatrici forti e di esperienza. Giocheranno infatti con noi Rebecca Arosio (Real Meda), Serena Accoliti (Pavia Academy) Giada Barbuiani (Accademia Vittuone), Ilaria Dubini (Pavia Academuy) e Deborah Pasquali (Chievo). In tutto il lavoro di mercato mi ha affiancato Irene Villa, che sarà appunto il nostro nuovo ds. L’ho conosciuta due anni fa e mi hanno colpito la sua franchezza nel parlare, la professionalità e la sua conoscenza del mondo femminile, visti anche i suoi trascorsi da calciatrice.

Irene Villa

Quando ho visto che aveva conseguito a Coverciano il patentino l’ho cercata, parlandole del progetto Pro Sesto e dell’intenzione di creare una squadra competitiva. Lei è rimasta entusiasta, pronta a mettersi subito in gioco, e così ci siamo trovate a programmare insieme il futuro. Per lei è una bella sfida anche perché ha lasciato un club importante come l’Atalanta per venire in Pro Sesto, e di questo sono orgogliosa. La nuova società continuerà a supportare il progetto del femminile senza nascondere le ambizioni: lavoreremo tutti in modo professionale dal settore giovanile alla prima squadra, sempre con tanta passione, com’è stato in questi anni con il sostegno del presidente Gabriele Albertini e dell’ad Mauro Ferrero, che ringrazio per la loro tenacia nel sostenere il settore femminile ancora prima del mio arrivo tre anni fa.

LE PANCHINE GIOVANILI

Juniores in semifinale regionale, Under 15 tra le prime quattro d’Italia: la Pro Sesto ha mandato in archivio una grandissima annata giovanile grazie anche al lavoro del responsabile Marco Lotta (ricordando ovviamente anche lo Scudetto conquistato dai ragazzi 2009): «Questa stagione appena terminata è stata davvero ricca di soddisfazioni ed emozioni per i settori giovanili maschili e femminili - commenta Elena Tagliabue - ed è la dimostrazione che siamo sulla strada giusta in quanto a metodo di lavoro e gestione. Continueremo a operare per far crescere le giovani calciatrici in un ambiente attento e professionale, dando sempre primaria importanza al loro percorso scolastico, ma con l’ambizione di raggiungere anche traguardi calcisticamente importanti». Ecco allora pronte le panchine. Per la prossima stagione il tecnico dell’Under 19 sarà Marco Pierangeli con il suo secondo Giuseppe Cascardo (quest’anno allenavano le Under 17). Per le Allieve l’allenatore incaricato è Alessandro Sorritelli (già in Pro Sesto come secondo delle Under 19), con il suo secondo Laura Carbone (nuova entrata Uefa B). Sulle Under 15 spazio a Maurizio Rolla (già quest’anno allenatore dell’Under 14) insieme al vice Alice Messera (Uefa B già con Rolla nel 2023/2024).

Alessandro Sorritelli, Marco Pierangeli e Maurizio Rolla

FEMMINILE IN CRESCITA, LE RINUNCE PERO' SONO UN CAMPANELLO D'ALLARME

Avere a disposizione un interlocutore di prestigio e di esperienza in questo settore come Elena Tagliabue rappresenta l’occasione giusta per allargare il punto di vista e di analisi alla situazione più generale del movimento femminile nel nostro paese. «Il calcio femminile in Italia sta riscontrando una crescita veloce per quanto riguarda i numeri, e questo è senz’altro positivo, ma non bisogna dimenticare che ogni anno ci sono società che sono costrette a rinunciare alle iscrizioni nei rispettivi campionati - spiega la responsabile del femminile Pro Sesto - e questo è un chiaro segnale delle difficoltà che le realtà - sopratutto quelle dilettantistiche - trovano nel sostenere i costi sportivi e organizzativi, anche per l’avvento di procuratori che percepiscono percentuali sugli accordi economici pattuiti tra società e giocatrici. Tutto ciò non dovrebbe essere permesso dalla Federazione nei campionati della Lega Nazionale Dilettanti; ci dovrebbe essere un aiuto economico da parte della stessa FIGC-LND, ma anche dalle regioni (come accade ad esempio per le squadre sarde) e dalle istituzioni comunali, considerando l’importanza dello sport nella vita di ogni giovane. Bisognerebbe inoltre dare più attenzione al calcio femminile a livello mediatico. Ancora oggi nei telegiornali sportivi non viene praticamente mai menzionato il calcio femminile dei vari club professionistici, e questo non permette di creare la giusta attenzione anche nei confronti di eventuali sponsor che potrebbero sostenere il movimento nella sua crescita futura. Anche della Nazionale femminile non si tratta mai in televisione o nelle radio, e molto poco sui quotidiani, quando a tutti gli effetti la nazionale femminile si è qualificata ai prossimi Europei. Si parla tanto di pari opportunità, anche nel calcio e nello sport, ma accanto alle parole bisognerebbe poi fare anche i fatti. Ed è un peccato, perché chi si avvicina al calcio femminile, poi se ne innamora sempre».

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